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Casi di utilizzo di tecnologie dell'informazione in organizzazioni non governative

Fabio Tinelli Roncalli

Montescudaio, 19. ottobre 1999

Sommario:

Lo scopo del presente lavoro è fare un'analisi dell'utilizzo attuale delle tecnologie dell'informazione, con particolare riferimento al diffondersi su scala mondiale delle reti di computer, da parte di quelle entità comunemente chiamate organizzazioni non governative (ONG). Lo stesso concetto di ONG non è ancora stato definito chiaramente e, a mio parere, non può essere chiarito completamente utilizzando strumenti economico-aziendali, ma deve essere integrato da considerazioni etiche. Lo stesso può dirsi per il rapporto tra ONG e settore no-profit di cui esse fanno certamente parte, pur presentando elementi di definizione che si pongono su un piano diverso implicando una valutazione specifica dell'attività svolta. Allo stesso modo, mentre gli studi sull'impatto delle tecnologie dell'informazione nelle aziende a scopo di lucro sono ormai vasti e ben definiti, per quanto riguarda le organizzazioni no-profit e ancora più evidentemente le ONG, la letteratura in materia è ancora allo stadio pionieristico. Inoltre, nonostante alcuni tentativi in questo senso, appare evidente come la differente natura dei due settori impedisca un'automatica estensione delle considerazioni fatte da un settore all'altro. Anzi i problemi e le difficoltà che sorgono sono spesso di natura opposta, ad esempio i due maggiori trend tipici del settore delle imprese, cioè il commercio elettronico e la virtualizzazione dell'azienda, sono poco significativi per il terzo settore. Un altra specificità delle ONG è l'ambiente esterno in cui operano, generalmente i paesi del Sud del mondo. Si dà spesso per scontato che il modo naturale per colmare il divario col Nord del mondo sia quello di proporre loro il nostro modello di sviluppo tecnologico e industriale che culmina nella globalizzazione dell'economia, di cui le tecnologie dell'informazione sono ormai l'elemento portante. Ma si tratta di una teoria che se a volte ha portato risultati positivi, ha spesso invece portato effetti devastanti, come la scomparsa di migliaia di culture locali, la disgregazione delle famiglie e delle comunità, l'impoverimento, tanto spirituale che economico, delle popolazioni. La tesi è divisa in due parti: La tesi è stata sviluppata nell'ambito della ricerca "Diritti Umani e Nuove Tecnologie" promossa dal Centro Interdipartimentale di Ricerca "SCIENZE PER LA PACE", che si propone di studiare l'impatto delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione sulla realizzazione di azioni in difesa dei diritti umani da parte di ONG, sulla crescita di organizzazioni a forte impronta popolare, e sulle sinergie possibili tra di esse.




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1999-10-19