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Opportunità

L'accesso alle comunicazioni digitali sta provocando come effetto forse più evidente un cambiamento nella gestione delle informazioni. In particolare cambiano i modi in cui le informazioni vengono reperite, elaborate, conservate ed usate. In particolare cambiano le implicazioni economiche della elaborazione delle informazioni. I dati possono essere analizzati molto più frequentemente rispetto ai tradizionali sistemi cartacei, le informazioni elaborate sono molto meno costose e gli aggiornamenti vengono fatti molto più spesso fino a diventare quasi istantanei (real-time). Gli stessi dati possono essere, all'interno di una organizzazione, molto più facilmente usati per attività diverse e nuove. Cambiano i requisiti richiesti alle persone che si occupano di questi compiti, richiedendo nuove capacità e un aggiornamento professionale continuo.

I costi della distribuzione tendono ad essere trasferiti dai produttori ai consumatori dell'informazione. Organizzazioni che precedentemente non erano in grado di distribuire le loro informazioni possono ora farlo elettronicamente. Il metodo tradizionale di diffusione delle pubblicazioni basato sulla stampa dei documenti e sul loro invio attraverso il servizio postale concentrava i costi sul produttore piuttosto che sui fruitori, che recuperano le informazioni a proprie spese. Il confronto è ancora più vantaggioso quando prendiamo in considerazione le comunicazioni di tipo broadcast come radio e televisione.

Aumento della velocità e della frequenza con cui le informazioni possono essere distribuite. Nel passato difficilmente ci si poteva permettere perfino sistemi di distribuzione settimanali. Attraverso le tecnologie digitali è possibile riprodurre e distribuire informazioni a distanza di minuti.

Accesso alle informazioni su richiesta. L'accesso on-line alle informazioni permette di avere a disposizione esattamente ciò che serve nel momento in cui serve. Precedentemente i dati dovevano essere raccolti al momento della pubblicazione, quindi spesso con un gap temporale rispetto al momento del loro utilizzo. Questo portava ad un utilizzo non ottimale delle risorse con sovrabbondanza di informazioni non necessarie oppure carenza di quelle utili: sta emergendo (e nel futuro assumerà sempre maggiore importanza) una nuova categoria di soggetti che si assumono il compito di reperire, catalogare i dati e di renderli disponibili su richiesta in alcuni casi gratuitamente, in altri a pagamento.

Oltre a questi tipi di utilizzi focalizzati sulla gestione dei dati abbiamo un'altra vasta gamma di nuove possibilità relative alle comunicazioni tra persone che permettono di incrementare la partecipazione e la collaborazione di tutti i soggetti che gravitano attorno ad una ONG.

Il Workgroup, che utilizzando i relativi strumenti hardware e software si è già da tempo sviluppato all'interno delle organizzazioni, può con la diffusione delle tecnologie di rete estendersi su un area geograficamente più vasta. Il lavoro di gruppo, di qualunque tipo, ha vantaggi per comunità di persone che hanno in comune un obbiettivo nella pianificazione di progetti, nella risoluzione di problemi comuni, nella ricerca del consenso su una particolare questione. In tutti questi casi la soluzione trovata da più persone è sicuramente più efficace rispetto alla somma dei singoli contributi. Le comunicazioni elettroniche permettono a persone fisicamente lontane di unire gli sforzi, condividere le proprie idee ed esperienze nonché informazioni e risorse di altro tipo, evitare la duplicazione e la sovrapposizione di lavori, in definitiva di svolgere le proprie mansioni in modo migliore e più veloce. I membri di un gruppo possono rimanere nelle proprie case ed incontrarsi elettronicamente, risparmiandosi le spese e gli stress fisici di lunghi e ripetuti spostamenti. Difficilmente si potrà sostituire del tutto la presenza fisica, cosa non auspicabile per quanto riguarda le relazioni interpersonali e probabilmente non produttiva neanche in termini di efficienza dell'organizzazione. Ma quando le disponibilità economiche sono abbastanza limitate, questo tipo di collaborazione deve essere valutato attentamente ed utilizzato in modo da sfruttarne al massimo le potenzialità. Le ONG hanno in genere budget abbastanza limitati e devono massimizzare l'efficienza delle risorse disponibili, in particolare quelle umane. Scambiandosi le informazioni sui rispettivi successi e fallimenti, i membri di una rete possono evitare di ripetere esperienze negative e, viceversa, avere preziosi suggerimenti per replicare e espandere iniziative che hanno già avuto successo. Rispetto alle organizzazioni votate al profitto, dove la concorrenza impone il segreto su questi dati, le organizzazioni non profit hanno tutto da guadagnare da questi scambi.

Non solo le ONG ma anche diversi movimenti internazionali di opinione, meno formalmente inquadrati, hanno usato le tecnologie di rete per ampliare la propria base di sostenitori, lanciare campagne di informazione, mobilitare i propri attivisti, condividere risorse, accedere a dati da fonti sempre più numerose e nuove, comunicare i propri messaggi sia nelle aree abituali che al di fuori da esse. I movimenti per la difesa dell'ambiente e per la parità dei sessi costituiscono forse i maggiori esempi di gruppi in cui un efficiente utilizzo delle reti ha portato a discussioni ed azioni collettive che hanno avuto un impatto incommensurabile sulla società.

Le comunicazioni digitali permettono anche alle organizzazioni che hanno sede negli angoli più remoti della terra di comunicare istantaneamente (anche se tale possibilità è spesso limitata da fattori tecnici, economici e politici).

Oggigiorno, in qualunque settore di attività, esiste la tendenza a muoversi verso una maggiore specializzazione, questo porta in molti casi ad una maggiore efficienza, ma impone anche la necessità di confrontarsi con persone provenienti da altre discipline, per discutere i mezzi necessari a raggiungere gli obbiettivi comuni in modo interdisciplinare. Le comunicazioni elettroniche forniscono un eccellente mezzo di contatto e collaborazione a specialisti che lavorano in campi diversi.

Le ONG possono, con tali mezzi, favorire la partecipazione, coordinare la propria attività e formare alleanze che prima non sarebbero state possibili. Ad esempio, in paesi di grande estensione geografica, si possono formare microreti locali che collegano i centri provinciali tra di loro e questi ultimi a loro volta con gli uffici nazionali per permettere alle informazioni di raggiungere istantaneamente tutto il territorio.

In questi anni, in cui le risorse (soprattutto finanziarie) sono sempre più scarse, molte organizzazioni nazionali e internazionali stanno ripensando il proprio modo di lavorare. L'ONU, ad esempio, sta razionalizzando i propri sforzi e concentrandosi sulla costruzione di competenze, rafforzando la capacità dei paesi del Sud di risolvere i problemi da soli e creando nuovi mezzi di collegamento e cooperazione a livello locale. Questo è molto facilitato dalla creazione di reti e dall'utilizzo di tecnologie informatiche. Man mano che questa riforma strutturale trasferirà sempre più potere a coloro che operano in ambito locale, sarà sempre più necessario che essi abbiano il controllo della gestione delle informazioni.

In pratica le ONG possono utilizzare le reti per diversi scopi:

Oltre a vantaggi sul piano collaborativo le comunicazioni digitali, se usate efficacemente, possono portare a notevoli risparmi, in particolare sulle spese relative ai viaggi, alle comunicazioni e alle normali operazioni di ufficio.
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1999-10-19