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Ricerca sui siti web delle ONG brasiliane

Sono stati analizzati 61 siti di organizzazioni non governative che operano in Brasile, quasi tutte operanti a livello locale, anche se non mancano alcuni esempi di entità legate alla cooperazione internazionale. Le dimensioni di tali ONG sono molto variabili: si va dalla piccola organizzazione di quartiere fino alla grande ONG presente in molti stati del Brasile con centinaia di volontari. E' bene tener presenti tutte le riserve di carattere metodologico che si devono applicare ad una ricerca condotto esclusivamente col mezzo telematico, in particolare la difficoltà di giudicare le dimensioni e le attività di un'organizzazione esclusivamente dall'analisi del sito web: esso non ci dice molto sulla reale natura dell'ONG. Potremmo avere casi in cui ad una splendida vetrina sulla rete non corrisponda un'effettiva attività nella vita reale o quantomeno che questa attività sia molto meno importante di quanto si vuol far apparire. E' più frequente comunque il caso opposto di entità che svolgono un effettivo lavoro ma che per le più svariate motivazioni (economiche, sociali o culturali) non hanno una presenza in rete. Una ricerca del genere non pretende certamente di compiere un censimento esaustivo, ma solo di mostrare alcuni casi di utilizzo delle nuove tecnologie e di cercare di evidenziare alcune tendenze presenti nella situazione attuale. Manning e Lake [15] propongono due tipi di classificazione per i siti web delle organizzazioni no-profit, uno basato su un criterio dimensionale, l'altro su base temporale : Classificazione temporale Questo tipo di classificazione intende fornire un esempio di come i siti di tali organizzazioni possono evolversi nel tempo.
  1. Uso del sito WEB per scopi promozionali o di pubbliche relazioni (brochureware). Siti di una o al massimo mezza dozzina di pagine.
  2. Sviluppare qualche tipo di servizio per membri, donatori, partner.(Informazioni su come effettuare donazioni, su come diventare membro) E' incluso un indirizzo di e-mail
  3. E' presente qualche forma di interattività con i donatori. In genere un questionario da compilare, una scheda da mandare via e-mail o da stampare per fare donazioni. Si tratta del primo passo che consente di elevare il sito ad una funzione non prettamente promozionale
  4. Offrire qualche tipo di transazione sul sito. L'esempio più frequente è una transazione finanziaria. I sistemi sicuri di pagamento stanno diventando sempre più comuni e le ONP stanno iniziando ad usarli.
  5. Consiste nello sviluppare qualche servizio interattivo di aggiornamento per attivisti e sostenitori. Potrebbe includere pagine web personalizzate basate sugli interessi dei sostenitori, accesso sicuro alle informazioni personali dei soci, web-chat riservato, area protetta da password per i maggiori donatori con informazioni che rispecchino i loro bisogni ed interessi.
Classificazione in base alle dimensioni Questo tipo di classificazione intende fornire indicazioni sulle possibili componenti di un sito web in base alle dimensioni dell'organizzazione. Organizzazioni di piccole dimensioni Organizzazioni di medie dimensioni Organizzazioni di grandi dimensioni Per quanto riguarda il primo criterio, nessuna organizzazione supera il terzo livello. A livello di dimensioni vediamo che le difficoltà sorgono più per le organizzazioni maggiori che spesso, probabilmente per una combinazione di motivi culturali ed economici, risentono di un certo ritardo nell'utilizzo di tale tecnologia. Questo non è certamente sorprendente, considerando che analoghe ricerche svolte in paesi più evoluti (vedi il caso australiano[14] ). Recenti ricerche mostrano che il Brasile, rispetto alla media mondiale si trova in una posizione medio-bassa per quanto concerne la presenza e l'utilizzo di nuove tecnologie di comunicazione (Wired Magazine Novembre 98 [20]). Le principali fonti utilizzati per il reperimento dei siti sono state: Le organizzazioni analizzate operano per larga parte nel campo dell'assistenza all'infanzia (30 ONG), della protezione delle minoranze (8), dell'ambiente (4) del rispetto dei diritti umani (7). Si è ritenuto interessante analizzare anche le organizzazioni che forniscono servizi di coordinamento e documentazione (12) ad altre ONG, in quanto le potenzialità del mezzo in questo campo (riproducibilità delle informazioni a costo marginale nullo, indipendenza dalla locazione geografica) lo rendono terreno privilegiato per sperimentazioni e per poter apprezzare in modo immediato i vantaggi offerti. Passando ad un'analisi più approfondita vediamo che le dimensioni dei siti e la quantità di informazioni che si trovano on-line sono molto variabili. Si va da siti composti da una pagina con pochissime informazioni (una breve presentazione dell'associazione e poco altro) a siti molto approfonditi e ramificati in cui si ha un buono sfruttamento sia del mezzo ipertestuale che delle possibilità di comunicazioni immediate e pluridirezionali delle reti informatiche. Molte organizzazioni hanno (22) hanno registrato un proprio nome di dominio (tipicamente nella forma www.nome dell'organizzazione.org.br) cosa che può indicare un certo impegno finanziario e soprattutto organizzativo, comportando in genere un momento contrattuale ben definito e un impegno costante. Inoltre questo è quasi sempre contemporaneo ad un contatto con partner privati dotati di un buon know-how tecnologico. Altre ONG si appoggiano allo spazio web concesso da ISP (Internet Service Providers) commerciali o da altre organizzazioni non-profit. Questo caso è particolarmente interessante in quanto la comunione di interessi tra le due parti e il comune vincolo alla non distribuzione del profitto permette di realizzare notevoli sinergie sociali. Tra questi siti in particolare ricordiamo: Un'altra circostanza abbastanza frequente è quella in cui le pagine vengono ospitate su siti che offrono un servizio di "free home-pages" (considerato sotto la voce altro nella tabella precedente). Questa soluzione, per quanto tecnicamente non inferiore alle altre può presentare problemi di immagine e problemi tecnici dovuti alla virtualità del fornitore (questi contratti vengono conclusi on-line senza nessun intervento del gestore). E' d'altronde innegabile come si tratti di una soluzione ottimale per piccole e piccolissime entità sia per l'impegno finanziario nullo, sia per la bassa complessità organizzativa. Vediamo quali sono state le scelte delle organizzazioni nella seguente tabella, che le suddivide in base alla scelta di hosting compiuta (cioè a chi si sono rivolte per ospitare il proprio sito);


  Proprio dominio Sito ospitato da altre ONG Sito ospitato su un dominio commerciale Altro Totale ONG
Infanzia 12 3 11 4 30
Ambiente 1 2 1   4
Diritti umani 1 4 1 1 7
Minoranze 3 2 2 1 8
Altre ONG 6 3 2 1 12
Totale 23 14 17 7 61



Un fattore critico per il pieno sfruttamento delle potenzialità dei nuovi strumenti di comunicazione è l'interattività, intesa come superamento della comunicazione monodirezionale tipica dei media tradizionali per passare ad uno scambio di informazioni bidirezionale (queste non provengono solamente dall'organizzazione ma si si instaura anche un rapporto di feedback con i destinatari) . La ricerca non ha dato in questo caso risultati particolari, come evidenziato da ricerche precedenti,(The Interactivity of Environmental Web Sites [10]) il mezzo di comunicazione più usato ed universalmente presente è la posta elettronica che offre innegabili vantaggi in termini di economicità, facilità di gestione, velocità. Tuttavia la posta elettronica è un mezzo di comunicazione tipicamente bidirezionale e non adatto alla creazione di un senso di comunità virtuale. Spesso invece di un link di posta elettronica troviamo una form, cioè nient'altro che un modo leggermente più semplice di utilizzo della posta elettronica (una form permette di inviare la posta elettronica ad un dato indirizzo direttamente da una pagina web, senza l'utilizzo di un apposito programma). Per questo in alcuni casi le organizzazioni sentono l'esigenza di stimolare la partecipazione delle persone con cui vengono in contatto (siano esse volontari, dipendenti, donatori, beneficiati) e permettere ad essi di stabilire relazioni reciproche, contribuendo così a creare quel senso di appagamento e utilità sociale che è stato da molti studiosi individuato come una delle caratteristiche delle organizzazioni non profit. Per far questo i metodi più comuni (rilevati in non molte ONG) sono l'utilizzo di newsletter, forum, mailing-list e newsgroup. Un altro punto molto importante riguarda l'aggiornamento del sito: se un sito si propone anche altre finalità rispetto alla pura e semplice presentazione dell'associazione, sorge inevitabilmente la necessità di aggiornarlo per dar conto delle varie attività organizzate, dei propri bisogni, e per stimolare visite più frequenti. L'aggiornamento del sito richiede sempre un certo impegno soprattutto in termini di risorse umane. Se un'organizzazione ha investito creando al suo interno una certa competenza allora tale compito sarà agevole, altrimenti se il sito è gestito esternamente oppure è affidato al lavoro estemporaneo di alcuni volontari tecnicamente preparati, la cui presenza e disponibilità di tempo è un fattore aleatorio, è probabile che si incontreranno difficoltà nella gestione e nell'aggiornamento del sito. L'indagine sostanzialmente conferma queste considerazioni: il numero di siti palesemente poco aggiornati è alto ( è comunque difficile stabilire un termine temporale per dire se un sito è aggiornato o meno, ciò dipende da molti fattori ad esempio le sue dimensioni, le finalità per cui è stato creato, l'attività e le dimensioni dell'organizzazione sottostante) per la maggior parte delle piccole ONG, e lo stesso si può dire anche in alcuni siti dalle dimensioni e dalle pretese maggiori. Il numero di lingue in cui è tradotto un sito (o, come avviene più frequentemente, una sua parte) è pure importante, soprattutto quando l'intenzione è di rivolgersi ad un pubblico internazionale. I risultati mostrano che è abbastanza frequente la traduzione in inglese, mentre sono rare quelle in altre lingue, e in genere motivate da particolari relazioni di cooperazione internazionale. Si sono riscontrate alcune traduzioni in spagnolo, italiano, francese e tedesco. Il fundraising, uno dei pochi aspetti già investigati dagli [14] studi in materia, è ancora in fase abbastanza primitiva a causa dei noti limiti associati al commercio elettronico (sicurezza e privacy) e comunque di una certa diffidenza verso di esso da parte degli utenti. Le donazioni on-line, per quanti comincino ad arrivare, sono ancora una percentuale minima del totale anche negli Stati Uniti e non c'è motivo di pensare che la situazione brasiliana possa essere diversa. Comunque quasi tutti i siti danno le informazioni necessarie per effettuare donazioni (cioè i propri numeri di c/c), mentre nessuno offre ancora un sistema sicuro di transazione completamente on-line. Le ONG sono comunque consapevoli di questo e, tranne che in alcuni casi, è data maggiore enfasi all'obbiettivo della presentazione e della conoscenza dell'organizzazione da parte del visitatore piuttosto che alla richiesta di donazioni. E' possibile individuare una struttura abbastanza tipica di questi siti dato che quasi tutte ripetono alcune impostazioni base derivanti dalle peculiari necessità di un'organizzazione no-profit:
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1999-10-19