Aprile / Maggio 2005
Anno VI n. 4
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Editoriale

CHI SIAMO

Dalla parte delle formiche

SALUTE
& BENESSERE

Succubi di un'abitudine

Noi cultori dell'health foods

Le vitamine dell'anima

I forzati del fitness casereccio

Letti separati, rinasce l'amore

Forno a legna con le ore contate

CONVERSAZIONI
INNOVATIVE

Vicini...vicini?

Se la vita comincia in soffitta

Due sconosciuti un ascensore e poi...

Bancarelle a "tutto gratis"

AMBIENTE

Benessere a prova di bussola

La casa secondo un click

STILI DI VITA

Ikea, l'uomo che si fece da solo

Il piacere di dedicarsi del tempo

Masochismo che piacere

L'insolito trono

Il colore del guscio

VIVERE
CON SUCCESSO

Casa e bottega

Abitare bene per lavorare meglio

NEWS

Notizie e curiosità dal mondo della salute e del benessere

VITA IN POSITIVO

La firma d'oro del Processo

Arbitro, mestiere o vocazione

Ad ogni quadro la sua cornice

CINEMA

Cinema story

Supersize me

 




Nel corso della giornata, prima o poi capita a tutti. Trovarsi incolonnati nel traffico, e cominciare a guardarsi attorno. Tante tartarughe racchiuse nel proprio guscio. C'è la signora che aspira avidamente l'ennesima sigaretta, la ragazza che picchietta le dita sul volante al ritmo dell'ultimo successo pop, l'uomo in cravatta che approfitta dell'intoppo per sbirciare le pagine economiche del giornale. Si può capire molto osservando il comportamento delle persone alla guida della propria auto. Ma c'è anche un altro indizio, curioso, che ci può fornire indizi singolari. Si tratta proprio del guscio che ci portiamo dietro, più esattamente del colore che abbiamo scelto.
Il mercato dell'auto oggi è talmente vasto e saturo che le case automobilistiche sono quotidianamente impegnate a differenziare sempre più l'offerta, andando incontro alle esigenze dei singoli clienti. Questa differenziazione ha coinvolto largamente l'offerta delle colorazioni delle automobili, tanto che, a guardarla dall'alto, la tangenziale sembra una via del centro a carnevale, cosparsa di coriandoli dopo la sfilata dei carri.
Blu, verde, rosso, grigio, nero, bianco, viola, giallo, arancione, rosa... tanti colori ai quali si aggiungono le varie sfumature intermedie, e tonalità spesso ribattezzate con nomi audaci e fantasiosi, come il rosso Guttuso o il marrone Caravaggio della nuova Lancia Ypsilon B-colore.
Un'indagine del centro studi Promoter ha stilato recentemente la classifica dei colori preferiti dagli italiani per le loro automobili. Al primo posto c'è il grigio, in crescita costante già dalla metà degli anni Novanta. Al secondo posto c'è il nero, un classico intramontabile, mentre al terzo posto troviamo il blu, che perde posizioni rispetto al 1995, quando era il colore più amato tra gli automobilisti italici. In generale, comunque, ci troviamo di fronte a una netta supremazia delle tonalità chiare, rispetto a quelle scure, e ovviamente al predominio delle cromature metallizzate.
Non è certo un dilemma esistenziale, ma in questo oceano multicolore, la scelta può risultare difficile. Di solito si seguono criteri legati prevalentemente al gusto, alla moda e all'estetica. Tuttavia, proprio come l'automobile, il colore è un mezzo di riconoscimento e di comunicazione. Bisogna almeno esserne consapevoli. Ecco allora un breve manuale semiserio che vi spiegherà alcuni dei colori più diffusi.
Il grigio è una frontiera, una terra di nessuno, comunque elegante, sicuramente un colore per ogni occasione, ma per chi preferisce passare inosservato. Recentemente qualcuno ha detto che le macchine grigie sono più soggette ad incidenti rispetto alle altre. Probabilmente però è solo perché, come abbiamo visto, sono le più diffuse.
Il blu rappresenta un bisogno di pace e tranquillità, ed è rilassante. Non a caso è l'antitesi del rosso che invece simboleggia energia, forza vitale e desiderio di successo.
Il verde di solito viene scelto da persone molto determinate e perseveranti, con spiccate tendenze all'autoaffermazione e al comando.
Il giallo invece esprime leggerezza e gaiezza. Se lo avete scelto sicuramente siete persone molto attive, ma non in modo continuativo, e sperate che il futuro vi porti una felicità sempre maggiore.
Infine, citiamo il nero, che in questa scienza rappresenta la negazione stessa del colore, la rinuncia a tutto. In realtà crediamo che chi sceglie il nero per la propria macchina lo faccia soltanto per un desiderio di sobrietà, eleganza, discrezione e stile.

Riccardo Staroccia