Aprile / Maggio 2005
Anno VI n. 4
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Editoriale

CHI SIAMO

Dalla parte delle formiche

SALUTE
& BENESSERE

Succubi di un'abitudine

Noi cultori dell'health foods

Le vitamine dell'anima

I forzati del fitness casereccio

Letti separati, rinasce l'amore

Forno a legna con le ore contate

CONVERSAZIONI
INNOVATIVE

Vicini...vicini?

Se la vita comincia in soffitta

Due sconosciuti, un ascensore e poi...

Bancarelle a "tutto gratis"

AMBIENTE

Benessere a prova di bussola

La casa secondo un click

STILI DI VITA

Ikea, l'uomo che si fece da solo

Il piacere di dedicarsi del tempo

Masochismo che piacere

L'insolito trono

Il colore del guscio

VIVERE
CON SUCCESSO

Casa e bottega

Abitare bene per lavorare meglio

NEWS

Notizie e curiosità dal mondo della salute e del benessere

VITA IN POSITIVO

La firma d'oro del Processo

Arbitro, mestiere o vocazione

Ad ogni quadro la sua cornice

CINEMA

Cinema story

Supersize me

 




Ci piacerebbe iniziare con i lettori di questo mensile un nuovo dialogo, un nuovo modo di comunicare.
Ci piacerebbe attraversare il mondo, e quello che il mondo ci offre, con una attenzione particolare: un po' presuntuoso, forse, ma sicuramente affascinante.
Vorremmo semplicemente metterci "...dall'altra parte...".
Qual è l'altra parte? E, l'altra parte di che cosa? E perché, poi, se sono tutti "da questa parte"?
Appunto.
Immaginiamo un avvenimento, una storia, un evento, ma anche solo una formica che attraversa la strada. Tutti, ovviamente, sono alla guida della propria auto, motocicletta, bicicletta, o camminano nelle loro scarpe.
Noi, no! Un nostro redattore starà probabilmente vicino alla formica e ci racconterà le sue emozioni, nello sforzo di giungere dal lato opposto di Via Tiburtina.
Perché le formiche sono ricchissime di emozioni, ma non le conosciamo esclusivamente perché a nessuno è venuto in mente di chiederglielo.
Bastian contrario, allora.......Ho capito, ecco gli snob che pretendono di avere capito tutto e lo vengono a raccontare con la puzza sotto il naso...
No, assolutamente sbagliato.
Ci hanno insegnato che il nostro cervello possiede un centro che prova, distribuisce ed elargisce benessere, perciò se non riusciamo a stare bene vuol dire che lo blocchiamo, che ne impediamo il funzionamento.
Ed allora ci lamentiamo, ci annoiamo, siamo tristi, beviamo, qualcuno si droga, altri sono semplicemente un po' più cattivi.
Noi abbiamo deciso di metterci dalla parte delle notizie, degli avvenimenti e delle formiche, che raccontano la propria parte di verità e pretendono di essere ascoltati anche se sono la parte povera, quella meno interessante, quella meno comune, meno diffusa.
Ma anche quella che, probabilmente, riesce a darci senso di benessere.
Potremmo commuoverci, forse, ma solo perché non abbiamo mai riflettuto (...sono così tante...) sul dolore delle mamme delle formiche adolescenti investite su Via Tiburtina!
Potremmo arrabbiarci, ma solo perché mangiamo porcherie e ci ostiniamo, da obesi, a non criticare le schifezze che ci danno, e che noi ingurgitiamo senza critica!
Potremmo fare scandalo, perché scopriamo che dietro molte cose che impietosiscono ci sono tragedie volute dall'uomo e regolarmente ignorate!
Potremmo innervosirci, perché ci accorgiamo che spendiamo denaro tardivo a diagnosticare e curare malattie sulle quali i ci ostiniamo a non muoverci con un po' di anticipo nel prevenirle!
Potremmo, potremo, anzi, e faremo, mille cose insieme.
Siamo una redazione di neo laureati, di giovanissimi, un po' incolti e un po' indisciplinati, che ha raccolto la sfida di un imprenditore giovane ed entusiasta, Serafino Caucci, e si è proposta di guardare il mondo attraverso occhi fluorescenti ed intensissimi.
Gli occhi della ricerca della felicità, di quella che il nostro destino, la nostra genetica, il nostro ambiente, i nostri limiti possono permetterci di raggiungere qui sulla terra.
Ed allora partiamo per capire, e vivere tutti insieme, se siamo solo irresistibilmente illusi o se ce la possiamo fare.
Imbarchiamo il nostro carico di formiche, e partiamo!
La parola d'ordine prevista per esserci compagni di viaggio è una sola, ed è splendida: ragazzi, usiamo il senso critico!
Non beviamoci tutto, non facciamo finta di niente, non lasciamoci trascinare dai proverbi e dalle frasi fatte, ma liberiamoci dal "buon senso" per creare il suo clone intelligente: il senso buono!
Aboliamo l'ovvio e facciamone tanti falò!
Buon lavoro, ragazzi, si parte per tutti coloro che vogliono seguirci!

Giorgio Maria Bressa
Direttore Generale di Media Communications
Editore de "Il Grillo Parlante"