Aprile / Maggio 2005
Anno VI n. 4
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Editoriale

CHI SIAMO

Dalla parte delle formiche

SALUTE
& BENESSERE

Succubi di un'abitudine

Noi cultori dell'health foods

Le vitamine dell'anima

I forzati del fitness casereccio

Letti separati, rinasce l'amore

Forno a legna con le ore contate

CONVERSAZIONI
INNOVATIVE

Vicini...vicini?

Se la vita comincia in soffitta

Due sconosciuti un ascensore e poi...

Bancarelle a "tutto gratis"

AMBIENTE

Benessere a prova di bussola

La casa secondo un click

STILI DI VITA

Ikea, l'uomo che si fece da solo

Il piacere di dedicarsi del tempo

Masochismo che piacere

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Notizie e curiosità dal mondo della salute e del benessere

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Arbitro, mestiere o vocazione

Ad ogni quadro la sua cornice

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Otto italiani su dieci hanno consumato, almeno una volta nell'ultimo mese, cibi biologici. Un dato che testimonia il desiderio di nutrirsi con alimenti salutari ed evitare cibi geneticamente modificati e gli effetti nocivi dei prodotti chimici utilizzati nelle coltivazioni industriali.
Il cibo partecipa alla costruzione del nostro organismo e quindi è giusto affermare che negli alimenti di cui ci nutriamo si nasconde il destino della nostra salute. Purtroppo i cibi che si trovano oggi in commercio sono quasi sempre denaturati, raffinati ed impoveriti di vitamine e di minerali indispensabili per una buona salute. E non è esagerato affermare che anche nei Paesi occidentali, dove ormai il benessere ha cancellato il retaggio della malnutrizione, esistono ancora casi di carenze alimentari imputabili alle moderne tecniche di coltivazione che impoveriscono gli alimenti di quelle sostanze - vitamine, fibre e minerali - la cui carenza va ad incidere negativamente sulle condizioni fisiche e psichiche dell'organismo.
Togliendoci i panni degli inquisitori, dobbiamo dire che le moderne tecnologie forniscono all'uomo numerosi vantaggi in fatto di maggiore produttività, di lavorazione e di conservazione degli alimenti, che in passato, nella maggior parte dei casi, venivano affidate a pratiche domestiche tutt'altro che prive di rischi e di inconvenienti. Il problema sta nel trovare il giusto compromesso tra la sana alimentazione e il rispetto dell'ecosistema. Ed è proprio questo il fulcro dell'agricoltura biologica, che pone al centro della sua filosofia l'uomo e l'ambiente. Un modo di agire che non trova riscontro nella moderna agricoltura, i cui riflessi provocano effetti negativi sulla qualità degli alimenti. Basti pensare che per combattere i parassiti delle piante alimentari sul campo, durante il trasporto e durante la giacenza nei magazzini, vengono usate grandi quantità di fitofarmaci e di pesticidi, come se non si riuscisse più a fare a meno di questi prodotti nocivi e dell'utilizzo di concimi chimici che vanno ad impoverire il terreno rendendolo "infertile" e privo degli equilibri ecologici necessari.
Invece di intervenire nella lotta alle malattie e ai parassiti delle piante, sarebbe più utile scovare le cause che rendono la pianta debole ed incapace di difendersi da sé. E' come se un individuo, per combattere un normale raffreddore, puntualmente viene imbottito di antibiotici. A lungo andare vengono meno le capacità di autodifesa dell'organismo e quella persona sarà sempre soggetta a malattie del raffreddamento, refrattaria a qualsiasi trattamento terapeutico e con il rischio di veder compromesse le proprie funzioni epatobiliari e renali.
Gli effetti dell'uso degli antiparassitari sulla nostra salute sono riconducibili ai danni che possono derivare dall'intossicazione cronica dopo anni di consumo di alimenti contaminati dai pesticidi. Gli antiparassitari più "evoluti", infatti, penetrano nella polpa e vi restano per lungo tempo. A nulla serve poi lavare accuratamente la frutta e la verdura per essere certi di eliminare qualsiasi residuo.
Capitolo a parte meritano i fertilizzanti chimici, il cui utilizzo eccessivo nella moderna agricoltura porta all'impoverimento del terreno. Molti non sanno che in questi prodotti vengono privilegiati solo alcuni elementi, come il fosforo, il calcio, il potassio e l'azoto, che determinano l'aumento della resa ma spezzano l'equilibrio organico del terreno, in quanto le piante hanno bisogno anche altri elementi oligodinamici come il magnesio, lo zinco, il rame, il manganese e tanti altri. Il suolo, infatti, è un corpo vivente popolato da miliardi di microrganismi, che costituiscono un elemento essenziale per la sua fertilità e il "bombardamento" chimico a cui è sottoposto conduce inevitabilmente verso la sua sterilità.
Sono queste le ragioni principali che ci indirizzano verso un'alimentazione più naturale e sana. L'agricoltura biologica tende ad evitare gli eccessi della moderna agricoltura e l'utilizzo smodato di additivi chimici nell'industria conserviera.

PERCENTUALE
di consumatori che nell’ultimo mese hanno mangiato almeno una volta un alimento biologico

 
I PRODOTTI
biologici più diffusi