Una volta certi che la partoriente abbia appreso la tecnica di respirazione corretta, occorre che la stessa sia informata su tutto ciò che le accadrà o che le potrebbe accadere nei giorni che precedono l'inizio del travaglio, durante il travaglio, in sala parto.
La parte informativa del corso di preparazione al parto consente alla donna di:
attendere tranquillamente l'inizio del travaglio vero e proprio, lasciando che le contrazioni preparatorie, eventualmente presenti, inizino il lavoro di trasformazione del collo e lo portino fino al massimo ottenibile da questo tipo di contrazioni;
riconoscere i segni prodromici del travaglio e gli eventuali segnali d'allarme;
- saper quando è il tempo di ricoverarsi;
concentrarsi sulla respirazione durante il travaglio lasciando agli operatori ostetrici il compito tecnico di cui ella è pienamente informata nei suoi aspetti, tempi, manovre;
collaborare, grazie ad un'efficace spinta, con ostetrica e/o ginecologo in sala parto, senza lasciarsi distrarre da ciò che accade intorno a lei.
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Alcuni giorni prima dell'inizio del travaglio vero e proprio, anche quindici giorni prima, possono iniziare le contrazioni di Braxton Hicks di cui già conosciamo i caratteri:
- pressoché indolori;
- in genere irregolari, talora possono comparire anche regolarmente, ogni 30 minuti;
- utili per l'iniziale trasformazione del collo.
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In questa fase la donna non deve fare nulla di particolare se non starsene tranquillamente a casa sua, svolgendo le normali attività28.
Nel frattempo se la testa del bambino è progredita verso il basso si potrebbero apprezzare:
- un abbassamento della pancia: la pancia è scesa
- un senso di peso verso il basso e/o sulla vescica
Anche questi segni e sintomi sono del tutto normali ed indicano che ci si sta avvicinando al parto.
Uno, due giorni prima dell'inizio del travaglio si può avere l'espulsione
del tappo mucoso29 in forma di una gelatina marroncina, che fuoriesce dalla vagina.
In questo caso può essere utile che la donna segnali il fatto al proprio ginecologo per preavvertirlo dell'imminente inizio del travaglio. |
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Esistono anche dei segni di allarme:
- Sanguinamento improvviso dalla vagina;
- dolore addominale acuto a tipo colpo di pugnale;
- perdita di liquido tipo urine dalla vagina ( "rottura delle acque" )
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poiché i segnali d'allarme indicano la necessità del ricovero, immediato nel caso del sanguinamento e del dolore, tranquillamente in caso di rottura delle membrane, la donna contatterà immediatamente il proprio ginecologo, che ovviamente dovrà rendersi reperibile.
Il ricovero dovrà avvenire comunque in tempi brevi. | |
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Durante le ultime due settimane la donna eseguirà un paio di cardiotocografie30 settimanali con eventuali, in casi particolari, eco-flussimetrie31: questi controlli garantiscono il benessere fetale ed il regolare andamento della gravidanza.
Escluse situazioni d'urgenza, la donna si dovrà ricoverare, dopo aver contattato il proprio ginecologo, quando il travaglio vero e proprio è iniziato: |
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Quando le contrazioni si susseguono ogni 3, max 5, minuti e quando durano circa un minuto, è arrivato il tempo di ricoverarsi. |
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All'atto del ricovero viene effettuata una visita ostetrica, la tricotomia32, talora il clistere, viene applicato il monitor per effettuare il tracciato cardio-tocografico23. |
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Ovviamente fin dalle prime contrazioni la donna metterà in pratica la tecnica di respirazione appresa durante il corso. |
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Mentre la donna è impegnata ad accompagnare ogni contrazione con l'adeguata respirazione, ostetrica e ginecologo, presenti in sala parto, attraverso le visite e l'osservazione del cardiotocografo, si preoccuperanno di controllare che il travaglio proceda regolarmente e che il bambino stia bene. | |
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Ad un certo punto del travaglio verrà probabilmente effettuata la rottura delle membrane (o del sacco amniotico ) detta amniorexi .
L'amniorexi è una procedura assolutamente indolore, effettuata nel corso di una normale visita ostetrica con l'aiuto dell'amnihook , bacchetta sottile di plastica con estremità ad uncino. .
L'amniorexi, eliminando il liquido amniotico presente nella parte inferiore del sacco amniotico, consente alla testa fetale di poggiare direttamente sul collo dell'utero, condizione questa che favorisce la dilatazione dello stesso.
La fuoriuscita del liquido consente l'esame dello stesso che, quando “tinto di meconio”, cioè colorato più o meno fortemente in verde fino al cosiddetto liquido a purée di piselli può essere segno indiretto di distress fetale; la colorazione verde deriva infatti da scariche di liquido intestinale (meconio ) del feto.
Ovviamente se le membrane sono già rotte non si effettua l'amniorexi. |
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L'amniorexi è una procedura semplice, rapida, indolore ed indubbiamente utile. | |
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Sempre all'inizio del travaglio viene spesso messa la flebo, tecnicamente infusione di ossitocina che, ben dosata, regola le contrazioni, aumentandone l'efficacia.
Alcune volte la flebo - tecnicamente infusione di ossitocina - viene messa per indurre il travaglio ma attualmente si preferiscono a questo scopo ovuli o gel di prostaglandine ( Prepidil ® - Propess®). |
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Quando il travaglio di parto è provocato artificialmente si parla di parto indotto quando è regolato con l'infusione di ossitocina (flebo) si parla di parto pilotato; un parto dunque può essere indotto, oppure pilotato, od infine indotto e pilotato .
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28 Senza ovviamente esagerare. |
29 Nel collo dell'utero (canale cervicale) è presente normalmente ed anche in gravidanza un tappo di muco che svolge la funzione di impedire che i batteri, normalmente presenti in vagina, risalgano nel canale ed aggrediscano il polo inferiore delle membrane (sacco amniotico), rompendolo e determinando il parto prematuro.
Quando il collo dell'utero ha completato la prima fase della sua trasformazione, il tappo mucoso fuoriesce dalla vagina in forma di gelatina marrone chiaro: è questa la "marcatura" o "segno" dei tempi passati, importante perché indica che il travaglio vero e proprio inizierà entro 48 ore circa.
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30 Rilevazione e tracciato su carta delle contrazioni materne e del battito cardiaco fetale: i due parametri permettono di stabilire l'inizio ed il regolare svolgimento del travaglio ed di escludere l'eventuale sofferenza fetale.
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31 Attraverso lo studio del flusso ematico nelle arterie uterine, ombelicale e cerebrale media del feto, consente di stabilire la corretta funzionalità dell'unità feto-placentare e di valutare il benessere fetale.
Si utilizza ogni volta che si voglia essere certi che la placenta funzioni bene e che il feto si ossigeni a sufficenza, ad esempio in caso di ritardo di crescita intrauterina o di gravidanza oltre il termine. Quando la flussimetria segnala valori inferiori alla norma, vuol dire che per il feto la permanenza in utero è diventata pericolosa ed è preferibile farlo nascere.
La flussimetria non è un esame di routine ma il suo uso è sempre più diffuso anche perché il suo valore predittivo di situazioni patologiche è più precoce rispetto alla cardiotografia, permette cioè di stabilire con maggior anticipo, rispetto a quest'ultima, la possibilità del verificarsi di problematiche severe per il feto. |
32 Depilazione pubo-vagino-perinale.
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33 Vedi nota 29 |
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