Nelle recenti vicende dell'Uragano Katrina (Hurricane Katrina), che ha sconvolto News Orleans, ci sono tutti gli elementi chiave di quello che potrebbe essere il futuro non solo di una parte sfortunata del nostro pianeta ma di tutto il pianeta . C'è una città costruita in assenza di ogni logica sotto il livello del mare.

C'è una totale disistima di quanto stava per avvenire con l'arrivo dell'Uragano Katrina (Hurricane Katrina) sia da parte di chi avrebbe avuto il compito di organizzare soccorsi e garantire la sicurezza², sia da parte di chi in ogni caso, povero o ricco, avrebbe fatto meglio fuggire in auto, in bus,

a piedi, o sulla sedia a rotelle, come d'altra parte era stato loro detto di fare. Ma soprattutto c'è la natura che, a seconda delle teorie, si ribella alla violenza dell'uomo sulla natura stessa o che fa, come sempre, il suo corso naturale ma con risultati devastanti dovuti questi sì all'azione dell'uomo :sovrappopolazione in zone ad alto rischio uragani ed inondazioni.

Ed ancora, in particolare, c'è il risultato di "un esperimento" involontario: gli effetti della sovrappolazione - nel caso specifico sovraffollamento - in assenza di un numero sufficiente di controllori o se volete in assenza di controllori.

A fronte della stragrande maggioranza di umani geneticamente non aggressivi, quelli che nel nostro libro Il Virus Intelligente abbiamo definito i pacifici, esiste una piccola percentuale di umani geneticamente aggressivi. La funzione di questi elementi è proprio quella di fattore di regolazione della popolazione che agisce "naturalmente", insieme ad altri fattori (carestia, malattia-virus) nel tentativo di regolare la popolazione umana sostituendosi (homo homini lupus) al fattore predazione, ormai non più attivo per l'uomo.

Già secondo Leonardo³, la malattia, per lo più come epidemie virali, è attiva, come fattore di regolazione della popolazione umana proprio per compensare la scomparsa del fattore predazione. Gli aggressivi fanno quello che la natura, tramite i loro geni, impone loro, specie in periodi-casi di sovrappopolazione-sovraffollamento: stuprano per trasmettere i loro geni, uccidono per ridurre la sovrappopolazione.

Ovviamente il loro comportamento non è consapevole di tale scopo perché è la natura che seleziona il numero degli aggressivi e dei pacifici nell'ambito di una determinata popolazione umana.
Col crescere della popolazione il numero delle aggressivi, basso nella popolazione originaria,

aumenta e questi, prima aggrediscono i pacifici, poi, col crescere del loro numero, inevitabilmente, si scontrano con altri aggressivi e, così come succede nelle guerre (tradizionali o guerre per bande), la proporzione pacifici-aggressivi ritorna al valore originario e la popolazione torna a ricrescere.

A ridurre la popolazione intervengono anche altri fattori di regolazione: la malattia - epidemie virali, già individuate da Leonardo come fattore di regolazione della popolazione in mancanza del fattore predazione, e la carestia, fattori entrambi che agiscono in concomitanza al fattore

violenza - predazione uomo-uomo e col fattore carestia.
Col crescere della popolazione crescono altri geni-individui che tendono all'autoregolazione di quella determinata popolazione di umani: sono i geni della depressione e del suicidio che rendono gli individui che li albergano talmente fragili rispetto all'improvvisa crescita numerica dei geni-individui aggressivi da eliminare se stessi: in effetti si ha notizia di vari suicidi tra pompieri e poliziotti che dovevano soccorrere e proteggere la popolazione di New Orleans dopo la devastazione prodotta dall'uragano Katrina (Hurricane Katrina).

Qualsiasi interpretazione in chiave psicologica-sociologica del fenomeno mondiale aumento dell'aggressività in tutte le sue varie forme, diffondersi

in sempre più vasta scala dell'epidemia di suicidi così come qualsiasi tentativo di arginare tali fenomeni basandosi su quella interpretazione è destinato a scontrarsi, fallendo, contro le severe leggi della natura che definiscono tali fenomeni come meccanismi, interni alla natura stessa e finalizzati, così come per le altre popolazioni animali, all'autoregolazione della popolazione umana.

Quanto accaduto all'interno del Superdome di New Orleans (odierna, spaventosa proprio per eccesso di umani, Arca Di Noè) è la metafora-simbolo di quanto potrebbe accadere al pianeta terra talmente sovraffollato da non essere più controllabile; paradossalmente sia al Qaeda sia l'America fondamendalista (integralisti cristiani, musulmani, ebrei evangelici seguaci New Age)hanno interpretato, sicuramente a loro modo, ma pur sempre in chiave simbolico-metaforica, quanto accaduto a New Orleans per la devastazione prodotta dall'uragano Katrina (Hurricane Katrina);

Con tale interpretazione, ovviamente a nostro modo, concordiamo: non bastando, a ridurre la sovrappopolazione umana, aumento dell'aggressività ed epidemia di suicidi, in sinergia con epidemie virali e carestia, la natura sconvolta dalla sovrappopolazione umana stessa e dalle attività indispensabili per sopravvivenza di tale sovrappopolazione reagisce con disastri ambientali che inevitabilmente tendono ad una riduzione ancora più drastica della popolazione stessa rispetto ai succitati fattori.

Epidemie virali con comparsa di nuovi virus, aumento dell'aggressività inspiegata, serial killer - mamme assassine - lancio di sassi dai cavalcavia, epidemia di suicidi, ma anche sfruttamento sessuale e non di minori, traffico d'organi e compravendita di neonati, mutamenti climatici e disastri ambientali sono fenomeni strettamente interdipendenti, correlati tra loro da una causa comune : la sovrappolazione