| CORSO DI PREPARAZIONE AL PARTO ON-LINE - parte 3 di 8
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Il lavoro di trasformazione del collo viene effettuato dalle fibre muscolari lisce presenti nel collo stesso ed è dunque un lavoro muscolare.
Come tutti i lavori ha bisogno di energia per essere svolto e dunque di un combustibile da cui trarre questa energia. Il corpo umano trae l'energia per il lavoro muscolare, così come per il lavoro delle altre cellule in esso presenti, dalla combustione (in biochimica ossidazione) degli zuccheri , molecole di pronta disponibilità che il nostro organismo si procura con l'alimentazione. Il processo di ossidazione degli zuccheri e di produzione di energia si chiama Ciclo di Krebs10 ed è per definizione un processo che necessita di Ossigeno (O2): senza ossigeno il Ciclo di Krebs si interrompe11.
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Ad ogni passaggio e sempre in presenza di O2 (ossigeno), in quantità adeguata, si forma adenosintrifosfato (ATP), la molecola di cui le fibrocellule muscolari lisce del collo dell'utero necessitano per svolgere il loro lavoro.
Una tappa intermedia del Ciclo di Krebs è rappresentata dalla formazione di acido lattico.
In presenza di una quantità di ossigeno adeguata, proporzionale cioè al lavoro svolto, tutto l'acido lattico prodotto viene assorbito nel Ciclo di Krebs, scindendosi in altre molecole, e producendo ulteriore energia (ATP) . |
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quanto più intenso è un lavoro muscolare tanto maggiore è la quantità di ossigeno che le fibre muscolari (lisce, del collo dell'utero, nel nostro caso ) necessitano per svolgere adeguatamente il loro lavoro. |
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In assenza di ossigeno in quantità adeguata, si accumula una quantità eccessiva di acido lattico responsabile di crampo12 (contrazione spasmodica della fibra muscolare liscia13 o striata14 ) e dolore. |
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in assenza di ossigeno adeguato all'intensità del travaglio, si accumula una quantità eccessiva di acido lattico: la trasformazione del collo dell'utero rallenta, od in casi eccezionali
si arresta, il dolore diventa insopportabile. | |
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Una respirazione adeguata, apportando la necessaria quantità di ossigeno permette al ciclo di Krebs di svolgersi regolarmente, producendo la massima quantità di energia possibile: da ogni molecola di zucchero se ne formano sei di anidride carbonica e sei di acqua, oltre che un certo numero di molecole di adenosintrifosfato; tutto l'acido lattico prodotto viene immediatamente metabolizzato nel ciclo di Krebs.
Come risultato il travaglio, cioè la trasformazione del collo dell'utero oltre che la progressione del feto nel canale da parto, si accelera ed il dolore si riduce a valori ampiamente tollerabili. |
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una respirazione adeguata all'intensità del travaglio, apportando la quantità di ossigeno necessaria in quel momento, riduce la possibilità di accumulo di acido lattico e ricava dall'ossidazione completa degli zuccheri la massima energia possibile; come risultato:
- il dolore si riduce;
- la progressione del parto accelera
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10 Ossidazione |
11 Una candela accesa, posta sotto una campana di vetro, dopo un po' si spegne : in mancanza di ossigeno la combustione (ossidazione) si interrompe. |
12 Nella finale dei 100 metri maschile di un'Olimpiade , a metà gara, un atleta stramazzò a terra istantaneamente, come fosse stato colpito ad una gamba da un proiettile , cos'era successo ? Nonostante l'allenamento intenso ,la sforzo eccezionale aveva prodotto una quantità tale di acido lattico che il crampo susseguente aveva paralizzato istantaneamente i muscoli delle gambe. |
13 Muscolatura involontaria degli organi. |
14 Muscolatura volontaria dei muscoli veri e propri. |
15 Causa del caratteristico odore di palestra chiusa che si percepisce nelle stanze di travaglio. |
16 Anche la progressione del feto nel canale da parto è il risultato di un intenso lavoro muscolare: in questo caso delle fibrocellule muscolari lisce del corpo dell'utero ma questo "lavoro-travaglio" è legato al sintomo dolore in proporzione molto inferiore rispetto a quanto lo sia il "lavoro-travaglio" necessario alle fibre muscolari lisce del segmento uterino inferiore per trasformare il collo e trasformarlo in bocca uterina. In pratica dal momento della dilatazione completa, pur in presenza delle intense contrazioni uterine del periodo espulsivo e, successivamente al parto, nel corso della rapida riduzione del volume uterino e della riformazione del collo dell'utero , il sintomo dolore è praticamente assente . |
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