INTERVENTO CHIRURGICO DI ISTERECTOMIA TOTALE
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Descrizione :
Viene presentato il filmato di un intervento di isterectomia totale1 con annessiectomia bilaterale2 e sospensione della cupola vaginale ai legamenti uterosacrali e rotondi3 per menometrorragia, voluminoso mioma sottomucoso protrudente dal canale cervicale, fibrosi uterina con nodo di mioma posteriore intramurale-sottosieroso1, cistocele con incontinenza urinaria da sforzo (IUS ) su paziente di 49 anni4. L'intervento di isterectomia è combinato5 con intervento di riduzione di ernia addominale e di addominoplastica6.
Prima dell'intervento si discute a lungo con la paziente per informarla su rischi7, complicanze, sia generici, legati ad ogni intervento chirurgico, sia specifici, legati all'intervento principale in associazione alla riduzione dell'ernia addominale all'addominoplastica. Tutto quanto già detto verbalmente viene riportato in dettaglio sul consenso informato scritto, che la paziente firma alcuni giorni prima dell'intervento.
Si effettua prelievo di sangue per autotrasfusione e si stabilisce, d'accordo con lo specialista ematologo, di utilizzare profilassi antitrombotica8 a base di eparina a basso peso molecolare [Clexane 4000 UI. die], profilassi che la paziente proseguirà fino a trenta giorni dall'intervento.
L'intervento:
Si procede ad incisione cutanea con taglio addominale traverso ed ad intervento di isterectomia totale con annessiectomia bilaterale e sospensione della cupola vaginale ai legamenti uterosacrali e rotondi secondo la metodica classica.
All'osservazione ed al taglio, l'utero si apprezza interessato da numerosi fibroleiomiomi; la neoformazione, già descritta come polipo, si apprezza occupante tutta la cavità, protrusa attraverso il canale cervicale abnormemente dilatato, di consistenza dura; si conferma dunque la giustezza della scelta terapeutica dell'isterectomia rispetto alla sola asportazione isteroscopica della neoformazione9.
Terminato la fase ginecologia dell'intervento, chiusa la sola fascia, si lascia il campo al chirurgo plastico per l'esecuzione dell'intervento di riduzione dell'ernia addominale e di addominoplastica
1) Posta di fronte alla alternativa, suggerita da altro specialista di struttura convenzionata, dell'asportazione isteroscopica della neoformazione endouterina (ritenuta, a torto, polipo endometriale poi rivelatasi leiomioma sottomucoso occupante l'intera cavità e protrudente attraverso il canale cervicale) la paziente opta per l'isterectomia allo scopo di evitare recidive della neoformazione ed eliminare un utero comunque complessivamente fibromiomatoso, oltre che curare la IUS. L'esame clinico ed istologico del pezzo asportato (utero) che referta la neoformazione endouterina come un voluminoso mioma sottomucoso (cm.4x5) e l'utero affetto da fibromiomatosi a noduli multipli, conferma la giustezza della scelta terapeutica di paziente e chirurgo.
2) L'annessiectomia (asportazione di tuba ed ovaio) viene consigliata per associare agli scopi dell'intervento principale (isterectomia totale con sospensione della cupola vaginale ai legamenti uterosacrali e rotondi per eliminare l'utero fibromiomatoso , la patologia endocavitaria e l'IUS) i vantaggi della profilassi del carcinoma ovario. A tal fine, tenendo conto di essere in età perimenopausale la paziente opta per l'annessiectomia bilaterale.
3) La paziente, tra le varie possibilità per la terapia chirurgica dell'incontinenza, opta per un intervento di minima (sospensione della cupola vaginale ai legamenti uterosacrali e rotondi) riservandosi di sottoporsi a colpoperineoplastica od altro intervento, in caso di insuccesso del primo. A distanza di molti mesi dall'intervento l'incontinenza urinaria da sforzo non è più presente.
4) 49 anni, cicli regolari per ritmo ma da circa un anno metrorragici, due gravidanze a termine, Kg 96.
5) I due interventi sono durati complessivamente 6h.30'.
6) Per ernia addominale, diastasi (severa) dei muscoli addominali, eccesso di pelle e di tessuto adiposo dell'addome medio e basso.
7) Vedi nota 8.
8) Alto rischio di trombosi venosa profonda (TVP) e di tromboembolia, a causa del sommarsi di più fattori di rischio per la TVP (obesità, riduzione dell'ernia addominale ed addominoplastica, chirurgia ginecologia ).
9) Rivelatasi all'esame istologico leiomioma sottomucoso peduncolato ipercellulato.
NB.: la visione del filmato è altamente sconsigliata ad un pubblico non adulto o particolarmente sensibile.
Vedi le foto prima e dopo l'intervento
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