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Il consenso informato ad ogni prestazione medica o chirurgica è per Madame De Loynes
altrettanto importante della prestazione stessa. In mancanza di una legislazione specifica, fatta eccezione per le trasfusioni di sangue (Legge 107 del 04/05/1990) il consenso informato
è entrato gradualmente nella pratica clinica ed in giurisprudenza. |
Tuttora esso è percepito da molti medici come un obbligo noioso e superfluo :
Costoro ritengono che il solo fatto di essere medici e di prestare la propria opera secondo scienza e coscienza legittimi ogni loro scelta terapeutica.
Per Madame De Loynes il consenso informato è uno strumento indispensabile per stabilire tra medico e paziente quella relazione adulto-adulto da Lei auspicata.
Se da un lato è responsabilità del medico garantire efficacia, sicurezza, trasparenza dei trattamenti proposti, responsabilità del paziente è quella di comprendere il percorso terapeutico che il medico suggerisce per la risoluzione di un problema. |
Il medico non deve vendere interventi magnificandone i risultati e tacendo su insuccessi e complicanze; viceversa il paziente va informato delle difficoltà, degli ostacoli, degli incidenti che più frequentemente si associano ad un determinato trattamento ed il suo consenso sarà accettato solo se e quando dimostrerà di aver tutto ben compreso. |
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Tutte le possibili alternative al trattamento proposto, compresa quella di non fare nulla, vanno chiaramente discusse elencando di ciascuna vantaggi e svantaggi, ed infine va lasciata al paziente la libertà di decidere ed il tempo per farlo.
Potrà capitare che qualche paziente rinunci all'intervento ma in questo caso vorrà dire che per lui quel trattamento non era indicato in quanto soggetto a rischio , quantomeno psichico, di complicanze.
Per Madame De Loynes il consenso informato è strumento efficace di creazione di una relazione responsabile medico(istituzione)-paziente,di prevenzione del contenzioso medico-legale, di valorizzazione dell'arte medica.
Fornendo (e quindi interrogandosi su) possibili alternative al trattamento proposto il consenso informato colloca la medicina in un'area ambigua dove è presente ed attivo lo spirito di ricerca proprio di ogni vera scienza.
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