La paziente, 46 anni, viene sottoposta a laparoscopia diagnostica-operativa per una cisti ovarica destra che all’ecografia transvaginale ripetuta ad intervallo di trenta giorni presenta caratteristiche tali¹ da far escludere una patologia funzionale. I markers ovarici sono negativi. All’introduzione dell’ottica si evidenzia modica quantità di sangue rosso scuro nel Douglas ed una voluminosa cisti a contenuto ematico a carico dell’ovaio di sinistra mentre il destro² appare normale. L’età della paziente e le caratteristiche della cisti, che ingloba l’intero ovaio, spingono ad asportare l’ovaio (annessiectomia sinistra) anziché enucleare la sola cisti. All’esame istologico la neoformazione si dimostrerà essere una cisti luteo-emorragica. Due mesi dopo ad un ulteriore ecografia transvaginale si reperta:

L’ispezione dell’ovaio destro nel corso dell’intervento da poco effettuato ed il risultato dell’esame istologico sull’annesso di sinistra ci confermano la natura funzionale della formazione ovarica per cui, d’accordo con la paziente, si decide per una terapia inibitoria delle gonadotropine ipofisarie a base di analoghi del Gn-RH allo scopo di far regredire la neoformazione. Un’ecografia transvaginale eseguita due mesi dopo l’inizio della terapia evidenzia la scomparsa della neoformazione. La terapia con analoghi del Gn-RH è in corso al momento della pubblicazione di questa pagina.