ULTIME NOTIZIE



Novembre 2006
Mostra fotografica sul Quadraro!
Una mostra fotografica!

Tema:
il Quadraro. Riveduto e...corretto come una scenografia! Anzi, come tante scenografie. Vale a dire, i luoghi che conosciamo...ritrasformati in maniera un po' visionaria, semi-irriconoscibili...insomma una roba un po' curiosa!!!

Luogo: presso il locale "Gloss", dal 2 all'8 novembre compresi; dalle ore 19.00 alle 2.00; in via Monte della Farina 43/44 (dietro Teatro Argentina). La serata del 2 sarà anche animata da un gruppo funk.

A disposizione - non obbligatorio!- per la somma di circa 6 Euro, anche un interessante buffet...


Ottobre 2006
Il degrado imperversa al Quadraro!
E' veramente avvilente vedere con quanto disinteresse l'Amministarzione si allontana sempre di più dal Quadraro. E' avvilente pensare che un quartiere al quale si attribuisce tanta storia e tanto passato quando questo fa comodo per manifestazioni e propaganda, venga lasciato così tanto e così profondamente consumare dal degrado, dall'abbandono, dall'incuria, dal menefreghismo degli Amministratori.
Bottiglie di birra. Lungo il muraglione di Via dei Lentuli si possono vedere, ormai da tempo, numerosissime bottiglie di birra lasciate lungo la strada. Gli abituali avventori si prendono gioco di chi è dovrebbe essere preposto alla pulizia ed alla manutenzione (ed anche dei vigili urbani che ne dovrebbero controllare il comportamento), allineando giorno per giorno le tante bottiglie con ordine, ironico ordine!
Alberata. Via dei Lentuli ha l'orgoglio di ospitare una alberata, unica a Roma, di Gingko Biloba. Questo sembra però avere scarso riscontro presso l'Amministrazione. La scarpata a fiancio all'alberata è piena di essenze infestanti (Ailanti in particolare) che soffocano la crescita e nascondono alla vista i preziosi alberi.
Nella foto vedete come le foglie in primo piano (sono degli Ailanti infestanti) coprono gli alberi di Gingko Biloba (i tronchi che si vedono sul lato destro).
Fra l'altro, ultimamente ad uno degli esemplari è stato spezzato un ramo, forse da parte dei camion che stazionano ogni mattina o forse dagli sriscioni di una festa politica tenuta di recente.

Aprile 2006
Una curiosa targa ricordo
Nei giorni della ricorrenza del rastrellamento del Quadraro, è stato collocato, dietro il monumento ai rastrellati, un display elettronico che, nelle intenzioni degli ideatori, vuole rappresentare la targa ricordo con i nomi dei rastrellati.
Confessiamo di non aver mai visto nulla di più irrispettoso in un monumento alla memoria.
Innanzitutto è brutto, e poi è praticamente illeggibile: i nomi scorrono velocemente e ciò che dovrebbe essere scritto per ricordare è invece trattato alla stregua di un messaggio pubblicitario. L'impianto nel suo insieme trasmette un'idea di "precarietà", sottolineata dal filo "volante" che alimenta il display (fra l'altro, il filo, è posizionato ad altezze accessibili anche ai bamini, come si nota nella foto.).
Un parente di uno dei rastrellati deve aspettare il "giro" dei nomi per poter leggere quello del proprio congiunto, ma solo se sta attento ed ha una buona mobilità oculare però! Perché sennò deve ricominciare ad aspettare!
Una riflessione, poi, sul significato di "memoria".
Gli ideatori della targa ricordo, invece di imprimere i nomi dei rastrellati su marmo o ottone, o altri supporti più nobili e duraturi, hanno "impresso" il ricordo su chip di silicio, e tutti coloro che usano un computer conoscono la labilità di questa memoria.
In tutto questo ci leggiamo un freudiano avvertimento: siamo sicuri che coloro che affermano di voler coltivare il ricordo, di offrire alle generazioni future la memoria del passato... lo vogliano davvero?
Un'ultima cosa: dopo qualche giorno di funzionamento, al momento, la targa è spenta!!!

Marzo 2006
iDa: Il Messaggero del 9 Marzo 2006:
VIA DEI QUINTILI

Buche, avvallamenti e muri pericolanti

Abito in via dei Quintili (Quadraro) e pertanto vorrei segnalare il completo disfacimento (iniziando da largo dei Quintili) del manto stradale di questa strada, soprattutto dopo che l'Italgas, circa due anni orsono, ha scavato per buona parte della strada. L'avallamento che si è creato denota lo scavo effettuato quasi al centro della carreggiata con un pessimo rifacimento del manto di asfalto. Il Municipio VI sembra essersi dimenticato completamente del Quadraro. Infatti esistono (per esempio in via dei Juvenci e in via dei Pisoni, a un centinaio di metri da via Tuscolana) muri pericolanti, casupole fatiscenti, talvolta occupate da extracomunitari. A quando una bonifica e riqualificazione del Quadraro?

Giancarlo Germanò


Gennaio 2006
UNA PRECISAZIONE
Abbiamo inviato questa mail alla casa editrice Odradek in riferimento a delle inesattezze riguardanti l'immagine di copertina del libro di Walter De Cesaris "La borgata ribelle"

Salve,

Desideriamo segnalare una importante imprecisione nella copertina del libro di Walter De Cesaris, "La borgata ribelle", il libro che parla del rastrellamento attuato dai tedeschi nel quartiere Quadraro. Nella copertina si vede, in bella evidenza, una mappa con tracciato un cerchio rosso che, nelle intenzioni del grafico autore della copertina, vuole presumibilmente indicare il gesto di localizzazione del luogo del rastrellamento effettuato dai tedeschi, un po' come se qualcuna delle ss, o Kappler in persona, avesse cerchiato il luogo della azione.

Volevamo precisare due cose: la prima riguardo la mappa. Si tratta di una delle tavole del Piano Regolatore del 1931, è una tavola di progetto e non una mappa dell'esistente, quindi totalmente difforme da quello che effettivamente era edificato nel momento del rastrellamento, sia come strade che come edifici. Quella carta poi era di proprietà del Governatorato, le strutture militari avevano ben altra cartografia. La mappa è peraltro da tempo pubblicata nelle pagine del nostro sito (tra l'altro, vista la risoluzione grafica della mappa in copertina, ci sembra che sia proprio l'immagine del nostro sito quella riprodotta!):

http://www.romacivica.net/quadraro/Quartiere/pr1931/pr1931.htm

La seconda precisazione riguarda invece il posizionamento del cerchio rosso. E' vero che l'immagine grafica ha il compito di "esprimere un concetto" con segni facilmente leggibili e quindi il messaggio è favorito rispetto alla precisione filologica o storica, però ci sentiamo in dovere di dire che il cerchio rosso sulla copertina del libro è tracciato in un punto della mappa dove allora, il 17 aprile del 1944, c'erano prati e l'unica costruzione era la stazione di tram di Cecafumo. Il quadraro, quello rastrellato, è circa un chilometro più a nord.

Ringraziandovi per l'attenzione salutiamo cordialmente.

Associazione Culturale Amici del Vecchio Quadraro


La risposta della Odradek Edizioni

Cari Amici del Vecchio Quadraro,
innanzitutto, grazie per l'attenzione e la considerazione.

Per una probabile seconda edizione, rimedieremo correggendo la copertina.

Due parole in difesa di Giuseppe Polegri, autore della copertina. E' un artista che si documenta - qualità rara; la responsabilità è semmai nostra, che non abbiamo esercitato controlli e fatto domande, condizionati dalla composizione efficace.

Tuttavia, si ammetterà quanto sia arduo lavorare in una realtà in cui, a fronte di una memoria distrutta e da ricostruire magari utilizzando qualche mezzuccio comunicativo (i colori, la suggestione, l'evocazione, ecc.), persiste e si affina una memoria come la vostra: uno zoom, che raggiunge una risoluzione straordinaria.

E' più di un anno che stiamo lavorando a un poster sulla Resistenza a Roma sud. Un'impresa titanica, dal momento che vuole indicare tutti i luoghi in cui sono avvenuti fatti rilevanti. Prima di andare in stampa vi chiederemo di controllarlo.

Con molti e cordiali saluti

Odradek EDIZIONI


Gennaio 2006
Dal comunicato stampa inviatoci dalla giornalista Carla Guidi

"MEMORIE DELL'EROICO QUADRARO"

Con questo titolo si inaugura il 14 gennaio 2006 alle ore 16 presso l'Istituto Jean Piaget sito in via Diana,12 in Roma, l'Esposizione delle opere pittoriche di Silvano Costi. La mostra resterà aperta fino a sabato 21 gennaio, orario di visita il pomeriggio dei giorni feriali dalle 16 alle 19.

Questo storico edificio scolastico (oggi istituto di Istruzione Superiore) è nato come scuola elementare intorno a gli anni '20 tra i primi insediamenti di abitazioni civili e rurali, ma è stato il centro della vita civile e politica del quartiere, specialmente durante i fatidici 271 tragici giorni dell'occupazione nazista. Qui in pochi mesi, tra la Tuscolana, la Casilina e la Prenestina, da dove si poteva controllare anche la via Appia ed il vicino aeroporto militare di Centocelle, c'è stata la più alta concentrazione di azioni partigiane di tutta la resistenza italiana. Questo reale e totale stretto vincolo di identificazione e dedizione tra civili, rifugiati, partigiani, personale medico e religioso, non fu spezzato mai, fatto storicamente rimarchevole. Questo quartiere (insignito con la medaglia d'oro al merito civile dal Presidente della Repubblica) fu anche oggetto di quel terribile e massiccio rastrellamento del 17 aprile del'44 dal nome in codice "Unternehmen Walfisch - operazione balena". In questo contesto le opere pittoriche di Silvano Costi che ritrasse con passione e gioia luministica gli scorci del quartiere, rappresentano un esempio, come una logica interdipendenza e coerenza, tra arte, politica, etica e vita stessa; in lui erano strettamente uniti infatti l'amore per l'arte e l'impegno per il riscatto civile e democratico del quartiere. Come dice Aleandro Corsi, suo compagno d'infanzia, quando Silvano Costi prendeva il pennello, con l'altra mano nascondeva la pistola... Ma Silvano finito il periodo dell'emergenza resistenziale, ha continuato il suo impegno politico e democratico, prima nel Consiglio Comunale, poi al Parlamento ed infine nelle cariche governative, anche se nel pieno della sua maturazione pittorica, ha dovuto interrompere il suo legame con l'arte per intraprendere l'impegno civile a tempo pieno.

Madrina della manifestazione sarà la Signora Ernestina Saragat Santacatterina.

Interverranno l'On Massimo Pineschi Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Sandro Medici Presidente del Municipio Roma X e Vincenzo Puro, Presidente del Municipio Roma VI, Angelo G. Sabatini Presidente della Fondazione Giacomo Matteotti, Aleandro Corsi, presidente del Comitato di quartiere del Quadraro, Umberto Costi, Presidente del Circolo Riformista Silvano Costi.

La manifestazione è posta sotto il Patronato di Presidenza della Camera dei Deputati, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Presidenza della Giunta Regionale del Lazio, Presidenza del Municipio Roma X.


Ottobre 2005
A pochi mesi dalla scadenza del mandato, Enzo Puro, il Presidente del VI Municipio da tredici anni, traccia un bilancio del lavoro svolto e definisce la "eredita" che lascia al suo futuro successore.
Riportiamo l'intervista rilasciata da Puro al giornale "Abitare A...".
Ci asteniamo da qualsiasi valutazione, che peraltro non ci compete, ma non possiamo non notare che il quartiere Quadraro non viene citato fra quelli interessati da interventi svolti o da svolgere, se non, inevitabilmente, nell'elenco dei quartieri interessati dal vecchio SDO.

Aprile 2005
La targa in ricordo dei rastrellati è di nuovo visibile

Forse il termine "visibile" è un po' azzardato, diciamo che la targa in ricordo delle vittime del rastrellamento del 17 Aprile 1944 è tornata a Largo dei Quintili. Posizionata, per ragioni che non riusciamo a comprendere, in una posizione che la rende praticamente "introvabile" se non dopo una attenta ricerca.
Nella foto a fianco abbiamo dovuto cerchiarla per renderla identificabile, inoltre la foto è stata scattata girandosi di spalle rispetto al senso di marcia della via (Via dei Quintili), per un qualsiasi passante o automobilista, che prima poteva osservarla con facilità nella vecchia posizione, è ora praticamente invisibile.


26 Marzo 2005
Scomparsa la targa di commemorazione del Rastrellamento in Via dei Lentuli!

Come vediamo dalla foto, oggi è scomparsa la targa che commemora le vittime del rastrellamento nel quartiere Quadraro.
Non sappiamo se è stata rimossa per motivi tecnici dalla Amministrazione (manutenzione, pulizia, spostamento in altro sito.) o se è stata sottratta da ignoti.
Di certo sappiamo che gli uffici del X Municipio, interpellati, non sapevano nulla.

Marzo 2005
Dal Messaggero di Domenica 20 Marzo leggiamo:
... In cartellone anche il cicloraduno «Claudio Villa» in ricordo del rastrellamento del Quadraro con i ciclisti in corsa da piazza San Giovanni Bosco a piazzale Cristoforo Colombo a Ostia Lido. Al passaggio dei corridori, potranno subire brevi fermi a vista le vetture delle linee sul percorso, che prevede il passaggio per viale dei Salesiani, piazza Quinto Curzio, via Orazio Pulvillo, piazza di Cinecittà, via Tuscolana, via di Capannelle, via Pizzo di Calabria, via Casale Rotondo, via di Terricola, via Ardeatina, via di Tor Pagnotta, via Laurentina, via dell'Acqua Acetosa, via Cristoforo Colombo fino alla Rotonda di Ostia....
Nel quartiere, quello dove il Rastrellamento è avvenuto, non se ne sapeva niente! Niente manifesti, niente avvisi, niente di niente. E niente considerazione!!
Il punto dove il percorso del cicloraduno è stato più vicino ai luoghi del rastrellamento è stata la partenza, a quasi tre chilometri di distanza!!!
Negli anni scorsi una manifestazione simile partiva dal Quadraro, da via dei Lentuli, dove si trova la targa commemorativa (vedi notizia qui sotto del Gennaio 2005), questa volta invece dal Quadraro si è stati ben lontani!

Sicuramente non è così ma, da quello che vediamo, potrebbe sembrare che l'interesse nei confronti del Vecchio Quadraro, dopo la tanto agognata approvazione del Piano Particolareggiato, caldeggiato e promosso dalle forze politiche; sia venuta meno, e sembra quasi che una volta ottenuto il successo politico della approvazione del Piano, i politici abbiano spostato l'interesse verso altri lidi. Proprio ora che quel tanto pubblicizzato impegno si dovrebbe trasformare in lavoro concreto finalizzato alla realizzazione pratica delle previsioni di recupero pubblico del Vecchio Quadraro.
Ma sicuramente non è così!

Gennaio 2005
Interessamento a tempo.
La targa posta dai Municipi 6 e 10 a ricordo del rastrellamento del '44 sembra avere importanza solo in specifici periodi, mentre per il resto del tempo viene dimenticata ed addirittura angariata.
Le due foto ci mostrano, in alto, la targa nei giorni della rievocazione del 2004 e, in basso, lo stato durante il resto dell'anno. A parte le corone ormai secche si notano bene le non degradabili (ma degradanti) fasce di plastica bianca e rossa dei lavori stradali lasciate li e mai rimosse ormai da mesi.
Tutto questo però un senso ce l'ha.
Rappresenta chiaramente la considerazione del quartiere da parte delle Amministrazioni: ricordato per alcuni giorni dell'anno e poi abbandonato alla distrazione.

21 Dicembre 2004
Presso la sala Consiliare Luigi Di Liegro, in Via dell'Acqua Bullicante, 2, il giorno 21 Dicembre 2004 è stato presentato il progetto per una sceneggiatura che gli autori: Carla Guidi e Valentino Angelici hanno proposto alla RAI per la possibile realizzazione di un film tv in due puntate che vuole raccontare il triste episodio del rastrellamento del Quadraro del 1944. Il Municipio Roma 6 si è reso promotore dell'iniziativa.
DALLA PRESENTAZIONE PER LA STAMPA

CHE COS'E' "LA FABBRICA DEI SOGNI"

"La fabbrica dei sogni" è un film che ha un obiettivo: riportare alla memoria un episodio importante della storia del nostro paese. Sono in pochi, infatti, ad essere a conoscenza del terribile rastrellamento che avvenne nel quartiere del Quadraro nell'Aprile del 1944 per mano delle forze tedesche, e che non fu un'immediata esecuzione di massa, ma la condanna ad una lenta morte, per fame, freddo e fatica nei campi di concentramento.
Dopo la medaglia d´oro al merito civile consegnata dal Presidente Ciampi il 17 Aprile 2004 (giorno del sessantesimo anniversario del rastrellamento), anche "La fabbrica dei sogni" vuole rendere omaggio agli uomini e alle donne del Quadraro che in quei difficili giorni hanno lottato per e con la Resistenza romana e che per troppo tempo sono stati dimenticati, così come troppo spesso è stato dimenticato il coraggio e la forza con cui la popolazione delle borgate romane ha affrontato l´occupazione nazista.
Il soggetto di questo film è tratto dalla testimonianza di Giuseppe Sanfilippo (raccolta nel libro"La valigia degli anni verdi") ed è caratterizzato da una dimensione popolare con delle costanti psicofisiche come fame, paura, precarietà dell'esistenza, solidarietà e volontà di resistenza.
Il protagonista del film è il quartiere, la borgata: una grande famiglia allargata dove un parroco, Don Gioacchino si prodigherà in tutti i modi per alleviare le sofferenze dei suoi parrocchiani, e che, dopo aver subito le violenze dei nazisti per cercare di salvare i prigionieri del rastrellamento rinchiusi a Cinecittà, salverà l´intero quartiere dalla distruzione progettata dai tedeschi
A dover affrontare tutto questo insieme a Don Gioacchino sono i ragazzi e le ragazze del quartiere che vivono una gioventù penalizzata e che combattono la loro battaglia a costo della vita, sognando un futuro migliore, la fine della fame e della guerra.
Importante è il ruolo delle donne, posto in primo piano: non più figure deboli ma punto di riferimento morale e materiale, soggetti autonomi che partecipano attivamente alla Resistenza fornendo informazioni, nascondendo armi e distribuendo viveri e medicine.
Il ricordo del rastrellamento e dei suoi protagonisti è ancora vivo nel cuore dei residenti del Quadraro ed è per questo che gli autori del film, Carla Guidi e Valentino Angelici (ricordiamo anche Natalia Proietti Refrigeri, autrice della prima stesura del soggetto e la collaborazione del prof. Sandro Portelli, docente universitario e delegato alla Memoria del Comune di Roma), hanno chiesto l´appoggio del Municipio Roma 6, nella persona del Presidente Vincenzo Puro, per organizzare un incontro con i cittadini e con le rappresentanze politiche e culturali del Quadraro.


9 Dicembre 2004
Prosegue la divulgazione della conoscenza del Quadraro attraverso libri e racconti. Il 9 Dicembre l'autrice Chiara Novelli ha rinnovato la presentazione, presso la libreria Melbookstore di Roma, del suo libro Storie del Quadraro, che sta riscuotendo un discreto successo di vendita.

17 Novembre 2004

Presso la succursale della Scuola Media Statale L. Pavoni, in Via Beccadelli, 179 (Piazza dei Cardinali) è stato inaugurato, il 17 Novembre 2004, il nuovo impianto di atletica leggera.


Maggio 2004
Il FAI (Fondo per L'Ambiente Italiano) organizza, per il secondo anno, il Censimento dei luoghi del cuore. Una iniziativa per -come indica lo stesso FAI-: "impedire che piccoli meravigliosi angoli del nostro bellissimo Paese scompaiano dalla memoria, cancellati dal disinteresse". La nostra Associazione, da sempre interessata al recupero ed alla valorizzazione del nostro quartiere e più in generale di quelle realtà territoriali caratterizzate da una storia sociale ed umana importante, condividendone i principi desidera segnalare il sito del FAI nel quale si possono trovare tutte le indicazioni per contribuire, con le proprie comunicazioni, al censimento.

Maggio 2004
Parapedonali pericolosi?
In questi giorni le strade del Quadraro stanno vivendo un periodo di positivi interventi di rifacimento dei marciapiedi: Via dei Quintili, Via dei Pisoni, solo per citarne alcune, sono oggetto di interessanti lavori di risistemazione, con il posizionamento, in alcuni tratti, di parapedonali; quelle strutture in ferro o altro materiale che vengono installate lungo i percorsi dei pedoni per definirli urbanisticamente e per proteggere i passanti dalle auto e moto in transito.
Iniziativa lodevole e di cui il quartiere è ben felice.
In Via Columella però, nel tratto nei pressi di Via Cincinnato, dal lato del Parco del Monte del Grano, sono stati posizionati da qualche giorno dei parapedonali che sembrano invece rendere il passaggio dei pedoni molto più rischioso.
Le strutture in ferro sono state installate lungo il muro che limita la strada ad una distanza che è, sì corretta, se presa alla base del muro stesso, ma, la presenza di una folta siepe di edera e di alcune palme lungo il muro di confine di una proprietà privata, rende praticamente impossibile per i pedoni transitare nel corridoio protetto. Questi ultimi si vedono costretti invece a passare fuori dei parapedonali e percorrere la via ancor più in mezzo alla carreggiata di quanto si poteva fare prima del posizionamento dei parapedonali.
Le foto a fianco rendono chiara la problematica.

Marzo 2004 - Risparmio energetico, risparmio economico
Il Quadraro possiede caratteristiche che rendono possibile l'applicazione di metodi di risparmio energetico, di rispetto dell'ambiente e di risparmio economico, meno facilmente perseguibili in altri ambiti cittadini.
Le case basse, di uno o massimo tre piani, nella maggior parte del territorio, permettono l'uso diffuso del riscaldamento a legna facilitando la realizzazione di canne fumarie. La presenza diffusissima di giardini ed orti consente la pratica del compostaggio per la produzione di fertilizzante dai rifiuti umidi domestici. Il soleggiamento, non interrotto da alti caseggiati, permette una applicazione capillare di sistemi di riscaldamento ad energia solare.
A tale proposito abbiamo attivato nel sito, la sezione "Quadraro, natura e risparmio energetico" dedicata alla presentazione e spiegazione di queste tecniche "alternative" per il riscaldamento domestico, il riciclaggio dei rifiuti (che comporta anche la possibilità di riduzione della Ta.Ri.) ed il riscaldamento dell'acqua sanitaria.
Non pretendiamo di essere esaustivi, per questo riportiamo, per ogni argomento, links ai siti dove si possono trovare approfondimenti relativi alle diverse tecnologie.
Rispettare l'ambiente si può, al Quadraro lo si può fare meglio.


Marzo 2004 - Storie del Quadraro
Nei primi giorni del mese è stato pubblicato, dalla Viviani Editore, il libro Storie del Quadraro della esordiente Chiara Novelli. Una serie di racconti che fotografano lo storico quartiere negli anni fra il primo dopoguerra e gli anni cinquanta. Vedi recensione.
Il libro è disponibile presso:
Le librerie Feltrinelli
Libreria Mondo Nuovo (Centro Commerciale Cinecittà 2)
Libreria Mondadori - Via Tuscolana, 771


24 Febbraio 2004
La notte fra il 23 ed il 24 Febbraio ha visto la scomparsa di un gigante verde del Quadraro.
Un pino mugo con un tronco di circa un metro di diametro è stato abbattuto dalle forti raffiche di vento che hanno causato anche altri danni in zona. Il centenario esemplare faceva parte di un gruppo di tre pini, due marittimi e uno, appunto, mugo, lungo Via Columella. Probabile testimonianza della vasta pineta che occupava la zona e di cui esistono ancora significative aree superstiti nella zona di Porta Furba.
L'albero non è mai stato oggetto di interventi di tutela come sarebbe ovvio per esemplari di grande importanza botanica ed ecologica, in particolare se presenti in ambito cittadino (ricordiamo che un albero di queste dimensioni fornisce 80 milioni di litri di aria pulita ogni 10 ore).
Per pura fortuna, l'albero si è abbattuto su un prato anziché sulle case di fronte.
Nella foto possiamo vedere il "gigante" che dopo centinaia di anni ha abbandonato la sua svettante posizione.

3 Febbraio 2004
(ANSA) - MILANO, 3 FEB

E' Milano la città con le case più costose d'Italia.
Nella hit, stilata utilizzando le informazioni del report annuale dell' ufficio studi del gruppo Gabetti sul mercato immobiliare residenziale, il 'quadrilatero' della moda, con via della Spiga in testa, si aggiudica addirittura un derby con la Milano del business di via Borgonuovo: nella strade delle 'firme' un metro quadrato, in una casa restaurata da meno di dieci anni, nel 2003 è stato venduto a 10.500 euro.
Nella strada degli uffici lo stesso metro quadrato vale 500 euro in meno. La distanza tra Milano e Roma, usando come misura il valore di un metro quadrato nella zona più "in" delle due città, è di mille euro: via della Spiga 10.500, l'Aventino e le sue ville nel verde 9.500 euro. Capovolgendo la classifica o guardandola da un' altra angolazione il primato è dei vicoli e delle strade secondarie di Bari Vecchia: un metro quadrato in una casa con più di 30 anni di onorato servizio vale 600 euro. Solo 300 euro di più di un metro quadrato con le identiche caratteristiche in via Fosso del Lupo nel quartiere Secondigliano di Napoli. A Bari e Napoli basta spostarsi di qualche centinaio di metri per trovare una sistemazione più confortevole con veduta mare (via Caracciolo e via Partenope con vista Capri valgono tra 6,6 e 7,7 mila euro, meglio della collina di Posillipo che vale tra 3,8 e 6,1). Nella tabella l' indicazione dei prezzi (in migliaia di euro) nelle città scelte per la rilevazione dall' ufficio studi del gruppo Gabetti.

Dove costa di più. Dove costa di meno (dati in migliaia euro mq).

Milano: Via della Spiga 9,5-10,5 - Via Astesani 1,4-1,8
Genova: Via D. Somma 3,2-3,8 - Via Piacenza 0,9-1,0
Bologna: Via Garibaldi 3,9-4,4 - Via di Corticella 1,3-1,7

Roma: Aventino 5,5-9,5 - Quadraro 1,4-2,1

Napoli: Via Caracciolo 6,6-7,7 - Via Fosso del lupo 0,9-1,0
Bari: Via Sparano 2,8-3,5 - Vicoli centro antico 0,6-0,7

(ANSA).


27 Gennaio 2004
Le prescrizioni del Piano Particolareggiato pongono a rischio diverse realtà storiche del quartiere Quadraro. Di particolare importanza quello che corre la grande quercia di quattrocento anni presente all'incrocio fra Via dei Lentuli e Via dei Juvenci. Il Piano Particolareggiato prevede in quella zona un parcheggio a raso. Anche se il meraviglioso esemplare non verrà abbattuto durante la realizzazione del parcheggio, questo modificherà le condizioni ambientali attorno all'albero (compressione delle radici, aumento della temperatura, drenaggio delle acque, ecc.) al punto da mettere a rischio la vita del gigante verde.
Più adeguata sarebbe, ad esempio, una sistemazione che valorizzi il carattere naturale, con un giardino dove i cittadini possano apprezzare la rara presenza botanica e godere dell'ombra di un albero che porta con se quattrocento anni del nostro passato.
Vista la grande importanza, per il quartiere e per la città, della tutela di una importante testimonianza storica e naturale del Quadraro, anche il quotidiano "Il Messaggero" si è interessato alla faccenda.

Giù le mani dalla quercia del Quadraro

di LAURA BOGLIOLO

Anni 400. Fusto diritto e robusto, corteccia grigiastra e grossi solchi sulle "costole". È l'identikit di un tesoro di periferia. E delle sentinelle sono pronte a far scattare l'allarme per difendere il "guardiano" del quartiere, il custode di una memoria troppo spesso dimenticata. Quadraro Vecchio, angolo tra via dei Lentuli e via dei Juvenci. All'interno di una proprietà privata quasi abbandonata, imprigionato fra lamiere e baracche, una quercia ultrasecolare ricorda 400 anni di storia, tra le memorie del vicino Monte del Grano, dove si trova il Mausoleo di Alessandro Severo, e quelle più recenti del rastrellamento del 17 aprile 1944, quando i nazisti rubarono la vita di 950 persone.
Quell'albero di Farnia ora rischia di scomparire secondo quanto racconta Sante Di Croce, 56 anni, insegnante di religione, presidente dell'associazione "Amici del Vecchio Quadraro". «Il piano particolareggiato approvato nell'aprile del 2003 dalla Regione -spiega Di Croce- prevede proprio in quella zona la realizzazione di un parcheggio a raso. Asfaltare quell'area -continua il presidente- significherebbe la morte della quercia».
L'associazione, che comprende più di 200 iscritti, tiene sotto stretta sorveglianza la zona e vuole intraprendere iniziative per scongiurare la perdita di un esemplare ormai raro all'interno della città. «Faremo ogni cosa pur di preservare questo tesoro nascosto», racconta Fabio De Angelis, membro dell'associazione. «Quella quercia -continua De Angelis- sta lì da oltre trecento anni e nessuno si era mai permesso di toccarla». Secondo l'associazione basterebbe poco per salvarla.
«Sarebbe il massimo se costruissero il parcheggio a pochi metri di distanza dall'antico albero, consentendo così alla quercia di fare il suo corso e agli abitanti della zona di avere posti auto», spiega De Angelis. Tutti sono affezionati alla quercia. Angelo B., 13 anni, zaino in spalla, jeans e scarpe da ginnastica, racconta: «Passo ogni giorno davanti alla quercia al ritorno da scuola e non è giusto che ce la portino via, ci sono altre soluzioni».
La Società Botanica Italiana (S.B.I) ha confermato il carattere ultrasecolare dell'albero. «La Farnia ha un diametro di oltre un metro - racconta Giovanni Buccomino, botanico, consigliere della S.B.I - misura che ci fa ipotizzare che la quercia abbia più di 400 anni». Secondo Buccomino asfaltare la zona «sarebbe un delitto. Un albero di medie dimensioni, infatti, produce il fabbisogno di ossigeno per una persona. Una quercia come quella di via dei Lentuli, quindi, può davvero considerarsi come il polmone del Quadraro». Intanto dal VI Municipio nessuna certezza sulla data di inizio della realizzazione del parcheggio. «Ancora non sappiamo - ha dichiarato Amedeo Trolese, assessore alla Mobilità e all'Ambiente - la data di inizio dei lavori».


Da: "Il Messaggero" Cronaca di Roma del 27 Gennaio 2004


23 Gennaio 2004
Una buona notizia!
La mattina del 22 era visibile, davanti alla fontana (mostra dell'Acqua Felice) di Porta Furba, un cartellone pubblicitario di sei metri per tre.
Data la incredibile ed assurda collocazione di un cartellone pubblicitario che comunque e dovunque deturperebbe l'estetica della città, addirittura davanti ad un bene storico-culturale, abbiamo fotografato la mostruosità la sera stessa.
Con grande gioia, la mattina del 23 il cartellone era stato già rimosso.
Perfetta efficenza della macchina Amministrativa o rimorso di coscenza degli "untori del bello"? Non lo sappiamo. Ciò che è più importante che, almeno nei luoghi più significativi, ci sia rispetto del decoro della città.
Il Cartellone pubblicitario come appariva la sera del 22 Gennaio. Fortunatamente, come detto, è stato immediatamente rimosso.

28 Dicembre 2003
Fiamme nel futuro Parco di Centocelle
Un altro episodio indice del pericoloso abbandono che vive la zona di Centocelle. Nel pomeriggio di Domenica una immensa colonna di fumo si è sollevata da uno dei tanti "sfasciacarrozze" che si estendono per migliaia di metri quadri all'interno dell'area dove si promette da anni la realizzazione del Parco Archeologico di Centocelle. Il fumo, nerissimo, era visibile da diversi chilometri di distanza ed ha coperto per diverse ore, una vastissima area di Roma sud est. Durante le quattro ore necessarie ai Vigili del Fuoco per spegnere l'incendio, si sono sentite continue esplosioni.
Questo è solo l'ultimo dei numerosi incendi che a cadenze regolari interessano l'area del futuro Parco di Centocelle.
In questi ultimi tempi, dopo la realizzazione della recinzione che ha delimitato l'area del Parco, il disinteresse verso questo potenziale polmone verde della città è sempre più cresciuto. Oggi, chi passa per Via Casilina può vedere i cancelli di tale recinzione costantemente aperti, giorno e notte. Solo uno è chiuso con sopra il cartello, un po' beffardo:"Pericolo scavi aperti".
La colonna di fumo sprigionata dall'incendio del deposito di auto, vista da Viale Palmiro Togliatti. In primo piano i terreni che forse diventeranno Parco, sulla destra le luci del grande campo nomadi del Casilino 900 a sulla sinistra gli insediamenti dell'Aereonautica.
Immagine dell'incendio vista da Via degli Angeli al Quadraro. Fortunatamente il vento spirava verso nord in una zona libera da insediamenti, in caso contrario le vicine case del Quadraro sarebbero state invase dai pericolosissimi fumi inquinanti.

20 Ottobre 2003
Nel 2002 il Municipio 6 ha eseguito delle verifche in merito agli allacci alla fognatura comunale (attualmente di competenza della ACEA) delle abitazioni monofamiliari che sorgono nella zona di Via Columella. Alcune abitazioni risultarono non collegate alla fognatura e quindi non in regola secondo le norme comunali.
Il Municipio 6 ha imposto quindi la regolarizzazione ed ha (giustamente e correttamente a nostro parere) invitato i proprietari a realizzare le opere di collegamento alla fognatura pubblica.
Durante i sopralluoghi, effettuati dalle ditte incaricate dai privati ad effettuare i lavori, sono state scoperte delle frane nelle fognature che interrompono le tubature pubbliche e che lasciano defluire le acque di scarico di gran parte del quartiere in cavità sotterranee. Cavità che risalgono al tardo Impero ed al Medioevo.
Questa situazione fa emergere due importanti aspetti: quello relativo alla manutenzione del Quadraro ed un altro, decisamente paradossale.
Il primo possiamo riassumerlo con brevi considerazioni. Le diverse iniziative dell'Amministrazione relative al Quadraro si riferiscono sempre a situazioni di "propaganda" o "pubblicità": promozione del Piano Particolareggiato al fine di migliorare il quartiere (ma il Piano non parla di lavori per le infrastrutture); rilevazione dello stato di fatto delle abitazioni per meglio tarare gli interventi da promuovere presso i privati; sistemazione delle strade con piantumazione di alberelli e rifacimento dei marciapiedi; ecc. Insomma, tutte iniziative "superficiali" è proprio il caso di dire, che si preoccupano solo di "quello che si vede". Le reali esigenze del Quadraro, come diviene palese in situazioni come queste, non sono quelle di fare questionari o fotografare lo stato di fatto; le reali esigenze sono quelle relative alle infrastrutture, alla esecuzione di lavori con parametri di qualità, alla vera manutenzione di un quartiere, compiti ai quali si dovrebbe dedicare una Amministrazione.
L'altro aspetto, quello paradossale, riguarda il fatto che negli anni passati praticamente tutte le case del Quadraro, a parte poche eccezioni, scaricavano le acque reflue nelle gallerie sotterranee sopradette. Questo comportava, e comporta ancora, un grave pericolo per l'integrità idrogeologica della superficie, per l'inquinamento delle falde sotterranee, per la presenza di zanzare ed altri parassiti. Molti privati, per rispetto del territorio e delle leggi, con grande impegno economico e progettuale, hanno eseguito i lavori di allaccio alla fognatura con regolari permessi ed autorizzazioni. Oggi il Municipio, giustamente, chiede la regolarizzazione di tuuti gli altri. Bene, tutto questo per proseguire di fatto a scaricare le acque reflue nelle gallerie!!!

12 Settembre 2003
Rapido aumento delle antenne per telefonia mobile al Quadraro.
Nel 2000 fu installata e resa operativa, nonostante le proteste dei cittadini, una antenna per telefonia mobile in Via dei Ciceri.
I cittadini del quartiere, allora, mostrarono una chiara posizione nei confronti della collocazione di antenne per telefonia mobile all'interno del perimetro dell'antico Quadraro. Il Municipio, pur dichiarandosi d'accordo con i cittadini che chiedevano la non attivazione dell'antenna di Via dei Ciceri ed affermando di operare il possibile per evitare la diffusione di elettrosmog nel quartiere, si dissero alla fine, quando l'antenna iniziò a funzionare, rammaricati ma che purtroppo le eventuali azioni dell'Amministrazione erano ormai in ritardo.
Poco tempo fa, in Agosto, periodo ottimale per attuare cose ai limiti dell'accettazione dell'opinione pubblica (qui al Quadraro abbiamo l'esperienza del Piano Particolareggiato adottato dal Comune il 12 Agosto del 1998, ad esempio), in Agosto, dicevamo, è stata installata un'altra antenna per telefonia e videofonia mobile entro il perimetro dell'antico Quadraro e -incredibile- a ridosso del Parco del Monte del Grano, importante polmone verde per il quartiere Cinecittà, densamente frequentato da famiglie, bambini ed anziani.
Alcuni cittadini hanno già intrapreso delle azioni di protesta dopo aver constatato la presenza dell'antenna sorta all'improvviso, al ritorno delle ferie (chissà cosa intendono il Comune ed il Municipio per "progettazione partecipata"?).
L'antenna va ad aggiungersi a quella di Via dei Levii, a quella già citata di Via dei Ciceri ed al Radiofaro della Aereonautica posto -ancora, incredibilmente- sulla sommità del Monte del Grano; nome popolare del Sepolcro di Alessandro Severo, importantissimo monumento del II-III secolo d.C.
La nuova antenna di Largo dei Quintili

L'antenna di Via dei Ciceri
Il Radiofaro sul
Monte del Grano
L'antenna di Via dei Levii

30 Luglio 2003 (dal Corriere della Sera)
Relazione dell'Autorità per il controllo dei pubblici servizi
Strade a luci spente

«L'Acea non ripara il 60 per cento delle lampade rotte»

Quartieri al buio, l'Acea non ripara un terzo dei lampioni rotti neanche dopo 4 settimane. È quanto emerge dal quarto rapporto dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma. Il monitoraggio, presentato ieri al sindaco, al Consiglio comunale e alla giunta, parla chiaro. L'Acea, tenuta, in base al contratto di servizio con il Comune, a intervenire dopo 15 giorni dalla segnalazione di guasto del XII Dipartimento, ripara in tempo, e cioè entro due settimane, solo il 40 per cento dei punti luce. Il 25,3 per cento invece li rimette in funzione dopo 4 settimane per un dato complessivo del 65,3 per cento. Il restante 34,7 per cento delle lampade non riceve alcun intervento neanche dopo 4 settimane. Il monitoraggio è stato realizzato nel giugno scorso su un campione di 380 punti luce non funzionanti distribuiti su tutta la città. Va detto che le lampade stradali non funzionanti riparate nei tempi previsti dal contratto di servizio sono in questi mesi decisamente aumentate passando dal 20,8 per cento del gennaio scorso al 65,3 per cento di giugno.

E se non si rispetta l'impegno, dopo 30 giorni di attesa, scatta la penale per mancata riparazione del guasto:100 euro a lampada per ogni giorno di ritardo. Per gli impianti invece (più di 4 lampade consecutive spente) sia l'impegno che il limite sono fissati a 5 giorni dalla segnalazione, con un importo pari a 50 euro al giorno per ogni lampada.

L'Agenzia di controllo comunale si è occupata anche del numero verde Acea per la segnalazione di guasti o dell'improvviso blocco dell'elettricità. Qui i dati sono più rassicuranti: a giugno il 91 per cento delle telefonate è stato gestito con un tempo di attesa per la risposta dell'operatore non superiore ai 5 minuti. Nei mesi di gennaio-febbraio la percentuale di telefonate gestite entro i 5 minuti era pari al 50 per cento, a marzo percentuale è salita all'85 per cento.

Anna Merola


28 Luglio 2003
Nel pomeriggio, alle ore 18 si è tenuto un incontro presso la sede dei DS di Via di Torpignattara, 97 per presentare e discutere il Contratto di Quartiere del Quadraro.
Il Contratto di Quartiere è uno dei tanti progetti presentati dai diversi Comuni d'Italia su un bando europeo finalizzato al recupero di edifici esistenti e di valore storico e/o urbanistico presenti in quartieri delle città.
Stranamente, il Contratto di Quartiere del Quadraro, proponeva la costruzione di nuovi edifici, uscendo fuori tema rispetto al bando. Infatti il progetto non è stato approvato fra quelli finanziabili dall'Unione Europea perché, appunto, non rispondente alle specifiche del bando. Il Contratto di Quartiere del Quadraro è stato invece interamente finanziato dalla Regione Lazio. Il Contratto di Quartiere si riferisce alla costruzione dei due edifici da 100 metri di lunghezza a ridosso del liceo Kant ed alla realizazione della viabilità ad essi connessa.

All'incontro di Lunedì erano presenti: il Presidente del Municipio Roma 6 Enzo Puro, L'ingegner Anna Maria Leone direttrice del progetto del Piano Particolareggiato e del Contratto di Quartiere, l'Assessore all'Urbanistica Morassut oltre ad i vari Assessori e tecnici del Municipio. Presenti anche dei rappresentanti dell'APU Associazione Proprieteri Utenti.

La discussione si è, da subito, spostata sull'argomento che attualmente più interessa i cittadini del Quadraro, cioè l'attuazione del Piano Particolareggiato, elemento del comprensorio SDO, di cui il Contratto di Quartiere è solo una piccola parte. Dalla documentazione adottata dal Comune di Roma nel 1995 e recentemente (11 Aprile 2003) approvata dalla Regione Lazio dopo il normale iter consultivo, risulta che gran parte del territorio del Quadraro, secondo la Legge 396/90 a cui fa riferimento il Piano Particolareggiato, dovrà essere sottoposto ad esproprio, inoltre gli articoli delle Norme Tecniche di Attuazione prevedono la necessità di consorziarsi da parte dei cittadini per poter realizzare le opere di risanamento dei comparti del Piano.

Alla richiesta di chiarificazione su queste procedure previste dal Piano Particolareggiato da parte di cittadini e rappresentanti della nostra Associazione, il Presidente del Municipio Enzo Puro ha reagito affermando che non ci saranno espropri e che nessun cittadino sarà costretto a consorziarsi con altri se non vuole; inoltre, che i cittadini del Quadraro devono fidarsi delle parole del Presidente del Municipio il quale è stufo di sentirsi continuamente dire che nel Piano Particolareggiato del Quadraro sono previsti espropri di abitazioni ed imposizioni ai cittadini.

Non riusciamo a comprendere il livore con il quale il Presidente del Municipio Enzo Puro si rivolge a coloro che parlano delle normative del Piano Particolareggiato che definiscono le particelle da espropriare o le leggi che regolano le imposizioni comunali riguardo la realizzazione di consorzi nei comparti di piani particolareggiati e quando vengono chiesti chiarimenti su questi punti. Le risposte, in genere date a voce alta ed a vene del collo ingrossate, sono sempre, più o meno: "non è vero" "non è vero" "non è vero".

A tutt'oggi, comunque, a domande tecniche basate sulla documentazione del Piano Particolareggiato, non abbiamo mai ricevuto risposte tecniche e scritte, ma solo urlacci ed accuse di terrorismo ideologico da parte del Presidente del Municipio Roma 6 Enzo Puro.

Il nostro intento di fornire informazioni ai cittadini del Quadraro prosegue, il Municipio ha promesso per settembre la diffusione del questionario che cercherà di "rifotografare" il Quadraro alla nuova situazione di quasi completa ristrutturazione edilizia avvenuta in questi ultimi dieci anni, così da ritarare gli interventi del Piano Particolareggiato (si ricomincerà daccapo?), ed inoltre ha promesso la presenza costante e capillare di un camper per informare i cittadini riguardo il Piano Particolareggiato.
Speriamo che tutti i dubbi sollevati dalla lettura delle normative verranno dissipati.


19 Luglio 2003 (dal Corriere della Sera)
Dove si estende la città
QUARANT' ANNI E UN EQUIVOCO

di VITTORIO ROIDI

Per molti anni ci hanno detto: «Roma deve espandersi verso Est». È stata l'indicazione degli urbanisti, il ritornello abituale di tutti i piani regolatori e degli strumenti urbanistici che si sono occupati di prevedere l'assetto della nuova Roma. In realtà non è andata così. Nonostante la pertinacia con cui veniva ribadito che la città dovesse incentrarsi in quel «quadrante», Roma si è via via allargata in tutt'altre direzioni. Pensiamo alla via Cristoforo Colombo e all'Eur, che sorse lungo la direttrice verso il mare - una delle grandi passioni di Benito Mussolini - quartiere che si è arricchito di abitazioni ma anche di uffici, già per merito del piano approvato nel '62 (entrato in vigore nel dicembre del '65). Pensiamo alla strada statale Cassia, lungo la quale le costruzioni cominciarono a comparire a raffica dopo la cosiddetta «variante» del 1967. Ma gli esempi potrebbero essere decine. Chiamiamole eccezioni, perché l'indicazione restava quella: Est! Vale a dire soprattutto Cinecittà, Pietralata, Centocelle, zone dove doveva sorgere l'asse attrezzato, poi chiamato Sdo, l'autostrada urbana che avrebbe dovuto attirare i palazzi del potere e della cosiddetta «direzionalità» (aree per buona parte ormai occupate da altre attività). Era stata l'intuizione di Luigi Piccinato, considerato il padre del piano del '62. Fino all'alba del Duemila nessuno se l'era sentita di affermare con chiarezza che quella concezione non era più valida.

Oggi si pensa ancora che il futuro sia ad Est? Giuseppe Campus Venuti, che del piano approvato in marzo dal Campidoglio ha condiviso molte scelte (non quella finale di far ricorso al costoso strumento degli espropri, anziché alla compensazione delle aree) ha scritto che la scelta di Piccinato non si è realizzata perché, a distanza di 25 anni le aree dello Sdo sono diventate «semicentrali, invece di essere collocate nel cuore delle periferie programmate o abusive nate ai margini del Grande raccordo anulare», e ciò anche per colpa della politica del trasporto su gomma invece che su ferro.

La giunta Veltroni cosa pensa? L'assessore all'Urbanistica, Roberto Morassut, ancora di recente ha riaffermato che alcuni ministeri di via XX Settembre devono andare a Pietralata ma a precisa domanda risponde che il filo conduttore dell'espansione urbana non è più a Est: «La città può tranquillamente allargarsi a 360 gradi». Fatte salve le minori cubature, le aree verdi eccetera. Quanto alla «direzionalità»: alcuni uffici statali andranno comunque allo Sdo, mentre per quelli regionali è stata scelta l'area Colombo-Eur (a parte la Pisana) e per gli impiegati capitolini il quartiere Ostiense.

Per il resto, Roma continua a crescere, anche se si è fermato il numero dei residenti. Chi percorre la Nomentana, l'Anagnina, l'Appia, l'autostrada per l'aeroporto, si accorge che le case stanno spuntando un po' dappertutto. Fine di un totem, anzi, di un equivoco.

13 Luglio 2003
Nonostante la difficoltà dei cittadini a reperire informazioni sul Piano Particolareggiato in tempi utili per mettere in atto azioni di difesa delle proprie case; del Quadraro si parla anche sulla stampa di ampia diffusione.

Riportiamo una lettera e la relativa risposta nella rubrica del Corriere della Sera: "La città ne parla" di Maria Latella

Già in altre occasioni ho avuto modo di parlare del Quadraro, un antico e storico quartiere nella periferia sud-est di Roma; rappresentante della periferia romana dell'inizio '900. Quartiere a misura d'uomo fatto di case basse e giardini, lontano dalla confusione della città pur se all'interno di essa.
Torno a parlarne perché siamo all'epilogo della sua storia. L'11 Aprile scorso è stato definitivamente approvato il Piano Particolareggiato del Sistema Direzionale che riguarda il Quadraro. Il Piano prevede la ristrutturazione completa passando per la "progettazione unitaria dei comparti" cioè il rifacimento di ampie aree del quartiere con palazzine omogenee fra loro; la ristrutturazione della maglia viaria che trasformerà le attuali strette strade interquartiere in più larghe vie di scorrimento ed altri interventi che obbligheranno, fra l'altro, i piccoli proprietari a consorziarsi fra loro sulla base di espropri generalizzati.
Il Nuovo Piano Regolatore censisce il Quadraro come "città storica" ma ha prevalso nelle scelte della Amministrazione il vecchio Piano Regolatore, approvando un Piano basato su vecchi concetti urbanistici.
Un altro storico quartiere che se ne và.
Fabio De Angelis

Proprio perché è interesse di tutti i romani, e non solo di quelli che abitano oggi al Quadraro, essere informati di come cambierà il loro quartiere, spero -anzi sono certa- che qualcuno vorrà darle presto delle risposte.
Molti di noi conoscono una sola Roma "vecchia", quella del centro storico, di Trastevere, al massimo di Testaccio. E invece ci sono palazzi e strade della Garbatella e, per l'appunto, del Quadraro che andrebbero restaurati e difesi.
In linea di principio si può essere d'accordo con certi criteri nordamericani secondo i quali, nel centro delle città, è normale di tanto in tanto abbattere qualche edificio, sostituito prontamente da altri più alti: in qualche caso non fa differenza. Ma l'urbanistica dei centri europei è altra cosa e, anche negli USA, ormai da tempo, è tutto un nascere di comitati che vigilano sulla conservazione di edifici dal valore anche modesto.
Maria Latella

12 Luglio 2003 (da Il Resto di Roma)
Sos Quadraro: il Piano Particolareggiato non piace affatto ai residenti.

Per utilità pubblica gli abitanti rischiano l'esproprio delle case.

di Alfonso Vannaroni

"Il quartiere storico ne uscirà stravolto". "Sarà un'altra cosa, ma nulla che ricordi e che conservi la memoria del posto". Così alcuni esponenti dell'associazione culturale "Amici del Vecchio Quadraro", commentano l'approvazione del piano particolareggiato del Quadraro dell'11 aprile scorso. Il documento, una variante al Prg, riguarda il comprensorio direzonale orientale di Centocelle (Sdo), alla periferia sud della capitale. Ma inevitabilmente interessa il Quadraro, dove appunto, secondo il piano, dovrebbero essere realizzate ex novo abitazioni e alcuni insediamenti per le attività del terziario.
Il provvedimento è stato salutato dalle istituzioni regionali e comunali come un'occasione di recupero urbanistico e ambientale. Importanti interventi dovrebbero essere fatti per la viabilità.
Circa ottomila i residenti interessati dal piano particolareggiato. Ma gli abitanti del Quadraro sono sempre più contrari al nuovo documento urbanistico. "Il piano -taglia corto l'associazione Amici del Vecchio Quadraro- andrebbe completamente rivisto". I motivi? Eccoli. Forti dubbi ci sono circa l'adeguamento della viabilità. Due tracciati viari, infatti, dovrebbero attraversare longitudinalmente il quartiere e confluire poi su via di Centocelle. L'associazione si chiede: "Questo vuol dire che il Quadraro sarà attraversato da due nuove strade?". E poi ancora: "Diventeranno a scorrimento veloce? E la tranquillità del quartiere dove finirà?". Altre perplessità sono nate per le modifiche che saranno apportate al trasporto pubblico. Ma ciò che preoccupa di più i residenti è la Legge 396/90 che definisce le modalità di realizzazione del Sistema Direzionale Orientale. Modalità che prevedono l'esproprio dei beni con dichiarazione di pubblica utilità.
Cosa dice la Legge? L'Associazione è documentata. "Gli immobili acquisiti- scrivono gli Amici del Quadraro in un foglio che stanno distribuendo fra i residenti- sono dal Comune di Roma ceduti tramite asta pubblica, in proprietà o in diritto di superficie a soggetti pubblici o privati che si impegnano mediante apposite convenzioni ad effettuare le previste trasformazioni ed utilizzazioni. I prezzi di cessione sono determinati sulla base dei costi di acquisizione maggiorati delle quote, proporzionali ai volumi o alle superfici degli immobili risultanti dalle previste trasformazioni, dei costi, delle opere, di competenza comunale, per la sistemazione e le organizzazioni degli ambiti in cui ricadono gli immobili interessati". "Il Comune -prosegue l'Associazione- può quindi espropriare tutte le aree oggetto del piano e rivenderle all'asta a coloro che si impegnano ad attuare quanto previsto".
Quello dell'esproprio è un aspetto che impaurisce i residenti. In molti temono infatti di trovarsi obbligatoriamente nella necessità di far parte dei consorzi deputati a ricostruire. Non solo. I residenti del Quadraro temono anche di ritrovarsi vincolati ad essi per le scelte architettoniche e urbanistiche, e quindi inevitabilmente imprigionati negli eccessivi costi di ricostruzione. "Non è necessario stravolgere l'aspetto della zona -afferma l'Associazione- non vorremmo perdere le caratteristiche storiche del quartiere.
Il piano particolareggiato risale agli anni '90. In tutto questo tempo il patrimonio urbanistico ha avuto una straordinaria rivalutazione. A nostro parere, dunque, quanto affermato dal piano particolareggiato andrebbe completamente rivisto.
"Ad ulteriore conferma della confusione che regna nel quartiere -conclude l'Associazione- si aggiungono le diverse indicazioni che il nuovo Piano Regolatore Generale fa del Quadraro". Ma questa è un'altra storia.
Gli Amici del Quadraro stanno informando i residenti.


29 Giugno 2003 (dal Corriere della Sera)
Cooperative in crisi, 400 ville a rischio

In difficoltà mille abitanti di «Palocco 84» e «Cinzia» (Cassia). Inchiesta aperta

Un migliaio di famiglie rischia di perdere la casa e i soldi. Sono coppie che hanno affidato i loro risparmi a un costruttore con la speranza di realizzare il sogno di possedere un tetto e che, dopo anni, si ritrovano con un pugno di mosche in mano (in www.conafi.net l'elenco dei fallimenti immobiliari). Ora, a tremare, sono 240 famiglie della cooperativa «Palocco 84» e 137 associate alla «Coop Cinzia». Ciascuna ha sborsato tra 206.000 e 258.000 euro per una villetta in periferia. In entrambi i casi, i soci si sono fidati di Emilio Francesco Falco, presidente del consorzio Coop Casa Lazio, che assiste una ventina di cooperative. E si sono fidati anche del Banco popolare di Verona e Novara (allora Banca popolare di Verona).

PALOCCO 84 - Un villaggio a Casal Palocco, 234 villette a due piani del costo di circa 400 milioni di lire nel '96. Vi abitano un migliaio di persone, ma nessuna è proprietaria della casa che ha pagato. «Credevo di aver estinto il mutuo quando, nel 1997, ho consegnato a Falco un assegno di 220 milioni di lire. Invece quell'assegno non è mai arrivato in banca», dice Massimo Procoli, vicepresidente della coop. In tutto i soci hanno versato a Falco 36 milioni di euro per l'acquisto della casa e 8,5 milioni per le rate del mutuo. La banca ha erogato un mutuo fondiario di 22,7 milioni di euro.

Nell'esposto presentato alla Procura, si legge però che il Banco popolare di Verona e Novara vanta crediti pari a 23,7 milioni di euro, di cui 8,7 tra rate di mutuo non versate e interessi. Mai pagata nemmeno l'impresa che ha costruito il villaggio, la coop Iter di Ravenna, che ha crediti per quasi 10 milioni di euro. Il debito totale della Palocco 84 ammonta a poco meno di 40 milioni di euro, circa 80 miliardi di vecchie lire. «Abbiamo chiesto più volte a Falco di fare il rogito e il frazionamento del mutuo - continua Procoli -, ma lui ha sempre trovato delle scuse per rinviare. Poi ci ha detto che avrebbe fatto i rogiti a gruppi, ma solo una trentina di soci sono riusciti a risolvere il problema».

COOP CINZIA - Il villaggio con 137 villette sorge alla Castelluccia, sulla Cassia, tra la Storta e la Giustiniana. Ogni socio ha sborsato 200.000 o 260.000 euro, secondo il tipo di villetta scelto. «Io ho pagato 380 milioni di lire, ma sul preliminare si parlava di 250: 178 milioni sono stati girati all'Immobil cooper, gestita da persone vicine a Falco e intestataria di 30 quote della nostra cooperativa», spiega una socia, Annarita Cerere, che ha presentato un altro esposto alla Procura. In seguito i soci hanno speso 10.850 euro per maggiori costi di urbanizzazione: «E pensare che abbiamo topi e serpenti che girano tra i vialetti e che il depuratore non funziona», aggiunge la donna. Ora i debiti della coop con il Banco popolare di Verona e Novara sono di oltre 10 milioni di euro. I soci, spiega Annarita Cerere, hanno dovuto accollarsi il mutuo anche se il frazionamento non c'è mai stato. Solo venti sono riusciti a stipulare il rogito.

CATENA DI SANT'ANTONIO - «Se il modo per risolvere i problemi è utilizzare i soldi della cooperativa Vega per far fronte ai debiti della Palocco 84 e di Cinzia non credo che andremo molto lontano», commenta Franco Casarano, presidente di Assocond. La proposta di Falco è stata infatti di girare alle coop in difficoltà gli anticipi versati dai soci di Vega. Il rimedio sembra una catena di Sant'Antonio che, molto probabilmente, è alla base dei guai in cui si trovano centinaia di famiglie. «Ogni coop - spiega Casarano - conferisce la gestione dei cespiti al consorzio e quella delle entrate finanziarie alla Mutua, un'altra creatura di Falco. Il meccanismo consente di trasferire ingenti quantità di denaro all'insaputa dei soci».

Renato Gentilini


LA DIFESA

«Le case sono costate di più, sistemerò tutto»
«In quarant'anni di lavoro, ho dato la casa a 12 mila famiglie e non ho mai avuto problemi. Io non scappo, ho solo bisogno di tre o quattro mesi di tempo. Tutto è nato perchè le villette sono costate più di quanto i soci le abbiano pagate». È amareggiato Emilio Francesco Falco, presidente del consorzio Coop Casa Lazio. Ma è anche arrabbiato e pronto a difendersi. «Sulla Palocco 84 c'è qualche ritardo - ammette -, ma sulla coop Cinzia non c'è nulla: querelerò chi ha presentato l'esposto in Procura. Un solo socio, che io sappia. Uno su 138».

La Palocco 84 ha 40 milioni di euro di debiti.
«A febbraio è stato firmato un accordo tra la coop e il consorzio, che si è obbligato a intervenire per sanare la situazione. In qualche mese i problemi saranno risolti».

Ma l'impresa costruttrice non è stata ancora pagata.
«Ha provveduto il consorzio. Nulla è più dovuto alla Iter».

Anche i soci della coop Cinzia denunciano deficit e ritardi nel frazionamento del mutuo.
«I 10 milioni di euro di debito sono il mutuo che i soci dovranno accollarsi in sede di rogito. Quanto al frazionamento, è in banca dal 4 dicembre: mancano le dichiarazioni di alcuni soci, chieste dall'istituto di credito».

L'Assocond la accusa di gestire il denaro attraverso una specie di catena di Sant'Antonio.
«Il consorzio dispone di somme provenienti dalla sua attività, cioè dall'assistenza che fornisce alle coop. Se un'impresa associata è in difficoltà, le vengono "girati" dei fondi. Tutto qui, tutto chiaro, noi non facciamo il gioco delle tre carte».

L. D. G.


10 Giugno 2003
Ha finalmente avuto inizio la bonifica della discarica che dal 1978 interrompeva Via Giulio Igino.
Il lavoro di venti anni da parte dei cittadini e della Associazione per far rimuovere la causa di profondo degrado del quartiere, di sporcizia, inciviltà e zanzare, ha ottenuto finalmente il risultato sperato ed a lungo desiderato.

Ringraziamo per il contributo alla realizzazione di questa indispensabile bonifica:
Il Municipio Roma 6
L'Agenzia per i servizi del Comune di Roma
Tutti coloro che personalmente e direttamente hanno lavorato per il raggiungimento del risultato atteso dai cittadini.


Giugno 2003
Sono state riasfaltate, dopo i lavori di rifacimento della rete del gas, molte delle strade del quartiere.
Anche se con qualche difficoltà, stiamo vedendo sempre più spesso, un interesse alla cura del Quadraro da parte della Amministrazione.
La qualità dei lavori è migliorata rispetto ai recenti interventi ed abbiamo potuto osservare una maggiore cura nei dettagli e nella esecuzione.
Pur se dobbiamo ancora notare una certa difficoltà, da parte delle ditte appaltatrici, a lasciare i luoghi utilizzati come rimesse di cantiere, così come li avevano trovati. Nello spiazzo di Via Diana, pur se ripulito dopo gli avvenimenti degli ultimi mesi (vedi le pagine dedicate), un po' di fresato d'asfalto ce l'hanno dovuto lasciare!

E' benvenuta, comunque, questa recente tendenza ad un effettivo miglioramento del quartiere.


16 Aprile 2003
Oggi, 16 Aprile 2003, nella scuola Jean Piaget di Via Diana, si è tenuta una manifestazione in ricordo del rastrellamento effettuato al Quadraro il 17 Aprile del 1944 da parte di milizie tedesche. I testimoni protagonisti di questo triste momento per il Quadraro, hanno raccontato le loro esperienze. Numerosa è stata la partecipazione dei cittadini ed in particolare degli studenti.

11 Aprile 2003 - Approvazione definitiva del Piano Particolareggiato
Il giorno 11 Aprile 2003 La Giunta Regionale ha approvato il Piano Particolareggiato in esecuzione ed in variante al P.R.G. del Comprensorio Direzionale Orientale di Centocelle, sub Comprensorio Quadraro, avente destinazione I (Insediamenti misti - attività direzionali e terziarie, servizi e residenze).

Il Bollettino con la approvazione è pubblicato nel sito della Regione Lazio.

Per quanto riguarda gli altri organi di informazione, pubblichiamo -per dovere di cronaca e per sottolineare che, stranamente, alcun rilievo è stato dato alla notizia- l'unico articolo apparso sull'argomento riportato dal sito dell'ASCA (www.asca.it)

SUB COMPRENSORIO QUADRARO: OK GIUNTA A PIANO PARTICOLAREGGIATO

(ASCA) - Roma, 15 apr - La Giunta regionale del Lazio, su proposta dell'assessore all'Urbanistica e alla Casa, Armando Dionisi, ha approvato il Piano particolareggiato di esecuzione del sub comprensorio Quadraro, presentato dal Comune di Roma. Il provvedimento, in variante al Piano regolatore generale (Prg), riguarda il Comprensorio direzionale orientale di Centocelle, periferia sud della capitale. I criteri con i quali è stato redatto il piano mirano al recupero urbanistico e ambientale dell'area in questione e a importanti interventi sulla viabilità. Interessati dal provvedimento sono circa 8mila cittadini. ''Esprimo soddisfazione - ha dichiarato l'assessore Armando Dionisi - per la conclusione di un Piano che tiene nel dovuto conto le esigenze di riqualificazione urbana, di armonico sviluppo viario, di adeguata disponibilità di verde per i residenti e di potenziamento di servizi di trasporto pubblicò'. La delibera sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio (Burl).


2 Aprile 2003
Il decoro urbano del Quadraro non è mai stato oggetto di attenzione da parte della Amministrazione.
Da ormai molti anni, ripetutamente, segnaliamo ai Municipi le svariate discariche abusive messe in atto dalle ditte appaltatrici per i lavori pubblici: come le centinaia di metri cubi di asfalto in pezzi abbandonati nel 1990 -da una ditta che ha eseguito il potenziamento della rete del gas- a fianco della scuola Don Gioacchino Rey; oppure il fresato d'asfalto ed altri detriti lasciati lungo via Columella dalle ditte che nel 2000 ristrutturarono le linee elettriche e rifecero strade e marciapiedi di alcune vie del quartiere.
Nonostante però le segnalazioni della Associazione e dei cittadini, le ditte che eseguono lavori nel Quadraro si sentono ancora in libere di gettare i residui del proprio lavoro per le strade del quartiere.
La foto che vedete qui sotto è stata scattata il 2 Aprile 2003, il grosso cumulo di detriti (asfalto in pezzi, cigli di travertino, terra, ecc.) è stato realizzato in questi giorni durante i lavori di rifacimento della rete del gas, al momento ancora in corso.
Desideriamo ricordare, alla Amministrazione ed ai Cittadini, che quando viene appaltato un lavoro vengono previsti tutti i costi, compreso lo smaltimento dei materiali di risulta, che comporta le spese di trasporto ed i costi della discarica. E' lecito supporre che la ditta appaltatrice risparmia questi costi abbandonando i rifiuti presso i cantieri e comunque intasca il denaro previsto dall'appalto.
I cittadini del Quadraro pagano quindi due volte: una prima volta vedendo utilizzate le proprie tasse per pagare ditte che non eseguono i lavori secondo gli impegni presi, una seconda volta ospitando fra le proprie strade discariche abusive e pericolose.
L'associazione ha inviato una e-mail al Municipio 6 ed al suo Presidente. siamo in attesa di risposte o interventi concreti sul territorio.

Aprile 2003
Dopo un anno di attesa (vedi notizia del 25 Novembre scorso) finalmente è stata data degna collocazione al gruppo scultoreo che vuole ricordare il tragico rastrellamento che il Quadraro subì, da parte dei soldati tedeschi, il 17 Aprile del 1944. Non sappiamo se i lavori dovranno essere ultimati, ma al momento non è presente nessuna targa o testo che indichi al visitatore a cosa o chi è dedicato il monumento.
Da parte nostra riportiamo alcuni testi che ricordano quei tragici giorni.

8 Marzo 2003
Con il proprio lavoro di divulgazione e di diffusione della conoscenza del Quadraro, l'Associazione cerca di coinvolgere più interlocutori nel dibattito sulle metodiche di intervento della prevista ristrutturazione del quartiere: Rifacimento architettonico-urbanistico secondo una visione di sviluppo intensivo della città, come più o meno direttamente suggerisce il Piano Particolareggiato in via di approvazione? O recupero e rilancio del Quadraro tenendo conto delle caratteristiche storiche e del suo essere a "misura d'uomo"?
La giornalista Maria Latella, che da anni si occupa della città di Roma dalle pagine del Corriere della Sera, ci propone un suo punto di vista attraverso la risposta, nella sua rubrica "La città ne parla", ad una nostra lettera al giornale.

"La città ne parla" dal Corriere della Sera dell'8 Marzo 2003


5 Marzo 2003
Oggi il Quadraro ha raggiunto le cronache dei quotidiani per una fuga di gas che ha provocato un'esplosione in un appartamento del quartiere ed il grave ferimento dell'inquilino. I lavori di ristrutturazione della rete del gas vanno ormai avanti da molto tempo, come si può vedere dalle notizie precedenti (vedi sotto), ed i cittadini hanno più volte segnalato le lungaggini e la caotica esecuzione dei lavori (strade interrotte all'improvviso, mezzi che ostacolano la circolazione automobilistica e pedonale senza segnalazioni, ecc.). Purtroppo sono solo i gravi fatti di cronaca che portano alla conoscenza dell'opinione pubblica situazioni altrimenti difficili da far conoscere.
Riportiamo gli articoli apparsi sulla stampa:

Il Corriere della Sera del 5 Marzo 2003

Il Messaggero del 5 Marzo 2003

Il Corriere della Sera del 6 Marzo 2003


10 Febbraio 2003
Se non fosse per i denari dei cittadini buttati al vento, ci sarebbe davvero da ridere!
Non sono passati neppure tre mesi dal rifacimento del manto stradale di Via dei Quintili e di altre strade del Quadraro, lavori peraltro annunciati e pubblicizzati nel numero di Settembre 2002 di "L@vori in corso" la newsletter del Municipio Roma 6:
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I progetti approvati dal Consiglio del Municipio Roma 6

Nei giorni scorsi il Consiglio del Municipio Roma 6 è stato impegnato nell'approvazione di molti progetti di adeguamento e riqualificazione, impegnando notevoli risorse per una migliore vivibilità nel nostro territorio.

1. Lavori di riqualificazione della pavimentazione dei marciapiedi, della cigliatura, delle caditoie e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, per un importo pari a Euro 1.862.876,89 di alcune strade del Municipio: via Capitan Ottobono (oltre alla riqualificazione della sede stradale), via dei Juvenci (oltre alla riqualificazione della sede stradale), via dei Quintili (tratto da via dei Lentuli a via degli Arvali), via Ludovico Pavoni (oltre alla riqualificazione della sede stradale), via S. Barnaba, via Amedeo Cencelli, via Oreste Salomone, via dei Corneli, via Bartolino da Novara, via Cherso, via Filarete (tratto da via C. da Urbino e via Anghiari), via Renzo da Ceri, via degli Umbertini, via Veroli, via Aversa, via G. de Agostini.
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I lavori sono stati eseguiti alla fine di Novembre, e già nel Febbraio 2003 mostravano i segni della pessima qualità con cui sono stati effettuati (vedi notizia del Febbraio 2003).
Come se ciò non bastasse, i lavori appena eseguiti (ed i soldi appena spesi) sono stati subito vanificati dai lavori di potenziamento della rete del gas!!!
Il manto stradale è stato tagliato e il "rattoppo" farà bella mostra di se alla fine dell'intervento dell'Italgas e così, in capo a soli quattro mesi il nostro Municipio è riuscito a spendere 3 miliardi e 600 milioni delle vecchie lire per far ritrovare, nelle vie del Quadraro, una situazione uguale, se non peggiore, a quella di prima. Nel caso il manto stradale venisse ripristinato interamente, vorrà dire che abbiamo speso il doppio del necessario!

Di seguito vediamo alcune immagini riprese in questi giorni.

Come si presenta in questi giorni Via dei Quintili, una delle strade (quasi tutte) del quartiere, sventrate dai lavori dell'Italgas a soli tre mesi dal rifacimento del manto stradale!!!
Oltre il danno... la beffa.
E' stato segnalato il divieto di sosta per i giorni in cui si svolgeranno i lavori, ma, come solitamente avviene il molte occasioni, nessuno cura la manutenzione di nulla e così, i cittadini, pur pagando i doverosi tributi... sono costretti a ripulire le strade del proprio quartiere da soli!!!
Dettaglio del cartello che informa i cittadini riguardo i lavori in corso.
I lavori dell'Italgas ci hanno comunque dato l'occasione di valutare la qualità del rifacimento del manto stradale. Il taglio effettuato nell'asfalto ci conferma quanto ipotizzato osservando le profonde e subitanee crepe che si sono formate poco tempo dopo la conclusione dei lavori da parte degli asfaltisti.
Si può notare senza ombra di dubbio, la estrema sottigliezza del manto di asfalto "poggiato" sulla terra senza neppure un minimo di sottofondo.
Cos'altro dire!?! Poveri nostri soldi!!!

Febbraio 2003
Soltanto due mesi fa riportavamo con piacere (vedi sotto, Novembre 2003) la notizia del rifacimento di alcune vie del quartiere fra cui Via dei Quintili, il principale asse di attraversamento del Quadraro.
C'eravamo sentiti ascoltati e tenuti in considerazione come quartiere e come cittadini dopo le numerose segnalazioni di degrado della via.
Purtroppo siamo già costretti a ritornare con i piedi per terra e riconoscere di nuovo che il Quadraro è dimenticato e abbandonato a se stesso, una sorta di "ultima ruota del carro" del Sesto Municipio.
Il manto stradale realizzato solo tre mesi fa è già come quello precedente: i lavori eseguiti male, la scarsità dei materiali utilizzati sia in termini di qualità che di quantità, l'evidente mancato controllo da parte dei tecnici responsabili dei lavori del Municipio hanno causato lo stato di fatto che vediamo nelle immagini.
Via dei Quintili come si presenta oggi dopo solo tre mesi dal rifacimento del manto stradale. Per tutta la lunghezza della via l'asfalto sta cedendo, evidentemente i lavori sono stati eseguiti non a regola d'arte!
I cedimenti presenti lungo tutta la via sono più o meno accentuati in alcuni punti.
Un dettaglio dove si può meglio apprezzare la pessima qualità dei lavori. Ci chiediamo se è giusto che i nostri contributi economici (tasse) al mantenimento ed alla manutenzione delle infrastrutture cittadine, vengano impiegati in modo così superficiale.

Gennaio 2003
Finalmente anche in periferia, ed al Quadraro, si eseguono interventi di rimozione dei maxicartelloni che imbruttiscono e rendono insicure le strade della città. Sono stati rimossi i quattro cartelloni 6x3 lungo la Via Tuscolana i quali, oltre che rovinare l'estetica urbana, impedivano la visione dell'alberata di Gingko Biloba lungo Via dei Lentuli a tutti coloro che passavano per la Tuscolana.
La scarpata lungo la Tuscolana deve essere ancora sistemata, ma questi interventi, anche se troppo sporadici, non possono che essere ben accolti dai cittadini, dai residenti e da tutti coloro che percorrono la via.

26 Novembre 2002
Sono iniziati i lavori di rifacimento della sede stradale di Via dei Quintili e di Via dei Juvenci. Dopo le numerosissime segnalazioni di cittadini, automobilisti ed autisti dei bus pubblici, le vie torneranno ad essere percorribili senza difficili slalom fra buche, crepe, avvallamenti e senza pericolo di cadute per moto e motorini.
E' doverosa una considerazione che riteniamo importante: non è vera l'equazione Piano Particolareggiato=interventi di manutenzione; non è vero che senza Piano Particolareggiato al Quadraro non si può fare nulla. Questi interventi dimostrano che l'Amministrazione può fare manutenzione e riqualificare le infrastrutture, purché ci sia la volontà di farlo.

25 Novembre 2002
Sono iniziati i lavori di completamento del Parco del Monte del Grano, verrà finalmente terminata l'area destinata ai giochi.
Il Quadraro inizia ad essere oggetto di attenzione da parte delle Amministrazioni.
Ci chiediamo comunque quando verrà adeguatamente collocato il gruppo scultoreo depositato dentro il perimetro del Parco durante la manifestazione dell'aprile scorso patrocinata dai Municipi 6 e 10 (qui a lato). Inoltre ci chiediamo quando verrà aperta al pubblico anche la parte di Parco prospiciente Via Cincinnato misteriosamente preclusa e recintata, pur essendo di proprietà pubblica.

5 Novembre 2002
E' stata finalmente eseguita, dopo anni di attesa, la pulizia della scarpata che costeggia Via dei Lentuli sul lato verso Via Tuscolana (al lato) e della bella area verde sempre su Via dei Lentuli verso Via dei Pisoni (sotto). Sono state tagliate le erbe infestanti, sono stati potati gli alberi presenti, sono state rimosse le immondizie presenti e collocate alcune nuove panchine.
Per rendere piacevolmente fruibili i luoghi della città, e del Quadraro in particolare, non servono sempre grandi e complessi investimenti, sono sufficenti piccoli e costanti interventi di ordinaria manutenzione.
Per completare l'opera l'Amministrazione dovrebbe però completare la pulizia della scarpata con la rimozione, estirpandoli, dei numerosissimi alberi infestanti che ostacolano la libera crescita della alberata di Gingko Biloba lungo Via dei Lentuli.

5 Novembre 2002
L'Associazione ha accompagnato per le strade del Quadraro, la sociologa Marie Mallet attualmente in stage presso il Municipio 6 e con il compito di redigere il questionario.

28 Ottobre 2002
Il giorno 28 Ottobre l'Associazione è stata convocata dal Presidente del Municipio 6, Enzo Puro. In questa occasione è stato presentato, da parte del Municipio alle realtà rappresentative del Quadraro (Associazione Culturale Amici del Vecchio Quadraro e Comitato di quartiere), il progetto di realizzazione di un questionario redatto e proposto allo scopo di aggiornare lo stato di conoscenza della percezione del quartiere e le aspettative dei cittadini. Aspettative e percezione radicalmente modificati rispetto alle analisi effettuate al fine di redigere il Piano Particolareggiato risalenti ormai a quasi dieci anni.


Aprile 2002
In occasione dell'entrata in vigore delle nuove normative edilizie -le quali, se ben utilizzate dai cittadini e dalla Amministrazione, potranno essere un'occasione per incentivare il recupero del quartiere, anche in mancanza del Piano Particolareggiato- pubblichiamo alcune pagine dove si possono trovare chiarimenti sulla cosiddetta "superDIA", la possibilità cioè di fare richiesta di ristrutturazione dei propri immobili con una burocrazia facilitata.
Sempre in riferimento a tali normative, l'Associazione ha pubblicato e distribuito nel quartiere un foglio informativo.


Marzo 2002
Una piccola conquista della Associazione: è stata finalmente ripristinata la fontanella (il nasone, come si dice a Roma) all'incrocio fra Via Cincinnato e Via Columella rimossa circa un anno fa durante i lavori per il rifacimento dei marciapiedi. Inoltre anche alcune buche lungo Via dei Quintili sono state chiuse. Tali situazioni erano fra quelle segnalate durante gli incontri delle scorse settimane.
Speriamo che questa tendenza al reale recupero del Quadraro da parte della Amministrazione sia mantenuta nel tempo.


12 Febbraio 2002
Secondo gli accordi presi lo scorso 4 Febbraio, l'Associazione ha incontrato ed accompagnato per le vie del Quadraro, i rappresentanti Municipali. Sono state percorse assieme tutte le vie del quartiere e i rappresentanti della Associazione hanno indicato puntualmente tutte le situazioni di lungo abbandono da parte del Municipio: buche nelle strade, discariche abusive ventennali, cassonetti mal posizionati con rischi per la viabilità, starde e marciapiedi in pessime condizioni di manutenzione, aree abbandonate che potrebbero essere trasformate in ottime aree verdi di quartiere, la scarpata lungo Via Tuscolana la cui incuria sta mettendo a rischio l'unica alberata romana di Ginkgo Biloba, ecc. ecc.
Al termine del sopralluogo i rappresentanti della Amministrazione hanno assicurato un immediato ed attento interesse per le problematiche sollevate e si sono dati una scadenza di tre mesi per mettere a posto le diverse situazioni di abbandono sottoposte.


4 Febbraio 2002
L'Associazione, a seguito del documento inviato il 5 Gennaio u.s., è stata invitata ad un incontro, nei locali del Municipio Roma 6, con diversi rappresentanti delle istituzioni, fra cui il Dirigente di zona dell'AMA, il Presidente del Consiglio Municipale, la Dirigente dell'Ufficio Tutela Ambiente, l'Assessore Municipale per l'ambiente Amedeo Trolese ed altri. In questa occasione l'Associazione ha ribadito i punti indicati nel documento citato ed ha inoltre presentato una tavola con numerose fotografie che documentano lo stato dei fatti ed il degrado diffuso del quartiere a causa della assenza della Amministrazione Pubblica. Ai presenti è stato consegnato anche un breve documento che indica gli interventi più urgenti e di semplice attuazione. I partecipanti all'incontro si sono impegnati per una maggiore attenzione da rivolgere al Quadraro ed hanno assicurato che questo quartirere non è affatto dimenticato dagli Amministratori.
Questi ultimi hanno proposto un sopralluogo da effettuare all'interno del quartiere (alcuni non avevano mai percorso a piedi le vie del Quadraro) e chiesto ai rappresentanti della Associazione di accompagnarli, abbiamo definito la data per il sopralluogo per il 12 Febbraio alle ore 9:30.


Gennaio 2002
Probabilmente sono solo coincidenze, ma nella seconda metà di Gennaio, dopo la nostra lettera del 5, sono state oggetto di attenta pulizia: Via Sestio Menas e Via Cincinnato, quest'ultima, dal lato del Parco del Monte del Grano non veniva spazzata da moltissimi mesi. E' stata poi installata l'illuminazione al Monumento ai caduti della prima guerra mondiale su Via dei Lentuli.


5 Gennaio 2002
L'Associazione ha preparato ed inviato ai Municipi 6 e 7 ed alla Autorità par i Servizi del Comune di Roma un documento per far presente la situazione di prolungato abbandono del Quadraro da parte delle Amministrazioni locali e sollecitare gli interventi di ordinaria manutenzione delle strade del quartiere.


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