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IL QUADRARO NEL PIANO REGOLATORE DEL 1931

Nel costante lavoro di ricerca di elementi che definiscono la storia e l'evoluzione del quartiere Quadraro ci sentiamo sostenuti ed aiutati dagli altrettanto costanti apporti di tutti coloro che condividono con noi l'idea di salvaguardia del quartiere.

Ecco di seguito l'immagine, relativa al nostro quartiere, tratta da un elaborato del Piano Regolatore del 1931 inviataci, assieme ad un commento, dall'Arch: Paolo Grassi. 


Ho ritrovato questa specie di reperto bellico presso il IX Dipartimento del Comune. E' uno stralcio del Piano regolatore del 1931, primo atto con cui il Quadraro entra nella normativa urbanistica della capitale.

Si nota una zona verde con destinazione "villini comuni", che rientra in quello che viene definito "Quartiere di Porta Furba". In essa si individua chiaramente una prima divisione in lotti, in parte già costruiti, con le strade già esistenti e (con bordo rosso) quelle da tracciare. Si notano anche la Marranella e Monte del Grano, quest'ultimo valorizzato da una adiacente zona di verde sportivo con un campo di calcio. Ma la speculazione edilizia, agevolata da successivi piani particolareggiati, non l'ha permesso: i palazzoni intensivi hanno avuto la meglio, anche dove erano invece previste palazzine (colore rosa).

Il Vecchio Quadraro si è salvato dalla cementificazione perchè su di esso sono stati per troppo tempo in attesa programmi di edificazione ancora più pesanti. Così la forma stessa a stivale del vostro logo, una specie di piccola Italia, rassomiglia ancora in modo straordinario alla prima delimitazione su una tavola di Piano regolatore e va a racchiudere proprio le origini dei futuri quartieri nuovo Tuscolano e Don Bosco.

Paolo Grassi

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