INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL VI MUNICIPIO - ENZO PURO

di Nicola Capozza
(pubblicata su Abitare a...)

Il 18 ottobre (2005 ndr) abbiamo intervistato il Presidente del VI municipio Vincenzo Puro. A pochi mesi dalla fine della consigliatura gli abbiamo chiesto di esporre un sintetico bilancio dei risultati ottenuti, di quelli non raggiunti e soprattutto gli obiettivi che ancora si possono realizzare a fine mandato. Ecco la sintesi delle risposte ai nostri quesiti.

I grandi assi su cui si è mossa l'amministrazione del VI sono stati tre:

1) Il completo risanamento igienico-sanitario. Un intervento fatto alla radice (anche se poco visibile) che alla fine costerà 40 milioni circa di euro. Questo perché esistevano ancora quartieri vecchi realizzati 100 anni fa senza sistema fognario (o con una rete fognaria rotta o inadeguata). Una parte del completamento è in fase di inizio lavori (a cura di Acea) a Villa Certosa, mentre è in finanziamento e progettazione il risanamento della zona di via Formia, di via Fausto Pesci, via Gnutta e un quadrante del Pigneto, via Albona (Villa Gordiani), oltre alla continua manutenzione ordinaria che viene svolta da Acea in tanti punti del Municipio.

2) Risanamento urbanistico. C'era una situazione congelata per il blocco da più di 40 anni dei piani particolareggiati dei comprensori SDO, il blocco di una normativa nei vecchi quartieri (Marranella, Pigneto, Villa Certosa, Quadraro, nati prima del '900), che se è vero che li ha preservati per alcuni versi dalla speculazione edilizia, ha però a distanza di anni causato il degrado del tessuto edilizio. Non si poteva neppure intervenire per demolire e ricostruire immobili a cubatura invariata, nemmeno per il rifacimento del tetto di casa, pena il pagamento di fior di quattrini. Si sono dunque eliminati quei vincoli e divieti, senza però aprire alla liberalizzazione e alla speculazione, per favorire il risanamento del degrado edilizio.

3) Valori urbani. Il VI era un Municipio privo di centri importanti di qualificazione che potessero creare anche una spinta economica, senza stravolgere la fisionomia dei quartieri. Ora finalmente è stato messo a disposizione il territorio dell'ex Snia Viscosa (una vecchia fabbrica chiusa nel 1952) per l'insediamento di alcune facoltà scientifiche dell'Università La Sapienza, la quale però sta lavorando con tantissimi ritardi che sono di sua responsabilità. In questi giorni finalmente c'è un'accelerazione all'operazione di esproprio dell'area per la realizzazione di questo progetto che risanerà e qualificherà l'intera zona.

Significativo è però che questo innesto seguirà un modello di forte integrazione e di dialogo tra quartiere e città universitaria (il contrario di ciò che si è verificato a S.Lorenzo).

Su questi tre processi, dunque, si è fatto un buon lavoro, anche se ovviamente la loro complessità ha bisogno di un lungo periodo per la loro completa attuazione, ma la direzione di marcia è quella giusta.

I piani particolareggiati nel territorio SDO sono stati fatti tutti, producendo tra l'altro una dotazione di verde pubblico attrezzato di aree interne al sesto municipio pari a quasi un milione e cento mila mq, senza contare le aree esterne e limitrofe, come quelle del parco di Centocelle, estese per un milione e duecentomila mq (ma i lavori stanno incontrando tante difficoltà) e quelle del parco archeologico del Collatino, di 400 mila mq. Totale: 3 milioni di mq di verde pubblico che si lascerà in eredità ai prossimi amministratori per poterli portare tutti a compimento.

Accanto a questi principali assi di politica amministrativa se ne aggiungono altri importanti che, grazie a questo Consiglio, prefigurano una città pensata e ridisegnata più vivibile e più vicina ai cittadini, tra i quali:

La rete della mobilità sostenibile. Sostanzialmente la futura linea C della metropolitana, con 4 stazioni nel nostro territorio (Pigneto, Malatesta, Teano, Gardenie), ma anche altri lavori che vanno avanti in collaborazione con FS, come le due nuove stazioni del servizio ferroviario urbano di Basiliano-Spencer, al Collatino, e di Roma Prenestina. Un'altra importante opera di trasporto è quella della nuova stazione Pigneto (sotto il ponticello), realizzata da FS (c'è il progetto esecutivo) da subito, senza attendere i lavori dell'intersezione con la prossima linea C della metro.

I piani sociali di zona. Sono stati destinati tante risorse per l'offerta di servizi, d'assistenza e d'attività socializzanti: più di 10 milioni di euro per i portatori di handicap, quasi 8 milioni di euro per i minori e gli adolescenti e 8 milioni e mezzo circa di euro per gli anziani.

Ma non si può stare tranquilli, perché si registra un impoverimento forte, anche di quei ceti sociali che prima non erano classificabili come tali considerando poi il sistema di welfare attuale inadeguato per intervenire. Si pensi all'emergenza abitativa in alcune zone (Prenestino, Tor Pignattara, Villa Gordiani) in conseguenza del caro affitti e degli sfratti, come pure dalla crisi occupazionale soprattutto giovanile, precipitano in ansie e tensioni anche nelle fasce adulte della popolazione.

Le cose da portare a conclusione da qui alla fine del mandato:

Partire coi lavori per il sistema fognario a Villa Certosa.

Sollecitare ed impegnare l'università ad avviare tutte quelle procedure necessarie per poi dar seguito al processo d'esproprio per l'insediamento di alcune attività didattiche ex Snia Viscosa.

Circoscrivere definitivamente la partita dei mercati rionali in sede impropria, chiudendo in particolare quelli di Canestrello e p.zza Ronchi, dove i 60 operatori saranno risistemati in mercati attrezzati tipo plateatico, con servizi e strutture a norma.

Effettuare la pulizia delle aree sovrastanti i Piani Urbani Parcheggi a cura del Comune visto che i privati condomini, a cui competerebbe tale intervento non intervengono.

Portare a compimento alcuni progetti delle 100 piazze (...Gordiani, via Prenestina angolo via Olevano Romano, via Prenestina angolo ... d'Istria).

Realizzare la tensostruttura sportiva all'exCasilino 23 (dietro la scuola Balzani), i cui lavori inizieranno a breve tempo.

Ristrutturare il teatro Giulio Cesare.

Completare le opere di manutenzione (rifacimento di via dei Gordiani, rifacimento e arredo di via di Torpignattara, via dell'Acqua Bullicante, via Prenestina da largo Preneste a via Romanello da Forlì).

Realizzare l'intersezione viaria a raso tra via della Primavera e via Casilina (compreso l'innesto con via Oberdan Petrini), i cui lavori, dopo l'approvazione del progetto esecutivo già avvenuta nella conferenza dei servizi e l'espletamento della gara d'appalto, partiranno entro la prossima estate; stessa logica d'intervento è per l'incrocio via Alberto da Giussano e via Prenestina.

Migliorare i servizi a sostegno della fruizione del parco Villa De Sanctis (illuminazione pubblica, percorsi interni, piazzale di parcheggi via Checco Durante, impianti di irrigazione automatica, panchine, alberi, ecc...) per complessivi 2 milioni circa di euro, con l'avvio della procedura d'esproprio di un nuovo corridoio d'accesso lato via Canosa di Puglia/Marranella.

Problemi ancora irrisolti:

E' ovvio che, per una città come Roma, tanti sono ancora i problemi da affrontare. Un cruccio, però, rimane in particolare, anche se non dipende solo da questo Municipio poterlo risolvere: quello della pulizia della città e del raccolto dei rifiuti solidi urbani (AMA). Si è fatto, ma non ancora si raggiungono i livelli ottimali di soddisfazione.

Sul problema sicurezza si è cercato di prevenirla illuminando molte strade buie e incentivando il controllo sociale del territorio con la presenza di attività culturali, sociali, sportive, aggregative e di reti di volontariato che possono sconfiggere l'isolamento. Il governo nazionale non ha favorito la sua soluzione, anzi si registra la riduzione della presenza e del controllo delle forze dell'ordine nel territorio.

Alla domanda poi: Cosa farà personalmente quando scadrà il mandato di Presidente?

Puro ha confermato che lascerà questo incarico. Dopo 13 anni un ricambio anche fisiologico è necessario. Per il futuro, Puro è a disposizione per altre esperienze politico-amministrative, se si ritiene ovviamente che la professionalità, le conoscenze e le esperienze che ha messo a frutto nel lavoro di questi anni abbiano ottenuto risultati significativi.

 

 

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