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La terapia di coppia
 

Una coppia non può essere definita come la semplice somma dei degli individui che la compongono, essa è formata da tre elementi, l'Io il Tu e il Noi (Commedie e drammi nel matrimonio - G. Gullotta, 1979): la coppia può essere dunque definita un Sistema.

L'atteggiamento dei coniugi può essere di tipo collaborativo o individualista, teso cioé a tutalare la propria individualità e le proprie abitudini, in ogni caso, comunque, è necessario considerare le reazioni dell'uno in relazione al comportamento dell'altro, e in che modo queste reazioni influenzeranno il successivo comportamento e così via.

Una delle dinamiche coniugali tra le più importanti è la profezia che si autodetermina; questa dinamica, basata su una serie di fraintendimenti, prende il via dalla ricerca, di uno dei due membri della coppia, di un supposto stato d'animo nell'altro, normalmente uno dei due è convinto che l'altro sia arrabbiato. In questo modo verranno messi in atto una serie di comportamenti che alla fine creeranno quello stato d'animo.

Quando la coppia si trova in una situazione piena di fraintendimenti è difficile che possa uscirne da sola. Infatti, soprattutto in una situazione conflittuale, un Sistema tende all'omeostasi, cioè tende a conservare la situazione per quella che è.

L'unico modo per uscire da questa situazione è l'introduzione di un'elemento estranei, disturbatore che mandi in crisi il Sistema in modo da permettere lo stabilirsi di un altro con regole diverse. La presenza di un terzo, infatti costringe ognuno dei due coniugi a confrontarsi con due interlocutori rendendo inefficaci le manovre che i coniugi sono soliti mettere in atto l'uno verso l'altro. Il terapeuta deve però stare attento ad impedire che i due coniugi lo usino come alleato per attaccare l'altro, come potrebbero fare, ad esempio con un figlio.


A cura dello Studio Associato Panacea, Roma

Grazia Calandriello,
Giorgia Clementi,
Fernando Di Rienzo,
Isabella Marcante,
Claudia Palma

 


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