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La psicoterapia razionale-emotivo-comportamentale o "REBT"
 

La psicoterapia razionale-emotivo-comportamentale o REBT è una teoria cognitivo-comportamentale ed una prassi psicoterapeutica elaborata negli anni '50 dallo psicologo clinico americano Albert Ellis.

Il punto centrale di questo modello cognitivo sostiene che ogni risposta data dall'individuo agli eventi che lo circondano è mediata dai propri pensieri, credenze ed immagini. La REBT quindi sottolinea innanzitutto l'importanza degli errori di costruzione della realtà nell'origine e nel mantenimento dei disturbi emotivi e del comportamento.

Secondo il nostro modello cognitivo, le persone possono riuscire a condurre una vita emotivamente più soddisfacente correggendo tali errori di percezione, concettualizzazione e valutazione che ognuno di noi costruisce di se stesso, degli altri e del resto del mondo, imparando a costruire immagini più funzionali e a comportarsi in modo più realistico ed adeguato.

Il funzionamento degli esseri umani è globale ed unitario, l'individuo funziona come un tutto unico. Cognizioni, emozioni e comportamenti rappresentano soltanto aspetti del suo funzionamento globale. Ogni risposta è mediata da un certo tipo di ragionamento, quindi dal pensiero, da immagini e da credenze. La base del cambiamento terapeutico è la modificazione delle credenze, dei pensieri e delle emozioni.

Il disagio psichico rappresenta una disfunzione che coinvolge ogni minimo aspetto del funzionamento dell'organismo, compresi gli aspetti somatici. Noi crediamo che non sarebbero gli eventi in quanto tali a creare e mantenere i problemi psicologici, emotivi e comportamentali, ma bensì il modo in cui questi eventi vengono mediati e influenzati dalle convinzioni, idee e pensieri dell'individuo. L'essere umano tende per natura ed anche per educazione a costruirsi astrazioni e generalizzazioni sulla base delle proprie sensazioni ed ha inoltre tendenze sia biologiche che innate.

Il modello cognitivo dell'ABC

L'uomo è un attivo costruttore di se stesso e della sua realtà. Non è quindi un soggetto determinato unicamente dalla sua storia, dal suo ambiente e dalle sue relazioni sociali ma è anche un sistema che funziona per imparare e per prevedere. Che funziona in una realtà che esiste.

Non a caso infatti l'antico e insufficiente modello S→R (Stimolo→Risposta) è stato trasformato dalla psicologia contemporanea in quello più adeguato S→O→R, in cui O rappresenta l'organismo e le sue variabilità di reazione allo stimolo esterno. L'essere umano quindi non è un semplice reattore agli stimoli della realtà esterna od interna (stati emotivi e fisiologici), ma è un vivacissimo attore che modula spontaneamente e con un notevole margine di libertà la sua attività e le sue reazioni.

 


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