Perseverare diabolicum
(una nuova crociata contro linternet)
Giancarlo Livraghi gian@gandalf.it
10 novembre 2003
Sei mesi fa, pur con molti dubbi, sembrava che qualche spiraglio di buon senso si fosse aperto nella vecchia e ripetitiva vicenda delle persecuzioni contro linternet. Perciò avevo scritto un breve appunto in cui mi chiedevo: Le crociate sono finite?
Purtroppo non è così. Nei mesi seguenti sono continuate diffuse attività persecutorie, spesso a carico di persone innocenti e senza alcuna efficacia nei confronti di veri criminali.. Ma quei fatti avevano scarsa eco nei grandi mezzi di informazione.
Allinizio del novembre 2003 si è scatenata una nuova campagna, sui giornali e in televisione, sullo stesso percorso delle precedenti crociate. Si ripetono con imperdonabile perseveranza le stesse atroci ipocrisie.
Alcuni settori della magistratura e delle forze dellordine hanno capito che la strada ripetutamente percorsa era sbagliata, che la persecuzione di migliaia di innocenti non risolveva il problema, che metodi completamente diversi erano necessari per poter incidere efficacemente sulla grave piaga delle violenze contro i bambini e gli adolescenti.
Ma cè una spinta persecutoria di cui è palese lorigine: viene dal mondo politico. In questo caso, da specifiche iniziative del governo.
Non è facile capire quanta sia lignoranza o quanta la malafede. Ma assistiamo a unossessiva insistenza sulla strada sbagliata. Invece di favorire indagini serie ed efficacemente concentrate sui problemi reali, ci si accanisce con inasprimenti di pena e con un atteggiamento persecutorio non contro i veri colpevoli, ma contro luso della rete.
Non è il caso di ripetere qui ciò che è stato detto e scritto tante volte. È vero che in rete cè disponibilità di materiale sessualmente esplicito. La pornografia non può essere vietata in un sistema di libertà, ma potrebbero esserci efficaci interventi per togliere di mezzo molte di quelle attività, che sono spesso fonte di spamming e di operazioni truffaldine. Su quel fronte cè talvolta qualche vaga chiacchiera, nessuna azione reale.
Più grave, ovviamente, è il problema della cosiddetta pedofilia. Secondo testimonianze attendibili, sembra che ci sia davvero attività online da parte di spacciatori di quellorrido materiale che riproduce violenze contro le persone e in particolare contro i minori.
Il fatto che quei traffici clandestini (che esistevano molti anni prima dellinternet) siano presenti anche in un sistema verificabile e controllabile come la rete è unoccasione favorevole per svolgere indagini che risalgano alle origini e ne stronchino le radici. (Senza bisogno, naturalmente, di ricorrere allassurdo e perverso metodo dei siti civetta in cui organismi dello stato si propongono come spacciatori).
Ma non è questo che vogliono e cercano i crociati. Ancora una volta si tratta di rumorosa propaganda, di ignobili sceneggiate in cui si rischia di colpire molti innocenti senza arrivare alle radici del male.
Dietro a questi atteggiamenti non cè la volontà di difendere i più deboli, ma lintenzione di perseguitare un mezzo di comunicazione e di informazione che è meno facile assoggettare alla monotona ripetitività della cultura dominante.
Le molteplici campagne di demonìzzazione dellinternet non sono riuscite a ridurre la rete a quellumiliante obbedienza che domina largamente i mezzi di informazione tradizionali. Probabilmente non ci riusciranno neppure questa volta. Ma è inevitabile constatare che continuano nei loro tentativi di imbavagliare ogni forma di libera espressione e scambio di idee. E non è una giustificazione, ma unaggravante, che lo facciano con il pretesto ipocrita di proteggere i più deboli.
Post scriptum
15 dicembre 2003È passato più di un mese. Di presunte mirabolanti indagini si è persa ogni traccia. Ovviamente se qualcuno fosse riuscito a individuare qualche criminale e a metterlo in condizione di non nuocere ne sarebbe stata diffusa ampia notizia. Il silenzio è molto eloquente.
Intanto si sono sviluppate, con rinnovata intensità, iniziative politiche e normative che con leterno pretesto di tutelare i minori introducono nuovi elementi di controllo e interferenza con la libertà della rete. Non mi sono mai piacute le dietrologie ma sarebbe ingenuo pensare che si tratti di una coincidenza.
La storia delle crociate contro la rete è lunga. Su questo argomento ci sono parecchi articoli, miei e di altri, che spiegano situazioni e problemi esistenti da parecchi anni. Questo non è un elenco completo ma forse anche così è un po troppo lungo.
Lidoru, la cometa, i marziani e noi maggio 1997
Cassandra ottobre 1997
Pericolo: sequestratori in agguato giugno 1998
Le vittime silenziose luglio 1998
Tre facce della barbarie luglio 1998
Balie, bavaglini e bavagli luglio 1998
Storia della crociata infame settembre 1998
Alice nel paese delle ipocrisie settembre 1998
La crociata, il macigno e il venticello settembre 1998
Dagli alluntore settembre 1998
Linternet, il bambino e lacqua sporca settembre 1998
Quel simpaticone di Zio Luigi settembre 1998
Sequestri di computer: gli abusi continuano luglio 1999
I meschini Torquemada del cattivo giornalismo maggio 2000
La voce di una vittima settembre 2000
Rispuntano gli ipocriti sulla pedofilia settembre 2000
Il coro dei bugiardi alla seconda crociata ottobre 2000
Chi si rivede? il diavolo nella rete ottobre 2000
Dalla parte dellInquisitore ottobre 2000
È guerra aperta contro la libertà della rete ottobre 2000
La voce di unaltra vittima ottobre 2000
Le unghie che si allungano sullinternet marzo 2001
Fiaschi e incompetenza nelle indagini sulla pedofilia giugno 2001
Non è finita la demonizzazione dellinternet marzo 2002
Chi vuole la morte dellinternet libera? maggio 2002
La strage degli innocenti settembre 2002
Caramelle ambigue settembre 2002
E sul tema dello spamming e delle truffe...
Spam, spam spam capitolo 44 di Lumanità dellinternet
Dobbiamo fidarci o no? capitolo 33 di Lumanità dellinternet
I pericoli dello spamming marzo 1997
Un nuovo genere di truffa online novembre 1999
Lepidemia dello spam dicembre 2000
La truffa allafricana luglio 2001
La piaga dello spam agosto 2002
La piaga dello spam (seconda parte) ottobre 2002
Ancora truffe online aprile 2003
Spam e scam invasività e imbrogli giugno 2003