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GIULIA SIMI (Rosa nel Pugno) - Intervento del 28 marzo 2006


1. RAPPRESENTANZA
In che modo è possibile garantire una presenza reale delle donne nelle istituzioni? E'necessario intervenire con misure specifiche e quali?

Sono contraria alle quote rosa. Il problema della rappresentanza femminile c’è, lo vedo anche all’Università, (Cattedra di Matematica all’Università di Siena ndr) dove la ricerca pura è a predominanza maschile mentre la didattica viene spesso affidata alle donne. Per quanto riguarda la presenza femminile nelle istituzioni politiche, credo che le donne devono pretendere maggiore visibilità e rilevanza all’interno dei propri partiti.

2) PARI OPPORTUNITA'
Le politiche di pari opportunità possono interagire proficuamente con la politica tout court e come?
Io sono contraria innanzitutto a relegare certi temi alle sole donne, come la gestione degli organismi e delle politiche di pari opportunità. Le pari opportunità secondo me riguardano tutti: sarei ben contenta di vedere una donna ministra dell’economia e un uomo ministro delle pari opportunità. È comunque sicuramente auspicabile che le politiche di pari opportunità facciano riferimento ad organismi realmente soggetti attivi della politica in senso lato.

3) FAMIGLIE
Quali politiche familiari sono necessarie perchè le donne possano raggiungere una effettiva conciliazione di tempi di vita e di lavoro?
L'idea di famiglia si sta allargando a comprendere nuove soggettività, come riconoscerle e valorizzarle?

Sono naturalmente d’accordo al riconoscimento giuridico di qualsiasi tipo di famiglia. Le politiche di conciliazione a favore delle donne vertono anche sulla possibilità di sveltire e tecnologizzare i tempi e i modi della burocrazia. Sono dell’idea di mettere on line il maggior numero di servizi, dalle pratiche comunali alla richiesta di assistenza familiare, e di favorire l’accesso attraverso postazioni internet pubbliche che agevolino, velocizzando appunto, la burocrazia. Credo che la spesa per raggiungere questo obiettivo sia di entità minima. E sicuramente con maggior ragione d’essere dei “ridicoli” bonus. Poi è ovvio che il tempo guadagnato ha più valore del denaro!

4) ISTRUZIONE/FORMAZIONE
A quale idea di formazione e istruzione si deve lavorare nel nostro paese?

Come già si è ribadito La rosa nel Pugno è a favore della scuola pubblica e contraria a qualsiasi finanziamento statale delle scuole private, che senza prenderci in giro sono per la maggior parte scuole confessionali. In Italia c’è bisogno di riqualificare e valorizzare la classe insegnante, perché la sfida nella competizione mondiale l’Italia, e l’Europa tutta, la possono vincere solo puntando sulla ricerca. Una buona scuola è alla base di una buona università e quindi di una buona ricerca.

5) VIOLENZA
Da un punto di vista legislativo ritiene sia stato fatto abbastanza contro la violenza oppure è ancora necessario intervenire e in che modo? Cosa si può fare a livello di prevenzione?

Per il problema della violenza sulle donne non credo che ci sia da fare in campo legislativo quanto a livello culturale e di educazione. Per gli episodi di violenza che hanno visto protagonisti negativi gli extracomunitari, non credo che sia la loro presenza un problema quanto la loro mancata integrazione, che crea ghetti e discriminazioni, quindi violenza.
Una misura di prevenzione, invece del poliziotto di quartiere sarebbe a mio avviso quello di aumentare la presenza notturna di semplici vigili urbani, perché non credo che le armi siano dei civili e proficui deterrenti.

6) SALUTE RIPRODUTTIVA
Depotenziamento dei consultori e boicottaggio della Ru486. La salute riproduttiva delle donne non sembra sia stata una priorità di questo governo...

Anche per quanto riguarda la salute riproduttiva non sopporto relegare questo tema a specifico femminile, essendo un tema che riguarda in eguale misura uomini e donne. Vorrei che i consultori non fossero pensati solo come luoghi di donne, ma come punti di riferimento importanti di educazione e informazione, soprattutto per gli adolescenti. Sono favorevole all’abbassamento del prezzo dei preservativi e della somministrazione gratuita della pillola del giorno dopo. I consultori dovrebbero forse impegnarsi in una migliore e più forte comunicazione mediatica.
Avendo promosso il referendum sull’abrogazione della legge 40 sulla procreazione assistita, vorrei solo aggiungere che in Italia c’è una cattiva cultura scientifica, essendo mentalmente chiusi all’idea di ricerca come progresso e conoscenza.
Ribadisco che ci batteremo per l’abrogazione totale della legge 40, non sarà facile ma questa è una delle nostre priorità.

8) LAVORO
Donne e lavoro, un binomio da sostenere con quali strumenti...

Il binomio può essere sostenuto anche da un diverso approccio culturale che diversifichi l’organizzazione del lavoro anche con il proprio partner. Il problema spesso è di ordine culturale, cambiando la mentalità possono cambiare realmente le cose. Se da una parte bisogna favorire il congedo parentale per gli uomini, mi piacerebbe anche in caso di divorzio, la possibilità di affido dei figli al padre.