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PARI OPPORTUNITA'


La Commissione Affari Costituzionali a febbraio scorso ha ripreso la discussione relativa allo schema di decreto legislativo n 602 (art. 6, L. 28 novembre 2005, n. 246 e art. 20, co. 5, 15 marzo 1997, n. 59) contenente il Codice per le pari opportunità tra uomo e donna che riordina e snellisce l'ampia normativa esistente sulla tutela della parità di diritti tra uomini e donne in campo economico, sociale e nel settore del lavoro basandosi sul divieto di discriminazione per sesso, razza o religione sancito dalla carta Costituzionale e ribadito in numerose direttive europee.

Un provvedimento necessario, è spiegato nella relazione illustrativa della Camera dei Deputati, volto a sistemare le norme di promozione delle pari opportunità, attraverso un’operazione di combinazione dei testi normativi, di razionalizzazione dell’attuale panorama legislativo, spesso confuso in ragione della sovrapposizione o della duplicazione di cui sono oggetto nozioni e strumenti…”.

Posta la trasversalità del mainstreaming, le tematiche oggetto dell’attuale dibattito delle Consigliere di parità sono le seguenti:

OCCUPAZIONE: Con quali misure le candidate sosterranno l’occupazione femminile nell’ambito della legge Biagi? E con quali azioni intendono sopperire alla problematica del differenziale salariale?
COSTRUZIONE DI RETI:
- ALLEANZA TRASVERSALE FRA LE PARLAMENTARI: E’ il caso forse di trovare una sede comune, un territorio comune (come ad esempio una “Commissione Pari Opportunità”) in cui il tema delle pari opportunità diventi centrale e dalla quale possano poi partire proposte di legge?
- ALLEANZA CON GLI ORGANI PREPOSTI: Esistendo ormai tanti organismi che lavorano nell’ambito delle pari opportunità, quali le Consigliere, il Ministero o le Commissioni regionali, non risulta necessario un coordinamento che renda anche più efficace l’azione?
- ALLEANZA CON GLI ALTRI PAESI EUROPEI: La realtà dell’Unione non importa fisiologicamente l’esigenza di adottare azioni comuni?
- GIOVANI DONNE: Dato l’attuale livello di sanzioni comminate alle violenze sessuali (in continuo aumento come riportato dai dati ufficiali) che consente alla Corte di Cassazione di formulare sentenze quali quella adottata dalla sezione III penale, 17 febbraio 2006, n. 6329, non è forse il caso di snellire i procedimenti, adottare misure efficaci con strumenti specifici che rendano più sicura la città per le giovani donne? Data la poca sensibilizzazione alle problematiche concernenti le pari opportunità non vi sembra opportuno inserire nei programmi scolastici e universitari piani di studio che favoriscano l’informazione?
- FONDI EUROPEI: Non dovrebbe cercarsi una procedura per accedere a tali fondi altrimenti inutilizzati?
- STATISTICHE DI GENERE: Non dovrebbero essere pienamente disponibili per ogni campo statistiche di genere che consentano l’analisi del fenomeno e uno studio pluralistico?
- BILANCIO DI GENERE. Pensate di sostenere il ddl sul bilancio di genere proposto da Laura Cima? O di proporne modifiche nei “punti deboli”?
- QUOTE ROSA: Riporterete in Parlamento la proposta insabbiata, restituendo anche dignità alla quota e alla motivazione del calcolo?
- STRUMENTI DI CONCILIAZIONE VITA-LAVORO: Pensate di incrementare il sistema di garanzie finora raggiunto attraverso il codice-donna? Oppure ritenete che sia sufficiente o addirittura da ridurre?