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LAURA CIMA (Verdi) - Intervento del 3 aprile 2006


1. RAPPRESENTANZA
In che modo è possibile garantire una presenza reale delle donne nelle istituzioni? E'necessario intervenire con misure specifiche e quali?

Bisogna restituire alle donne un ruolo importante nelle direzioni dei partiti, perché con la legge elettorale (senza preferenze) come quella vigente, sono i partiti che nominano e scelgono la posizione dei candidati nelle liste. Occorre una legge per rispettare l’articolo 51 della costituzione, che imponga il 50% di rappresentanza femminile, come previsto dallo statuto dei verdi. Questo è il problema di forma, c’è poi quello di sostanza: la politica deve discutere tenendo conto del punto di vista delle donne, la campagna elettorale è noiosa, le donne non si vedono in tv, lo scontro annoia mortalmente. I problemi reali non sono affrontati proprio perché mancano le donne che hanno più capacità di farlo.

2) PARI OPPORTUNITA'
Le politiche di pari opportunità possono interagire proficuamente con la politica tout court e come?
Sì, continuamente. Le politiche di pari opportunità permettono a tutti di raggiungere gli obiettivi che si prefiggono nella vita. La politica deve garantire alle donne, alle migranti e alle ragazze con handicap, le stesse possibilità. Bisogna attivarsi perchè tutte e tutti possano partire dallo stesso livello. Questo principio di solidarietà deve essere alla base di tutti i partiti.

3) FAMIGLIE
Quali politiche familiari sono necessarie perchè le donne possano raggiungere una effettiva conciliazione di tempi di vita e di lavoro?
L'idea di famiglia si sta allargando a comprendere nuove soggettività, come riconoscerle e valorizzarle?

Per parlare della possibilità di vivere come genitori e figli, occorre partire da un dato: le famiglie sono diverse e non esiste un tipo di famiglia unica. Molte famiglie sono composte solo da coniugi, altre invece, costituiscono un nucleo allargato, ma spesso i nonni lavorano ancora e non possono prendersi cura dei nipoti.Scegliere di investire in servizi è una soluzione, la politica di Berlusconi, invece, è stata orientata a tagliarli. Favorire la legge 53 deve essere una priorità, in modo che i padri possano prendersi cura dei bambini per distribuire equamente le responsabilità in famiglia.


4) ISTRUZIONE/FORMAZIONE
A quale idea di formazione e istruzione si deve lavorare nel nostro paese?

Io sono favorevole ad una scuola pubblica che garantisca un’istruzione di base uguale per tutti con le stesse opportunità. Bisogna partire dai nidi dove i bambini iniziano a vivere in comunità. Tutti i gradi di scuola devono prevedere corsi di recupero rivolti a tutti quelli che hanno difficoltà. Inoltre,bisogna favorire la ricerca che crea lavoro; la legge Moratti ,invece, ha creato e favorito solo precarietà.

5) VIOLENZA
Da un punto di vista legislativo ritiene sia stato fatto abbastanza contro la violenza oppure è ancora necessario intervenire e in che modo? Cosa si può fare a livello di prevenzione?

La legge esistente è buona, in realtà bisogna informare e fare prevenzione. La violenza sessuale e psicologica si registra soprattutto nei nuclei familiari e bisogna intervenire per contrastare questo fenomeno. Sul problema della migrazione, abbiamo fatto la legge per impedire le mutilazioni ma ci risulta che ci sono ancora medici che la praticano.


6) SALUTE RIPRODUTTIVA
Depotenziamento dei consultori e boicottaggio della Ru486. La salute riproduttiva delle donne non sembra sia stata una priorità di questo governo...

C’è stato un continuo accanimento da parte del ministro Storace contro l’uso della pillola e contro le regioni che la sperimentavano. I consultori, infatti, sono stati da tempo depotenziati e chi ci lavora si sente dequalificato. I consultori dovrebbero essere un luogo di informazione per prevenire le gravidanze non volute. L’unica battaglia condotta da questo governo è stata quella di volere una commissione sull’aborto che ha, difatti, riconfermato la bontà della legge.

7) MIGRANTI
Il numero delle migranti cresce ogni anno, una popolazione femminile a volte altamente specializzata che non riesce a diventare una risorsa per il nostro paese ma, al contrario, vede lesi i diritti fondamentali, compreso quallo riproduttivo (l'aborto, da ultimi dati istat, è soprattutto delle migranti)

C’è stato un continuo accanimento da parte del ministro Storace contro l’uso della pillola e contro le regioni che la sperimentavano. I consultori, infatti, sono stati da tempo depotenziati e chi ci lavora si sente dequalificato. I consultori dovrebbero essere un luogo di informazione per prevenire le gravidanze non volute. L’unica battaglia condotta da questo governo è stata quella di volere una commissione sull’aborto che ha, difatti, riconfermato la bontà della legge.

8) LAVORO
Donne e lavoro, un binomio da sostenere con quali strumenti...

In primo luogo favorendo la conciliazione con gli impegni familiari,in secondo favorendo la disponibilità delle aziende alla flessibilità che deve tenere conto anche delle esigenze delle donne madri. Bisogna puntare sulle capacità delle giovani infatti le ragazze sono più brave e si laureano prima; eliminare gli sbarramenti, come in politica anche sul lavoro, perchè gli uomini promuovono gli uomini e anche le donne bravissime non diventano dirigenti. A Torino le presidenti di alcune associazioni di commercianti e di piccole imprese sono donne, con loro le istituzioni hanno avviato un dialogo per capire come questa una novità possa favorire l’inserimento lavorativo delle donne.

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