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Cosa stabilisce la direttiva europa. La nuova direttiva introduce il principio della tutela del diritto d'autore su internet e nella tv digitale. La normativa vieta la riproduzione non autorizzata di opere protette da copyright, adatta e armonizza la legislazione europea introducendo inoltre le principali disposizioni previste dai trattati internazionali in materia (Wipo - World Intellectual Property Organization).
Un'eccezione: la copia privata. Uno degli snodi fondamentali è stato quello della puntuale definizione del concetto di "copia privata". Uno degli aspetti più problematici della direttiva era, infatti, coniugare la necessità di tutela del diritto con la possibilità per un qualsiasi soggetto di duplicare per suo uso personale un bene protetto da copyright. Dopo una mediazione assai lunga e difficoltosa, è stata definita la copia privata come un'eccezione limitata all'uso personale, senza alcun fine né direttamente né indirettamente commerciale.
La tutela dei sistemi di protezione.Un altro spunto interessante riguarda il riconoscimento della tutela delle misure tecniche di protezione delle opere, che ha portato a considerare illegale qualsiasi strumento di infrazione. In questo modo vengono protetti anche gli strumenti tecnologici che servono ad impedire l'illecita duplicazione dell'opera.
Gli interessi in conflitto. Per quanto riguarda gli interessi contrapposti molto schematicamente possiamo dire che i titolari dei diritti (produttori discografici, di film, software e molte categorie di artisti) sono scesi in campo per limitare al massimo le possibilità di riproduzione non autorizzata; mentre, sull'altro fronte, i produttori di apparecchi elettronici, le aziende di telecomunicazioni e i provider dei siti Internet si sono battuti per allargare le maglie il più possibile.
Le case discografiche e la rivoluzione della Rete. La rete offre notevoli opportunità per la veicolazione delle opere musicali. Per questo motivo le case discografiche stanno seguendo con grande interesse l'evoluzione della rete.
La distribuzione on demand. Cambieranno innanzi tutto le modalità con cui le opere verranno distribuite. Avremo dunque dei siti in cui potremo scegliere il tipo di musica che vogliamo ascoltare. Vi saranno dei siti "generalisti" (ad esempio il sito di una grande casa discografica che mette in rete tutta la sua produzione) ed altri invece specializzati in particolari produzioni musicali (jazz, country, ecc.).
La distribuzione sarà "on demand" lasciando quindi al singolo utente la possibilità di acquistare uno o più brani di un cantante senza dover comprare l'intero album. E' ipotizzabile pensare a forme di abbonamento il cui prezzo varierà a seconda delle scelte dell'utente.
Vi sarà sempre di più una integrazione tra i siti dedicati alla musica e i canali radio già presenti in rete. Tali canali saranno utilizzati dalle case discografiche e dagli artisti per promuovere la propria produzione e dall'utente per scegliere la musica da acquistare per crearsi, perché no, la propria colonna sonora che lo accompagnerà per tutta la giornata.
Ascoltare musica dalla rete al telefonino. Un altro aspetto da non trascurare è che se attualmente siamo ancora legati al concetto dello "scaricamento" dalla rete di file, anche quelli musicali, in futuro non sarà più così. Potremo ascoltare musica on line, direttamente in rete, su diversi supporti tecnologici: stereo, televisione, lettori Mp3, telefonino.
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