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La decorazione architettonica romana




Guida alla schedatura: la voce Oggetto
Vocabolario: Appendice per gli elementi di scultura


Statua - Rilievo - Sarcofago - Urna

Oggetto

Stato di conservazione

Misure

Materiale

Descrizione

Datazione e confronti

Si presenta una nomenclatura solo come indicazione di massima, per gli elementi di scultura (statue, rilievi, sarcofagi e urne).
Da ricordare che si tratta solo della denominazione dell'oggetto, mentre il soggetto raffigurato viene indicato in una voce separata. Per intendersi, l'Augusto di Prima Porta, sarà indicato in questa voce come "Statua maschile stante loricata", mentre la sua identificazione con Augusto e la sua denominazione tradizionale dovranno essere indicati nella voce "Soggetto".



Statua


  1. A differenza di quanto accade per gli elementi architettonici o decorativi, il primo elemento di cui tener conto nella nomenclatura riguarda le dimensioni dell'oggetto, secondo l'uso consolidato nella storia degli studi.
    Si parla pertanto in primo luogo di "Statua" o di "Statuetta" o ancora di "Statua colossale".
    Si distingue inoltre se si tratta di una figura isolata o facente parte di un gruppo: in questo secondo caso si parla piuttosto di "Gruppo statuario" o di "Statua equestre" (sempre con l'uso del diminutivo o dell'attributo "colossale" per segnalare le dimensioni).
    Ancora, l'oggetto viene denominato "Busto", o "Testa ritratto" nel caso che si tratti di un elemento, intagliato separatamente (e non di un frammento di una statua a figura intera).

  2. La seconda caratteristica che entra nella denominazione riguarda la categoria a cui la figura appartiene: "maschile", "femminile", "infantile", "animale".

  3. Segue poi la posizione della figura: "stante", "seduta", "inginocchiata", "distesa".

  4. Ancora si indica il tipo di veste eventualmente indossato: "nuda", "panneggiata", "togata", "loricata".

  5. Infine, nel caso che questa sia conosciuta, si indica la loro eventuale funzione come scultura "frontonale", "acroteriale", "di fontana".


A queste denominazioni si aggiungono:

  • Erma" (eventualmente "bifronte"),
    ossia una testa o busto sovrapposti ad un pilastrino.

  • "Cariatide", o Telamone",
    ovvero figure che svolgono funzioni di sostegno, realmente o solo visivamente, in sostituzione di colonne, pilastri o lesene.

  • "Maschera" (eventualmente "comica" o "tragica"),
    vale a dire la raffigurazione, per lo più come elemento decorativo, intagliato a parte, di una maschera teatrale.




Rilievo


  1. Il primo elemento di cui tener conto nella nomenclatura riguarda il tipo di raffigurazione presente e si indica pertanto se il rilievo sia "funerario", "storico", "mitologico", "di genere", "con decorazione vegetale", ecc.

  2. In secondo luogo si indica genericamente la forma della lastra su cui le figure sono intagliate: "quadrangolare", "tondo", "a fregio", ecc.
    Oppure si indica, se questa è riconoscibile, insieme alla forma anche la sua "funzione" con i termini "metopale" nota 1, o "frontonale".

  3. Infine si indica l'eventuale presenza di un'incorniciatura: "con incorniciatura"




Sarcofago


  1. In primo luogo si indica la forma generale della cassa: "a cassa", oppure "a lenos".

  2. La seconda indicazione riguarda lo schema decorativo generale: "a fregio", "a colonne", "a doppio registro", "a ghirlande", "strigilato", "liscio", ecc.


A parte viene trattato il "Coperchio di sarcofago" (sempre intagliato in un blocco separato).

  1. Se ne indica in primo luogo la forma generale: "a lastra", "a tetto", "a kline", "a botte", ecc.

  2. Quindi si indica, nei casi in cui questa compare, "con alzata".

  3. Infine si specifica l'eventuale schema decorativo.




Urna


  1. Si indica la forma dell'oggetto: "quadrangolare", "cilindrica", "a vaso", "ad ara", ecc.

  2. In secondo luogo si indica il tipo di decorazione o lo schema decorativo presente: "liscia", "strigilata", "a ghirlande", "figurata", ecc.


A parte viene trattato il "Coperchio di urna" (sempre intagliato in un blocco separato), di cui ugualmente viene specificata la forma e lo schema decorativo.



Note

Nota 1
In realtà il "rilievo metopale" dovrebbe essere chiamato "Metopa".

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