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Inchieste

L'intervista
1 - Il diritto digitale

Due monitor
Biografia di Fabio Bistoncini
Dott. Bistoncini, lei ha seguito molto da vicino, per conto dei titolari di diritti italiani ed internazionali, sia l'iter che la nuova legge antipirateria ha affrontato in Italia, sia le varie fasi di discussione della direttiva europea sul diritto d'autore. Qual è la storia della legge antipirateria italiana e quali sono le novità di questa legge?

Diritto d'autore: storia di un percorso travagliato. La legge antipirateria, approvata definitivamente nell'agosto 2000, ha avuto un iter lungo e travagliato. Si pensi che i primi atti parlamentari risalgono alla scorsa legislatura (1994). Nel 1996 il nostro Paese si è trovato di fronte ad una scelta obbligata: avviare la radicale riforma degli strumenti legislativi che tutelano il diritto d'autore.

Il contrasto tra l'Italia e i Trips. Infatti, a fronte di uno dei più alti livelli di pirateria (libri, audio, video e software) del mondo, l'Italia aveva il più basso livello sanzionatorio europeo. Questa situazione non era più tollerabile in quanto in aperto contrasto con i Trade Related Intellectual Property Rights (Trips), i trattati internazionali in materia. Alcuni dei firmatari, primi tra tutti gli Stati Uniti, minacciavano il ricorso all'Organizzazione mondiale del Commercio (Wto) per chiedere pesanti sanzioni economico - commerciali nei confronti di un Paese che non soltanto non tutelava adeguatamente le opere dell'ingegno ma che di fatto ne consentiva il saccheggio indiscriminato, nella quasi totale indifferenza delle Istituzioni preposte. Per questo motivo nel 1996 il Governo predispose un disegno di legge governativo che prevedeva una serie di misure di adeguamento della legislazione italiana. Il testo fu poi integrato con un disegno di legge, e l'iter legislativo è durato quattro anni.

Le innovazioni. Le novità principali della nuova normativa contemplano un incremento delle sanzioni penali (pecuniarie e detentive), soprattutto per colpire l'attività di pirateria e di contraffazione organizzata su vasta scala; la previsione di specifiche sanzioni amministrative che hanno lo scopo di colpire le forme di pirateria che avvengono presso i canali distributivi legali (ad esempio il negoziante che duplica illegalmente i cd musicali per venderli ai propri clienti); poi ci sono delle specifiche norme per colpire la reprografia, e che individuano un limite massimo (del 15 per cento) dell'opera che può essere legalmente fotocopiato. Da ricordare una serie di particolari norme in materia di pirateria televisiva, l'illecita fruizione di programmi delle televisioni a pagamento. Infine, per la prima volta è stato introdotto finalmente il concetto che anche chi acquista il prodotto contraffatto commette una violazione del diritto d'autore e quindi tale comportamento è giuridicamente sanzionabile.

(26 febbraio 2001)


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