I VARI SANTI RUFO

Rufo deriva dal latino Rufus, che vuol dire Rosso, e tale nome veniva dato perciò spessissimo ai nascituri di capigliatura rossastra. Era dunque un nome comunissimo, come il soprannome "barbarossa", e come gli odierni diffusissimi cognomi derivati, quali Rossi, Rosso o Russo (quest’ultimo, derivato dialettale meridionale della stessa parola, non ha nulla a che vedere con gli abitanti della Russia).
Non meravigli perciò se troviamo col nome Rufo un ampio stuolo di santi e di martiri: si chiamava così uno dei due figli di Simone Cireneo (che secondo l'evangelista san Marco fu costretto ad aiutare Gesù a portare la Croce verso il Golgota), e che la tradizione ci dice subì il martirio in Spagna a Cartagena; si chiamò Rufo uno dei martiri di Filadelfia, in Giordania; un martire a Melitene; un vescovo di Avignone; un martire venerato a Capua; un martire di Damasco; il nono santo vescovo di Metz; ed infine il martire di Roma, del quale qui vogliamo occuparci, giunto nel martirologio Romano grazie ad Adone, nato in Francia a Sens il quale,entrato giovinetto nell'abbazia di Ferrières-en-Gatinais, fu poi arcivescovo di Vienna. A lui di devono molti studi agiografici, ed un martirologio composto a Lione antecedentemente all'860, e poi corretto, in seconda edizione, a Vienna.