DAL NOSTRO INVIATO - ROMA - Il Palazzo delle Esposizioni apre oggi i battenti su una ricca retrospettiva sul Movimento Saturnista, nato alla fine del secolo scorso e definitivamente consacrato nei primi anni Dieci, all'alba delle rivoluzioni storiche che tutti conosciamo.
Intervistato nella sua abitazione di Tokyo, il fondatore - oggi novantaquattrenne - ha negato ogni coinvolgimento nell'organizzazione della mostra: "Non ci pensavo nemmeno, ad una cosa del genere. Il Saturnismo doveva darmi solo due cose: dopo il mio quarto matrimonio ho rinunciato alla prima; quanto alla seconda, beh, sono ancora a Tokyo e ormai ho perso le speranze". Scovato a Montecassino, dove vive da quasi otto anni, il "teorico" del gruppo ha rifiutato più volte di rispondere ai giornalisti. "Non ho nulla da dire - ha esclamato ai pochi fortunati capaci di raggiungerlo - Il Saturnismo? Non so cosa sia". È difficile oggi dire se si tratti della sua consueta ostilità a spiegare il senso del Saturnismo (ricordiamo che nessuno del Movimento ha mai voluto, in tanti anni, darne una definizione) oppure se effettivamente il canuto signore si sia indementito. Del resto, i lettori ricorderanno che prima del suo spontaneo ritiro in monastero, volle provare su di sé gli effetti del presunto vaccino per la schizofrenia che sosteneva di aver scoperto, con i risultati di cui parlarono i giornali per settimane. Il terzo dei fondatori è attualmente irreperibile. La casa discografica che ha fondato gode di ottima salute finanziaria, accompagnando a lavori di rumoristi le riedizioni di cataloghi fuori moda. L'ultimo successo della sua etichetta (la Saturnist Monumental Music) è la cover di un brano dei Fear Factory suonato dalla filarmonica di Berlino. Ma di lui nessuna traccia. Una delle sue ultime dichiarazioni prima della scomparsa fu: "Il Saturnismo mi ha portato solo denaro, denaro, denaro. Lo odio", e mangiò un bicchiere.
La mostra comprende alcuni oggetti fondamentali, raccolti da collezioni private di tutto il mondo. C'è la Casa Saturnista del '98, la Sprona (una ricostruzione eseguita sulla base dei bozzetti originali), i Cubi in tutte le loro versioni più importanti (quelle del '98 - forse pero' un falso - del 2005 e del 2010). Davanti al palazzo troneggia l'enorme "Mistero n. 4", altro quindici metri (purtroppo non è stato possibile farne una riproduzione a dimensioni naturali). Una intera sezione è dedicata a foto d'epoca e a filmati originali sulla vita del gruppo nei primi anni del secolo; in una sala apposita verranno proiettati ogni giorno i film più importanti del movimento, fra cui Herogyn 1 e 2 e lo sconcertante Macbeth. Il sindaco di Roma, on. Enstiandro Vastotti, presenzierà alla cerimonia di apertura. "Il Saturnismo ha dato lustro a questa città e la Città lo onora con una grande retrospettiva", ha affermato nella conferenza stampa.
Da "Il Corriere della Sera" del 5 novembre 2067, inserto culturale.
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