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VILLAGGIO SOLIDALE > CONSUMO CRITICO >GRUPPO DI ACQUISTO SOLIDALE
Fonte: Blogosfere - www.greenplanet.net - 13/06/2007

Tutto è cominciato alla fine degli anni '80 con il boicottaggio dei prodotti alimentari e artigianali fabbricati dai colossi multinazionali: Del Monte per l'ananas e le banane, Nestlé per il latte in polvere e la cioccolata, Nike per i palloni da calcio.

Gli aderenti alle campagne di boicottaggio hanno subito parlato di "consumo critico", un nuovo modo di fare acquisti rispettoso dell'ambiente e dei diritti umani. Sotto accusa, lo sfruttamento del lavoro minorile (i palloni Nike cuciti a mano dai bambini nepalesi), le massacranti condizioni dei braccianti Del Monte nelle piantagioni del Kenya, la scorretta informazione condotta dalla Nestlé nell'Africa nera, al fine di disincentivare l'allattamento al seno e optare per il costoso (e meno nutriente) latte in polvere.

Da allora, il consumo critico ha preso piede rapidamente in tutta Italia attraverso il volto dei Gas (Gruppi di acquisto solidale), dal 1999 riuniti in coordinamento (ReteGas), cui di recente hanno aderito anche alcuni meet-up locali del blog di Beppe Grillo.

Il Gruppo di acquisto solidale è una scelta etica fondata sull'importanza delle relazioni umane e della condivisione con gli amici e, perché no, con i vicini di casa. Il meccanismo infatti è semplicissimo: un Gas altro non è che un gruppo di persone o di famiglie che ordinano la spesa insieme, scegliendo il fornitore secondo precisi criteri etico-ambientali. I prodotti devono provenire da colture di agricoltura biologica gestite da imprese agricole o da cooperative rigorosamente locali.

I criteri guida sono precisi: rispetto dell'uomo (no all'acquisto di prodotti provenienti da circuiti multinazionali basati sullo sfruttamento e l'ingiustizia sociale), tutela della salute (scelta di prodotti non inquinati dai pesticidi) e amore per l'ambiente.

Come spiega il documento base della Rete Gas: "Scegliere prodotti locali significa ridurre l'inquinamento, il consumo di energia e il traffico per il trasporto della merce. Inoltre, dovendo viaggiare di meno, gli alimenti arrivano più freschi sulle nostre tavole e richiedono quindi meno conservanti. L'arrivo di grosse quantità di prodotto, smistate e ripartite tra le famiglie in modo casereccio come si faceva un tempo, riduce gli imballaggi (bottiglie, buste di carta o plastica) o comunque impone il riutilizzo di quelli già esistenti".

Il sistema dei Gas consente infine un rapporto diretto tra produttori e consumatori, nonché la conoscenza immediata delle caratteristiche degli alimenti, anche attraverso visite guidate presso l'azienda agricola fornitrice. In questo modo, come spiegano gli "acquirenti solidali", "l'oggetto o il cibo escono dall'anonimato ed acquistano una loro storia".

Ma gli acquisti solidali stanno ormai oltrepassando i confini del settore alimentare. Il Gas italiani - che puntano a trasformarsi da gruppi informali a veri e propri distretti economici alternativi - produzione territoriale: molti gruppi si stanno infatti organizzando per promuovere l'installazione di pannelli fotovoltaici e altri sistemi di utilizzo delle fonti di energia rinnovabili (come la geotermia), riscattandosi così dalla dipendenza dai colossi finanziari che oggi erogano luce e gas.
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