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Andrea Sanchez
- Via Campesina- Argentina
Nel mio paese, riguardo alle condizioni dei contadini, stiamo assistendo
ad una progressiva concentrazione delle terre coltivabili in grandi
appezzamenti, di proprietà di poche famiglie ricche o di gradi
multinazionali straniere.
Lo stesso accade per tutte le risorse economiche del nostro paese:
la terra, l'acqua, i capitali.
La vita della mia comunità è stata scandita per trecento
anni dal ritmo del fiume che attraversa le nostre terre. Siamo
più di trecento famiglie
e abbiamo sempre condiviso le risorse: acqua, raccolto, braccia per
lavorare i campi. Un giorno il governo
ha deciso di costruire una diga sul fiume per migliorare la distribuzione
dell'acqua ai contadini. In realtà, quello che è successo
è stata
l'espropriazione delle nostre terre.
Sono stati
venduti a gente che è arrivata da fuori, che ci ha colonizzato.
Oggi tutto è in mano a 3 grandi
famiglie che gestiscono oltre il 75% dell'acqua. L'unica via di uscita
per sopravvivere è lavorare nei loro campi, come riserva di
manodopera a
basso prezzo. br>
Un altro problema è rappresentato dall'enorme diffusione delle
coltivazioni di soia transgenica. In Argentina il 98% della
soia prodotta è
transgenica e viene coltivata dalle multinazionali nei campi progressivamente
espropriati ai contadini.
Terminata l'espropriazione delle terre irrigate Pampa, oggi è
la volta delle terre secche del deserto.
Molti contadini vanno a cercare lavoro nelle città, dove la
situazione non è certo migliore: spesso il loro destino è
quello della povertà e
della fame.
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