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PROGETTO BHANDARA

L'INSEDIAMENTO TIBETANO DI NORGYELING


I rifugiati tibetani sono più di 121.000 distribuiti tra India, Nepal e Bhutan in 54 insediamenti che variano molto per diverse caratteristiche: geografiche, politiche, climatiche, numeriche, ecc. Sono stati pensati ed istituiti per essere delle comunità omogenee, all'interno delle quali trovare accoglienza per superare i traumi subiti e preservare l'identità culturale, religiosa e linguistica.

L'insediamento di Norgyeling è situato in un'estesa zona pianeggiante al centro dell'India, nello Stato del Maharastra, all'interno del distretto di Bhandara, rare colline movimentano il paesaggio, la vegetazione è simile ad una rada foresta con l'inserimento di ampi spazi di terreno coltivato, le temperature variano tra i 25° ed i 50° gradi.
E' stato istituito nel 1972, inizialmente concepito per recuperare ed ospitare circa 3000 persone, ma vari problemi incontrati e soprattutto l'enorme difficoltà di adattamento ad un clima completamente diverso dagli altipiani del Tibet, ha portato a numerose perdite e trasferimenti.
Dopo un picco di minimo di 800 presenze, ora l'insediamento ospita circa 1200 profughi.
E' costituito da due villaggi, composti da abitazioni ad un piano con tetto a falde e piccolo giardino, distanti fra loro circa 800 metri, mentre le strutture comuni sono distribuite parte nel villaggio maggiore (uffici, ospizio, tempio, mulino) e parte in un'area al centro fra i due (scuole, clinica, centro di medicina tibetana, laboratorio artigiano). E' disposto a fianco di una stretta strada in terra battuta che permette il collegamento ad ovest, verso la piccola cittadina di Bhandara (40 km.) e poi la più grande Nagpur (160 km.), ad est verso la diga di Itiadoh (10 km.).
Dalla stessa diga, un canale corre parallelo alla strada permettendo l'irrigazione dei campi sia per la comunità tibetana, sia per i diversi villaggi indiani della zona.
La strada verso Nagpur, il centro urbano più importante della regione, non è in buone condizioni di manutenzione e dover arrivare in città comporta un faticoso viaggio di circa otto ore in autobus. La rete ferroviaria non serve direttamente la zona e sono sempre necessarie diverse ore su strada per arrivare alla stazione più vicina.

IL PROGETTO
L'insediamento ha oggi una popolazione di circa 1200 persone, l'attività principale è l'agricoltura. Negli anni immediatamente successivi all'istituzione del campo, il Governo Indiano, ha donato circa 400 acri di terra per la coltivazione, ma in seguito non ci sono state altre assegnazioni.
La mancanza di sufficienti aree da coltivare ha generato uno squilibrio tra le necessità alimentari del villaggio e la produzione agricola, incidendo sulla varietà e quantità dell'alimentazione.
I primi a risentire di questa carenza sono stati i bambini e gli anziani, che spesso si ammalano delle patologie conseguenti o legate alla malnutrizione.
Sicuramente per motivi socio-politici diversi, ma le limitrofe comunità indiane vivono situazioni simili e l'intera zona risulta una delle infinite aree depresse presenti in India.
Esiste una piccola struttura sanitaria, costituita da tre stanze, che funge da farmacia ed ambulatorio, costruita nel 1978, priva di personale fisso.
Durante la stagione delle piogge il tetto, privo da sempre di manutenzione, lascia entrare l'acqua che oltre a rendere difficoltosa l'assistenza, danneggia i farmaci e le poche attrezzature presenti; nella stagione secca, è la polvere che, spinta dal vento, conquista ogni spazio ed ogni cosa.
Un medico indiano di una struttura sanitaria distante circa 16 km. arriva più o meno costantemente per visitare i malati e, in caso di necessità il trasporto all'ospedale più vicino, (città di Nagpur) comporta un faticoso viaggio di circa otto ore.
Per quanto punto di riferimento sia della comunità tibetana, sia di alcune comunità indiane, questa struttura è inadeguata a garantire il livello minimo di assistenza continua in campo sanitario e permettere un programma di controllo e sviluppo.

Villaggio Terra ha avviato un progetto di solidarietà a favore della Comunità tibetana di Norgyeling che ha come obiettivo principale la realizzazione di una struttura sanitaria di base che operi con continuità, attraverso personale qualificato, attrezzature e farmaci essenziali, garantendo così alle comunità interessate il diritto alla salute.

Realizzare questo progetto è un impegno importante, che si potrà concretizzare, anche, e soprattutto con l'aiuto di tutti coloro che desiderano condividerlo.
VILLAGGIO TERRA ong onlus - sede operativa: loc. Monte Maria 1, Cellere - Viterbo