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LA MADRE TERRA > NO OGM > INTERVISTA VANDANA SHIVA
La libertà di piantare, allevare, vendere. Il potere delle corporation e la rivoluzione verde dei contadini indiani
Carlotta Mismetti Capua Fonte: www.rassegna.it

6 settembre 2007 - Vandana Shiva è una delle scienziate più famose al mondo. Attivista politica e ambientalista, consulente della Regione Toscana per il progetto San Rossore – l’abbiamo incontrata durante l’estate, nei giorni dell’omonimo meeting – si batte per un’agricoltura biodiversa, contro le multinazionali dei brevetti. Il suo nemico è la Monsanto, che vende semi ogm ai contadini indiani, promettendo loro di diventare milionari. Alla fine dei raccolti invece molti contadini si suicidano, perché non possono più pagare. La Monsanto gira le campagne con dei camioncini, dentro fanno vedere ai contadini un film: come diventeranno milionari se compreranno i semi da loro. Li convincono con degli slogan religiosi, con la protezione di qualche divinità indiana. Vandana Shiva ha vinto molti premi, tra cui il Nobel alternativo per la pace nel 1993. Ma anche dalla Monsanto ha avuto un premio: una targa per il composto fatto dalla cacca di mucca.
“Per loro era un modo di insultarmi – dice –. Per me invece un grande onore. Cosa c’è di meglio e di più pacifico della cacca che nutre la terra?”.

Rassegna Questo, sostiene, è il tempo della guerra al cibo. Una guerra totalizzante, che intacca la terra e la salute degli esseri viventi.

Vandana Shiva Il cibo è diventato politico. È politico il modo in cui vogliono controllarlo, manipolarlo, sfruttarlo. È politica la nostra lotta per difenderlo. L’industria ne ha fatto una gabbia, che nuoce alle piante, agli animali, alla salute degli uomini. Oggi, in questo nostro tempo, la vera libertà è decidere cosa piantare, cosa allevare, cosa mangiare, cosa vendere. Lo sapete che i diserbanti, gli erbicidi, sono nati dagli studi fatti dai militari sugli esplosivi? Sostanze che sono nate per uccidere la gente, e che stanno continuando a uccidere la gente.

Rassegna Questa che state combattendo, dite, è una rivoluzione. La vera rivoluzione verde?.

Vandana Shiva Per cinquant’anni i patriarchi capitalisti hanno contaminato, irrorato, “fertilizzato” la terra. La chiamavano rivoluzione verde, ma di verde non aveva niente. Questa che combattiamo ora, accanto ai contadini indiani, è la vera rivoluzione: l’imperialismo non può essere una rivoluzione. Ora che combattiamo per la biodiversità facciamo la rivoluzione. Io sogno che il diritto ad avere campi senza ogm, il diritto di protezione per le colture o le produzioni alimentari tradizionali, il diritto a condizioni ambientali adatte e non inquinate, il diritto a risorse rinnovabili e compatibili, diventino una realtà per tutto il pianeta.

Rassegna La Monsanto vende semi modificati ai contadini indiani. La sua comunità li aiuta a liberarsi della Monsanto. È una battaglia dal basso: ma la grande politica, invece, in India, come si comporta?

Vandana Shiva L’America ha appena dichiarato guerra all’India col cibo. L’India è tra i primi produttori di grano al mondo. Loro vogliono il controllo del nostro pane. Il presidente Bush ha firmato un accordo con il nostro premier, senza il consenso del parlamento, per venderci il loro grano contaminato. Grano di cui non abbiamo bisogno, e che costa molto di più del nostro. Il prezzo è più alto e i poveri non possono permetterselo. Tra cinque anni dipenderemo completamente dall’America per il pane, e la mia gente non potrà più nutrirsi con il chapati.

Rassegna Avete mai visitato la Monsanto, o avete incontrato i suoi dirigenti?

Vandana Shiva Una volta ho marciato contro i loro cancelli. Ero da amici, in America, e tutti mi parlavano della Monsanto. Decisi di andare a vedere. Ma non riuscimmo a entrare. Mi diedero anche quel premio, ad un certo punto. Li ho incontrati, i loro avvocati, nelle aule del tribunale: ho avuto due cause contro la Monsanto, in India, e le ho vinte tutte e due.
Nell’ultimo decennio, in India, più di 40mila agricoltori si sono suicidati – anche se sarebbe più esatto parlare di omicidio o genocidio. Più del 90 per cento degli agricoltori cho?e si sono uccisi nel Maharashtra e nell’Andhra Pradesh, nella stagione del cotone avevano piantato il Bt Cotton della Monsanto. Usare i semi Monsanto è costato ai coltivatori 50 dollari per acro, il che ammonta a oltre 226 milioni di dollari di perdite. Questo è il motivo per cui i governi dell’Andhra Pradesh e del Gujarat hanno portato la Monsanto in giudizio.

Rassegna Perché i brevetti sono una nuova forma di colonialismo?

Vandana Shiva I brevetti si possono considerare sotto vari aspetti una replica della colonizzazione di cinquecento anni fa. È interessante notare che anche a quel tempo Colombo portava con sé dei documenti che venivano chiamati brevetti e che davano il potere di rivendicare la proprietà dei territori che si scoprivano in qualunque parte del mondo che non fossero già sotto il dominio di governanti cristiani bianchi. Gli odierni brevetti sulla vita sembrano essere documenti dello stesso genere. Sono pezzi di carta emessi dagli uffici brevetti che, in sostanza, dicono alle corporation che se ci sono conoscenze, materiale vivente, organismi vegetali, sementi, medicine ancora sconosciute ai bianchi, queste possono appropriarsene in via esclusiva. Per cui sementi come il Basmati, il riso aromatico indiano che abbiamo coltivato per secoli, proprio nella mia valle, ora sono rivendicate come un’invenzione dalla RiceTec.

Rassegna Se pensa al suo paese qual è la prima cosa che le viene in mente?

Vandana Shiva La biodiversità. Ci sono milioni di piante, come le nostre lingue. Abbiamo, pensi, cinquemila lingue vive, e venticinque scritte. Allo stesso modo è ancora la nostra natura. Anche le persone sono diverse, di religioni diverse, ma tutte pronte ad accettare, accogliere l’altro.
Questo è un patrimonio umano inestimabile.
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