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Il vero sviluppo
è incociliabile con la crescita Un documento di "scienziati
contro la
guerra" denuncia l'insostenibilità del modello capitalistico
Fabio Bovi - Megachip -
www.megachip.info/
Aprile 2007 - Ad arrivare a questa conclusione
pero', non e' un gruppo di NoGlobal, ne' un gruppo di "indigeni"
sperduti in qualche foresta ma un gruppo di scienziati italiani. Partendo
dall'analisi razionale e senza pregiudizi dello
stato di salute del nostro pianeta, applicando il calcolo matematico
per "prevedere" il futuro e un minimo di logica questa
e' l'unica conclusione possibile.
Nel documento redatto dagli scienziati contro la guerra (1) il ragionamento
parte dal fatto che "Il modello di sviluppo capitalistico
richiede una continua crescita della domanda di energia" legata
a doppio filo alla crescita del PIL.
"Essa può solo essere ricavata da un certo numero di fonti,
quali i combustibili fossili, le centrali nucleari, e le fonti rinnovabili"
Senza considerare i combustibili fossili i cui
effetti disastrosi sono universalmente riconosciuti, molta informazione
ci induce a
pensare che la soluzione per conciliare crescita economica-energetica
e "sviluppo sostenibile" si può ritrovare nell'uso
di fonti pulite di energia associate ad un uso più razionale
dell'energia stessa (diminuendone gli attuali sprechi).
Vediamo come e' dimostrabile la falsità' di fondo di questa
previsione.
Energia Nucleare
Tra le fonti energetiche "pulite" viene spesso considerata
anche l'energia Nucleare che attualmente in Europa contribuisce al
15% del
consumo totale del fabbisogno energetico. L'energia nucleare pero'
non e' "rinnovabile", in quanto dipende dall'uranio, ne'
tanto meno
"pulita" se si prendono in considerazione le gravi complicazioni
sanitarie ed ambientali legate allo smaltimento degli scarti delle
centrali.
I fedeli delle nuove tecnologie citano la futura fusione termonucleare
controllata, come la soluzione possibile e definitiva del
problema dell'energia. Anche in questa caso pero' si tratta spesso
di speculazioni che non tengono in considerazione i tempi lunghi
legati a queste ricerche che difficilmente riusciranno a portare dei
risultati prima di 40/50 anni.
Nonostante i risultati delle ricerca, "date le sue presenti oggettive
difficoltà', l'energia nucleare non appare, allo stato dei
fatti,
risolutiva.
Fonti Rinnovabili(idroelettrica, eolica,
solare, geotermica, da biomasse, ecc. ).
La diffusione di queste energie negli ultimi anni e' impressionante.
L'energia eolica e' aumentata, dal 1995 ad oggi, al ritmo
impressionante del 30% annuo. Il fotovoltaico si sta diffondendo sempre
più' velocemente nonostante gli ostacoli per una sua
applicabilità' su larga scala. L'utilizzo di Biomasse (dalla
legna ai biocarburanti) e' sempre più esteso.
Nonostante questa crescita le energie rinnovabili, a causa del loro
costo elevato e della scarsa efficienza, coprono oggi il 6% del
fabbisogno energetico e le previsioni più ottimistiche arrivano
a stimare una copertura del 9% del fabbisogno nel 2010.
Spesso ignoriamo che anche le queste energie hanno degli effetti dannosi;
dal bilancio energetico dell'energia (necessaria per la
costruzione, ad esempio, dei pannelli fotovoltaici), alla distruzione
delle foreste per la diffusione delle colture "energetiche",
all'impatto sul territori, alla minaccia alla biodiversità
nonché alla sottrazione di territorio coltivabile alla produzione
alimentare
di cui le recenti manifestazioni dei Sem Terra brasiliani hanno reso
evidenti (2).
Risparmio Energetico
La risorsa aggiuntiva a cui potremmo fare ricorso e' il risparmio
energetico. In effetti questa e' la voce dalla quale potremmo
ricavare maggiori benefici poiché e' stato stimato che nel
complesso tale risparmio potrebbe raggiungere il 40% del fabbisogno
totale di Energia.
Possiamo allora affermare che l'uso di fonti energetiche
"pulite" accoppiato con la promozione del risparmio può
rendere sostenibile
il nostro modello di sviluppo (come tendono a credere molti ecologisti)?
Purtroppo anche questa e' una pura illusione in quanto dobbiamo sempre
tenere in considerazione la crescita del PIL associata alla
crescita dei consumi energetici.
Da qui al 2033 nell'Unione Europea e' stato stimato un aumento del
PIL del 90% (pari ad una crescita del 2% annuo). La crescita Europea
si preannuncia ridicola rispetto alla crescita delle potenze emergenti
Cina e India in primis.
Questi dati rendono subito evidente come tutti i progressi che possiamo
ottenere dal risparmio energetico e dalla diffusione delle
energie "pulite" vengono totalmente azzerati dall'aumento
esponenziale del consumo energetico mondiale.
"Risulta pertanto poco credibile l'ambizione di adattare il mercato
dell'energia alle esigenze dell'ambiente senza ripercussioni
profonde sul modello di sviluppo" .
"Fintanto che ci si limita al `modesto' obiettivo di Kyoto (riduzione
delle emissioni di anidride carbonica del 5% nei paesi
industrializzati), è possibile che esso rimanga compatibile
con il modello di sviluppo capitalistico. Ma se questa riduzione deve
essere un primo passo verso una drastica diminuzione del consumo di
energia dei paesi sviluppati, al fine di consentire ai paesi meno
sviluppati di crescere anch'essi e alle generazioni future di mantenere
un certo grado di benessere, il modello capitalistico risulta
del tutto incompatibile."
La conclusione e' semplice: non e' possibile rendere "sostenibile"
l'attuale modello capitalistico. O mettiamo in discussione la
supremazia del mercato o la corsa verso un collasso ecologico del
nostro pianeta sara' inevitabile.
" Se ci sta a cuore il futuro del pianeta diventa improcrastinabile
uno sforzo collettivo verso l'elaborazione di un nuovo concetto
dello sviluppo che non sia basato sulla crescita."
Alle attuali classi dirigenti spetta l'ingrato compito di decidere
se e' preferibile sacrificare l'attuale modello di sviluppo o se,
al contrario, sacrificare il futuro del nostro pianeta.
Ai Media va l'invito ad affrontare seriamente la minaccia ecologica
a cui
stiamo andando incontro senza continuare ad illuderci con la favola
dello sviluppo capitalistico eco-sostenibile.
www.obiettivo.info/FabioNews
(1) "Giano. Pace ambiente e problemi globali n. 46, pp. 117-130:
Energia: una crescita insostenibile" di
FRANCO MARENCO (Scienziate e scienziati contro la guerra), EMILIO
MARTINES (Scienziate e scienziati contro la guerra),
MASSIMO ZUCCHETTI (Politecnico di Torino, Scienziate e scienziati
contro la guerra)
http://clima.casaccia.enea.it/staff/marenco/papers/crescita2.html
(2) Durante la visita di Bush in America Latina (MArzo 2007) i Sem
Terra brsialiani hanno duramente contestato gli accordi del
governo per l'aumento della produzione e dell'export di bioconbustibile
di cui il paese sud-americano e' primo produttore mondiale
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