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INFORMAZIONE > BUONE NOVELLE > MULTA A MICROSOFT
Vecchie tattiche, nuove magagne, Microsoft costretta a pagare

di Loris "snail" D'Emilio - Megachip - www.megachip.it

1 settembre 2007 - La corte europea ha bocciato il ricorso: Microsoft deve pagare 497 milioni di euro e proporre sul mercato un sistema operativo primo di Windows Media Player. La società di Redmond prende tempo per decidere sul ricorso, il governo USA mugugna, il mondo del software libero esulta. Ma siamo davvero ad una svolta epocale? Nel 1994 l'allora commissario Monti aveva commissionato una multa alla società di Bill Gates per la vendita del sistema operativo Windows già dotato di lettori multimediali (Windows Media Palyer) creando così uno svantaggio ai diretti concorrenti.

Ieri il Tribunale di primo grado ha confermato che Microsoft aveva abusato della sua posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi per personal computer, avendo rifiutato di rendere disponibili per i concorrenti le informazioni necessarie per assicurare l'interoperabilità degli altri software con il sistema Windows, e per aver incorporato per anni nei computer operanti con Windows il suo Media Player (ostacolando così l'uso di altri sistemi multimedia).

In Europa Microsoft sarà dunque obbligata a mettere in vendita una versione di Windows Vista priva del suo Media Player e dovrà anche rendere trasparenti le informazioni sulla sua interoperabilità con gli altri programmi, per permettere ai concorrenti di scriverne in modo tale da poter dialogare con quelli di Bill Gates. L'intervento della Commissione nasceva proprio da qui: si chiedeva a Microsoft di divulgare ai concorrenti i codici sorgenti per realizzare prodotti compatibili con il sistema operativo, un punto che la casa di Redmond aveva impugnato nel suo ricorso sostenendo che in questo modo gli altri produttori di sistemi operativi avrebbero potuto copiare più facilmente le caratteristiche di Windows. La Corte dell'Unione Europea ha respinto «le richieste di Microsoft, secondo le quali la Commissione voleva in realtà consentire di clonare o riprodurre i propri prodotti».
Dichiara in proposito l'ex commissario UE Monti: «È confermata la multa ma quello che è molto, molto più importante è che la Corte abbia sostenuto la posizione della Commissione per quanto riguarda le modifiche che Microsoft dovrà introdurre nel proprio business model per non essere più in infrazione nelle regole
europee della concorrenza», a cui fa eco il nuovo commissario UE Kroes: «La Corte Ue ha confermato che Microsoft non può impedire un buon funzionamento del mercato. I consumatori hanno diritto a prodotti più innovativi e prezzi più competitivi. Microsoft deve desistere dal mantenere una condotta anticompetitiva».

D'altronde, Microsoft non è nuova a questi tentativi: nell'ottobre del 1998 furono resi pubblici dei documenti confidenziali nominati "Halloween documents" o "Microsoft Confidential": in essi si parlava di quella che veniva percepito come la minaccia più pericolosa al predominio di Microsoft, il software libero e quello open source. Per combatterlo occorreva impedire ai software liberi di girare sulla piattaforma Windows rendendoli incompatibili. Negli Halloween documents si affermava inoltre che le vecchie tattiche Fud (Fear, uncertainty and doubt - paura, incertezza e dubbio) «non possono essere usate per combattere il software open source», non sarebbero sufficienti. E dato che «Linux può vincere finché i servizi e i protocolli di comunicazione sono pubblici», i Documents suggerivano di «rendere proprietari e non documentati i protocolli di comunicazione e le applicazioni» in modo da impedire ai concorrenti di
scrivere programmi che si possano installare e usare senza difficoltà su Windows. Insomma occorre agire sugli standard: è la tattica Eee o «Abbraccia, estendi ed esegui», imperniata sulla possibilità da parte di chi opera in condizioni di predominio (come Microsoft) di estendere un nuovo standard a più funzioni possibili, tagliando fuori i concorrenti che non vi aderiscono.

Di fronte alla sentenza della Corte UE, e a questi precedenti poco edificanti della società di Redmond, sorprende il commento rilasciato dal ministero della Giustizia statunitense: «La sentenza della Corte dell'Unione Europea può danneggiare i consumatori bloccando l'innovazione e scoraggiando la concorrenza», così come le dichiarazioni rilasciate da alcuni esperti americani, avvocati e docenti universitari: «la sentenza non fa altro che cristallizzare l'incredibile differenza tra le concezioni dell'antitrust nell'Unione Europea e negli Stati Uniti» (Carole Handler, avvocato della Foley & Lardner di Los Angeles); «i rivali di Microsoft non erano riusciti a ottenere dai tribunali americani i paletti che volevano, così si sono rivolti all'Unione Europea» (Keith Hylton, docente di Legge a Boston).

Ma non è tutto oro quello che luccica : Alfonso Fuggetta, professore di Ingegneria del Software al Politecnico di Milano sostiene: «Nove anni per un processo di monopolio? Troppi, questo mercato in un decennio si trasforma, far modificare vecchi software rischia di essere una perdita di tempo, e nel frattempo di abusi di posizione dominante ce ne sono tanti altri», e Angelo Raffaele Meo, professore di Informatica al Politecnico di Torino precisa: «Nella sostanza non cambierà nulla. Per garantire il mercato libero sarebbe più efficace assicurarsi che venga implementata il codice dell'amministrazione digitale che già esiste, cioè l'obbligo di adottare software aperto nelle pubbliche amministrazioni».

Chi invece festeggia la vittoria sono i rappresentanti del mondo del free software / open source, come Carlo Piana, legale della Fsfe, per il quale la decisione della Corte Ue «è una pietra miliare per la concorrenza. Mette fine all'idea che offuscare deliberatamente gli standard e intrappolare i clienti costituisca un modello di business accettabile, e obbliga Microsoft a tornare a competere sul terreno della tecnologia software», o Matthew Szulik, chairman e CEO di Red Hat, secondo cui «la decisione presa dal Tribunale di primo grado in Lussemburgo sul caso Microsoft rappresenta una grande notizia per l'innovazione e la libertà di scelta, in Europa e in tutto il mondo».

Luci ed ombre, insomma: da una parte la sensazione che un grosso passo in avanti sia stato fatto, che una “pietra miliare” sia stata posata, che finalmente si sia arrivati ad un punto di svolta da cui poter affrontare nuove sfide con rinnovato vigore; dall'altra perplessità sui tempi della giustizia in un campo come quello dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico dove la rapidità è quasi sempre elemento di successo, dubbi sulla vera efficacia della sentenza in un modo dove brevetti e copyright vengono sempre più estesi in ogni campo dello scibile umano (e non solo), timori che il vero nocciolo del problema, la libertà di condivisione dei saperi, sia ancora una chimera, più che un diritto.

FONTI
Microsoft, stavolta il monopolio non la salva. L'Europa la multa.Ieri la Corte europea ha bocciato il ricorso presentato dal gigante del personal computer. Vendere il sistema operativo Windows, usato dalla maggioranza, già dotato di lettori multimediali ha svantaggio i concorrenti. Gli costerà 479 milioni di euro Alessandro Delfanti - Liberazione, 18 settembre 2007
Microsoft, confermata la condanna per monopolio. E adesso? di Anna Masera - La Stampa, 17 settembre 2007 -
Microsoft, la Ue conferma la multa. "E' una decisione storica" La decisione della Corte di Giustizia Europea accolta con soddisfazione. Barroso: «Conferma di obiettività» La Stampa, 18 settembre 2007 -
Una maximulta per l'azienda di Bil Gates: 497 milioni di euro L'Ue conferma la condanna di Microsoft Il tribunale europeo respinge il ricorso sulla sanzione della Commissione Ue nel 2004 per abuso di posizione dominante Corriere della Sera, 18 settembre 2007 -
Il presidente della Commissione Barroso: «Confermata nostra obiettività» Kroes: «Decisione epocale, ora si adeguino» Ma il commissario Ue alla Concorrenza: «E' una sentenza agrodolce. Basta con i comportamenti anti-competitivi» Corriere della Sera, 18 settembre 2007 -
«Sarkozy? Se fossi un francese sarei orgoglioso di questa Ue» Monti: «L'Europa dimostra di essere un vero potere forte» L'ex commissario alla Concorrenza: «La regolazione dei mercati serve a dare lo scettro al consumatore e non a punire le aziende» Dario Di Vico - Corriere della Sera, 18 settembre 2007 -
Business e solidarietà Bill Gates, il cattivo-buono icona del popolo dei «nerd» Bruttino, occhialuto, apparentemente imbranato. Ricco e filantropo. E' stato il primo vincitore della rivoluzione informatica. Maria Laura Rodotà - Corriere della Sera, 18 settembre 2007 -
L'azienda era stata condannata nel 2004 per violazione delle norme antitrust Al centro dell'accusa la pratica di vendere Windows con il Media Player incorporato Respinto l'appello della Microsoft la Corte Ue conferma la supermulta Il gruppo di Bill Gates sembra rassegnato: "Misure supplementari" per rispettare il verdetto La Repubblica, 17 settembre 2007 -
La Corte Ue respinge il ricorso È giusta la multa sulle spalle di Microsoft inflitta dalla Commissione Europea il 24 marzo 2004 per abuso posizione dominante resta confermata a 497 milioni di euro. Neanche un euro di sconto accordato dal Tribunale di prima istanza di Lussemburgo presieduto da Carlos Westendorp. L'Unità, 17 settembre 2007 -
Le Ong del software libero: «È un gran bel giorno per l'Europa» L'Unità, 17 settembre 2007 -
Microsoft: bocciato il ricorso, confermata la maxi-multa Il Tribunale di prima istanza delle Comunita' europee ha respinto, in modo quasi integrale, il ricorso di Microsoft contro la maxi-multa da 497 mln di euro imposta dalla Commissione europea nel 2004 per abuso di posizione dominante. http://www.rainews24.rai.it/ran24/rainews242007/tema/17092007dallarete_057.asp
Microsoft racconta il dopo-sentenza (PI - News) L'avvenuta conferma della multa ha tenuto banco per tutta la giornata di ieri. Dopo la decisione del Tribunale di prima istanza il big di Redmond ha rilasciato un comunicato ufficiale. Commenti anche da altri nomi del settore. Le reazioni Punto Informatico, 18 settembre 2007 http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2066523
UE: confermata la condanna di Microsoft per concorrenza sleale Microsoft dovrà pagare una maxi multa per aver violato le norme anti- trust europee di Dario D'Elia - Apogeonline.com, 18 settembre 2007 -
Agli USA la sentenza Microsoft non va giù Il titolo perde in borsa, e il governo accusa la UE: "Danneggiano la concorrenza". ZeusNews, 18 settembre 2007 www.zeusnews.it
Condanna Microsoft, le reazioni dal mondo del software libero I primi commenti a caldo sulla conferma della sanzione a Microsoft. Parlano il presidente della Free Software Foundation e quello di Red Hat.ZeusNews, 17 settembre 2007 www.zeusnews.it
Microsoft, respinto il ricorso e confermata la maximulta_Confermata dalla Corte di giustizia UE la sentenza del 2004 e la multa di 497 milioni di euro per abuso di posizione dominante. Le prime reazioni.ZeusNews, 17 settembre 2007 www.zeusnews.it

NOTE
Sentenza UE http://tinyurl.com/yup5zf
VILLAGGIO TERRA ong onlus - sede operativa: loc. Monte Maria 1, Cellere - Viterbo