|
|
India: bocciato
ricorso Novartis, vittoria delle campagne
Fonte: www.unimondo.org
Agosto 2007 - L'Alta corte di Chennai ha emesso una sentenza
storica che preserva la legge indiana sui brevetti e dà
torto alla multinazionale farmaceutica svizzera Novartis, che voleva
far dichiarare illegittima la normativa che consente
alle industrie indiane di produrre copie a basso costo equivalenti
generici e di qualità dei farmaci essenziali e
salva-vita, finanziariamente accessibili per i Paesi in via di sviluppo.
"Questa sentenza è un grosso sollievo per milioni di pazienti
e medici che operano nei Paesi più poveri e che dipendono interamente
in
larga misura da farmaci prodotti in India" - commenta Raffaella
Ravinetto, presidente di Medici Senza Frontiere in Italia.
"La Corte Indiana ribadisce il diritto dei Paesi come l'India
a emanare leggi che facciano proprie tutte le clausole di salvaguardia
previste negli accordi internazionali sul commercio e scongiura il
rischio di una ulteriore restrizione della possibilità di produrre
farmaci generici, indispensabili per far fronte alle esigenze di salute
pubblica delle popolazioni più vulnerabili. Chiediamo a tutte
le multinazionali farmaceutiche e ai Paesi ricchi di rispettare la
legislazione indiana e di smettere di spingere affinché i Paesi
in
via di sviluppo adottino regimi ancora più restrittivi in materia
di brevetti sui farmaci".
La Novartis aveva trascinato in giudizio il Governo Indiano per forzarlo
a modificare la legge indiana sui brevetti in modo da ottenere
una più facile e più ampia protezione della proprietà
intellettuale per i suoi prodotti. Novartis affermava che la legge
indiana che
consente entro certi limiti la produzione di versioni generiche di
alcuni medicinali essenziali - "non rispetta le regole fissate
dall'Organizzazione Mondiale del Commercio". Ma queste lamentele
sono state giudicate prive di fondamento dall'Alta Corte di Chennay.
Fino al 2005 l'India non riconosceva brevetti sui farmaci: a partire
dal 2005 - data entro la quale l'Organizzazione mondiale del
commercio ha richiesto ai Paesi in via di sviluppo di attuare le nuove
norme sui brevetti imposte dall'Organizzazione mondiale del
commercio - l'India ha approvato una legge sui brevetti che prevede
alcune misure di salvaguardia, come quella secondo cui i brevetti
sono concessi solo sui farmaci realmente innovativi. "Questo
significa che le compagnie che vogliono brevettare banali semplici
miglioramenti apportanti a un principio attivo già in commercio,
al fine di estendere ulteriormente il loro monopolio sui farmaci
esistenti, non potranno farlo in India" - commentava MSF.
La Novartis chiedeva che proprio questa clausola di salvaguardia per
i pazienti fosse rimossa dalla legge indiana. Se la Corte avesse
dato ragione alla multinazionale si sarebbe drasticamente ridotta
la possibilità di produzione di farmaci in generici "made
in India"
che sono cruciali per il trattamenti di malattie mortali in moltissimi
paesi in via di sviluppo.
"Medici Senza Frontiere tratta oltre 100mila malati di HIV in
tutto il mondo e ben l'84% dei farmaci antiretrovirali che prescriviamo,
pre-qualificati dall'Organizzazione Mondiale della salute, proviene
dall'India" - spiega la Ravinetto. "Molti Governi di Paesi
in via
di sviluppo e altre agenzie internazionali come l'Unicef e, la Clinton
Foundation ed anche il Pepfar, dipendono dai produttori indiani
di generici per l'approvvigionamento di farmaci contro l'Aids. Dobbiamo
permettere all'India di continuare a essere la Farmacia dei
Paesi Poveri".
Oltre 420mila persone in tutto il mondo hanno firmato una petizione
per chiedere a Novartis di ritirarsi dalla causa intentata contro
il Governo Indiano, consapevoli che se Novartis avesse vinto l'impatto
sarebbe stato devastante per l'accesso alle cure nei Paesi
poveri. Tra i firmatari alcune personalità di rilievo tra cui
il ministro Indiano della salute Anbumani Ramadoss, il Premio Nobel
per
la pace sudafricano Desmond Tutu, gli autori John Le Carré
e Naomi Klein oltre a molti parlamentari e ministri europei e statunitensi
e per l'Italia il sindaco di Roma, Walter Veltroni, il sottosegretario
agli Esteri Patrizia Sentinelli e personaggi del mondo spettacolo
come Beppe Grillo e Dario Fo.
|
|
|