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FINESTRA SULLA VERGOGNA > DIRITTI
UMANI > IN INDIA SI ALIMENTANO SETE E MALATTIE |
Intervista a Vandana Shiva 2006
Traduzione di Martina Perazza per Peace Link -
www.peacelink.it
In una democrazia, bandire prodotti e attività dannose èun'espressione
della libertò e dei diritti dei cittadini. La messa al bando
protegge i cittadini dai rischi per la salute e per l'ambiente.
E' per questo che il fumo è stato vietato nei luoghi pubblici.
E' per questo che le sostanze dannose
per l'ozono sono state proibite dal Protocollo di Montreal. E'
per questo che la Convenzione di Basilea ha bandito il commercio di
rifiuti tossici e pericolosi.
La Coca Cola e la Pepsi sono entrate senza dubbio a far parte del
gruppo dei prodotti tossici e dannosi che è necessario bandire
per proteggere la salute dei cittadini e per proteggere l'ambiente.
Il 22 agosto la campagna "Coca Cola e Pepsi lasciate l'India"
ha intensificato l'attività per bandire Coca Cola e Pepsi con
una giornata di azioni per "bandire Coca Cola e Pepsi".
Il Kerala ha bandito le Coche Cole. Il Karnataka, il Madhya
Pradesh, il Gujarat, il Rajastan hanno vietato le bevande analcoliche
dalle istituzioni educative e dalle mense del governo.
E "zone libere da Coca Cola e Pepsi" si stanno diffondendo
in tutto il Paese.
Rubare l'acqua, creare sete.
Ci sono serie ragioni ambientali e umanitarie per vietare la produzione
di bevande analcoliche in India. Ogni stabilimento di Coca Cola
e Pepsi estrae 1-2 milioni di litri d'acqua al giorno. Se ogni stabilimento
estrae 1-2 milioni di litri d'acqua al giorno e ci sono 90
stabilimenti, l'estrazione giornaliera va dai 90 ai 180 milioni di
litri. Questo potrebbe soddisfare il fabbisogno giornaliero di acqua
potabile di milioni di persone.
Ogni litro di queste bevande distrugge ed inquina 10 litri d'acqua.
E si è scoperto che le acque di
scolo così prodotte contengono alti livelli di cadmio e piombo
(Pollution Control Board, Kerala, Hazard Centre).
Una prolungata esposizione al cadmio puo' potenzialmente avere effetti
quali disfunzioni renali, danni alle ossa, al fegato e al sangue.
Il piombo colpisce il sistema nervoso centrale, i reni, il sangue
e il sistema cardio-vascolare. Le donne di un
piccolo villaggio del
Kerala sono riuscite a far chiudere uno stabilimento della Coca Cola.
"Quando bevete una coca, bevete il sangue della gente",
ha detto
Mylamma, la donna che ha dato inizio al movimento contro la Coca Cola
a Plachimada. Lo stabilimento della Coca Cola di Plachimada nel
marzo 2002 ricevette una commessa per la produzione di 1.224.000 bottiglie
di prodotti Coca Cola al giorno e ricevette dal panchayat
una licenza condizionata per installare una pompa a motore per l'acqua.
Ad ogni modo, la compagnia cominciò ad estrarre illegalmente
milioni di litri di acqua pulita. Secondo la gente del posto, la Coca
Cola estraeva 1,5 milioni di litri d'acqua al giorno. Il livello dell'acqua
cominciò a calare, passando da 150 a 500 piedi sotto la superficie
terrestre. Membri delle tribù e contadini si lamentarono che
i depositi e le scorte d'acqua risentivano negativamente dell'installazione
indiscriminata di pozzi per lo sfruttamento delle falde freatiche,
con gravi conseguenze per le coltivazioni. I pozzi minacciavano anche
le fonti tradizionali di acqua potabile, gli stagni, i serbatoi, i
fiumi e i canali navigabili.
Quando la compagnia non riuscì a soddisfare la richiesta di
informazioni dettagliate da parte del panchayat, fu notificato un
avviso che la invitava a provare il proprio diritto, e la licenza
fu cancellata. La Coca Cola cerco' invano di corrompere
il presidente del panchayat, A. Krishnan, con 300 milioni di rupie.
La Coca Cola non solo rubava l'acqua della comunita' locale, ma inquinava
anche quella che non prendeva. La compagnia depositava materiali di
scarto all'esterno dello stabilimento, materiali che durante la stagione
delle piogge si propagavano nelle risaie, nei canali e nei pozzi,
causando gravi rischi per la salute. In seguito a questo scarico,
260 pozzi creati dalle autorità pubbliche per l'approvvigionamento
di acqua potabile e per l'agricoltura si sono prosciugati. La Coca
Cola inoltre pompava le acque di scarico nei pozzi asciutti all'interno
della proprietà della compagnia. Nel 2003 l'ufficiale medico
del distretto informò la gente di Plachimada che la loro acqua
non era adatta ad essere bevuta. Le donne, che già sapevano
che la loro acqua era tossica, dovevano fare chilometri per procurarsi
l'acqua. La Coca Cola aveva provocato una carenza idrica in una regione
ricca d'acqua scaricando acque di scolo contenenti grandi quantità
di piombo, cromo e cadmio.
Le donne di Plachimada non avevano intenzione di permettere di questa
pirateria idrica. Nel 2002 cominciarono un dharna (sit-in) ai cancelli
della Coca Cola. Per festeggiare il primo anniversario della loro
agitazione mi unii a loro nella Giornata della Terra del 2003. Il
21 settembre 2003 una grossa manifestazione consegnò un ultimatum
alla Coca Cola. E nel gennaio 2004 la Conferenza Mondiale per l'Acqua
portò attivisti globali a Plachimada per sostenere gli attivisti
locali. Un movimento iniziato da donne adhivasi locali aveva messo
in moto un'ondata di energia a loro sostegno a livello nazionale e
globale. Oggi lo stabilimento è chiuso e movimenti sono iniziati
in altri stabilimenti. I giganti della Coca Cola stanno aggravando
la crisi idrica gia' conosciuta dalle popolazioni delle aree rurali.
Ci sono un solo criterio e una sola misura nel problema dell'uso dell'acqua:
il diritto fondamentale di ogni uomo ad acqua pulita, sana e adeguata
non può essere violato. E la Coca Cola e la Pepsi stanno violando
questo diritto. E' per questo che la loro estrazione di milioni di
litri d'acqua dev'essere vietata. Nel caso di Plachimada l'Alta Corte
del Kerala aveva stabilito "che le falde sotterranee appartengono
alla popolazione. Lo Stato e le sue istituzioni dovrebbero fungere
da amministratori di questo grande bene. Lo Stato ha il dovere di
proteggere le falde da un eccessivo sfruttamento e l'inattività
dello Stato a questo proposito equivale ad una violazione del diritto
della gente alla vita, garantito dall'art. 21 della Costituzione dell'India.
Le falde freatiche, sotto la terra dell'imputato, non gli appartengono.
Le falde appartengono al pubblico e il secondo imputato non ha nessun
diritto di reclamare una forte partecipazione e il Governo non ha
il potere per permettere ad un privato di estrarre una tale quantità
di acque sotterranee, che sono una proprietà che gli èstata
affidata. Questo principio dell'acqua come un bene pubblico è
ciò che ha condotto al divieto di estrazione dell'acqua a Plachimada.
E' il principio che il 20 gennaio 2005 ha portato le comunità
locali in 55 stabilimenti di Coca Cola e Pepsi per notificare alle
aziende che stavano rubando una risorsa comune.
Rubare la salute, creare malattia.
La lotta contro la Coca Cola è anche una lotta per la salute.
Residui di pesticidi sono stati trovati nella Coca Cola e nella Pepsi.
Comunque le bevande analcoliche sono pericolose anche senza pesticidi.
Le bevande analcoliche non hanno nessun valore nutrizionale in
confronto alle nostre bevande locali, quali nimbu pani, lassi, panna,
sattu. Con le loro campagne pubblicitarie aggressive i giganti
delle bevande analcoliche sono riusciti a far vergognare i giovani
indiani della nostra cultura gastronomica locale, nonostante i suoi
valori
nutrizionali e la sua sicurezza.
Hanno monopolizzato il mercato della sete, acquistando compagnie locali
come Parle e bevande fredde locali fatte in casa o col lavoro a domicilio.
Ma ciò che vendono Coca Cola e Pepsi èuna brodaglia
colorata tossica, con valori anti-nutritivi. Il Ministro della Salute
indiano ha chiesto alle star del cinema di non sostenere Coca Cola
e Pepsi per via dei rischi rappresentati dallo zucchero contenuto
nelle bevande analcoliche, implicate nelle epidemie di obesità
e diabete tra i bambini.
Marion Nestle ha definito le bevande analcoliche delle "porcherie",
ricche di calorie ma poco nutrienti. Il Centro per la Scienza e l'Ambiente
nell'Interesse Pubblico ha definito le bevande analcoliche "caramelle
liquide". Una lattina da 12 once contiene 1,5 once di zucchero.
I giganti delle bevande analcoliche si stanno orientando sempre di
più sullo Sciroppo di Grano ad Alta Concentrazione di Fruttosio
(High Fructose Corn Syrup, HFCS). Il Ministero della Salute non ha
ancora affrontato la questione dei rischi per la salute dell'HFCS
e dei rischi per la salute dei cibi geneticamente modificati se il
grano utilizzato fosse grano geneticamente modificato. Se il Governo
vuole che i cittadini usino dolcificanti sicuri dovrebbe bandire l'HFCS
ed incoraggiare i produttori di zucchero di canna in India a passare
all'agricoltura organica. Il Governo Centrale sta chiaramente fallendo
nel proteggere la salute dei cittadini indiani.
La composizione nutritiva delle bevande analcoliche per dosi di 12
once in confronto al succo d'arancia o al latte magro. Lo zucchero
contenuto nelle bevande analcoliche non è zucchero naturale,
saccarosio, bensi' HCFS. Gli stabilimenti per la produzione dello
sciroppo di grano hanno cominciato ad essere impiantati in India,
e se non vengono stabilite delle regole rigide la dieta indiana potrebbe
prendere la via di quella statunitense, dove lo sciroppo di grano
ad alta concentrazione di fruttosio provoca resistenza all'insulina.
A differenza del saccarosio, il fruttosio non passa attraverso alcune
fasi critiche intermedie di collasso, ma viene deviato verso il fegato,
dove imita la capacità dell'insulina di far rilasciare al fegato
acidi grassi nel sangue. Degli studi hanno scoperto che le diete a
base di fruttosio contengono il 31% in più di trigliceridi
rispetto alle diete a base di saccarosio. Il fruttosio inoltre riduce
il tasso di ossidazione degli acidi grassi. P.A. Mayes, uno scienziato
dell'università di Londra, è giunto alla conclusione
che l'assunzione prolungata di fruttosio provoca un adattamento dell'enzima
che aumenta la lipogenesi, la formazione del grasso, e la formazione
di VLDL (colesterolo cattivo), che conducono a trigliceridemia (eccesso
di trigliceridi nel sangue), ridotta tolleranza al glucosio, e iperinsulinemia
(eccesso di insulina nel sangue). Gli scienziato dell'Università
della California a Berkley hanno anche confermato che un consumo eccessivo
di fruttosio stava deviando la dieta americana verso cambiamenti metabolici
che inducono all'accumulo di grasso.
L'India non puo' affrontare gli elevati costi sanitari di una dieta
a base di fruttosio, che ha anche altri costi nutrizionali come effetti
collaterali. Quando il grano viene utilizzato per produrre sciroppo
ad alta concentrazione di fruttosio, ai poveri viene negato un elemento
nutritivo basilare. Il 30% del grano viene già utilizzato per
produrre materia grezza per la produzione industriale di cibo per
il bestiame e fruttosio e non viene usato come alimento per l'uomo.
Inoltre, la sostituzione di dolcificanti più sani derivati
dallo zucchero di canna, come il gur e il khandsari, derubano i contadini
di guadagni e mezzi di sostentamento. L'impatto dei prodotti della
cola sulla catena alimentare e sull'economia è pertanto molto
ampio e non finisce con la bottiglia.
Ad ogni modo, quello che c'è nella bottiglia non va bene per
una dieta sana. E' risaputo che il consumo di bevande analcoliche
contribuisce a rovinare i denti, e gli adolescenti che consumano bevande
analcoliche mostrano un rischio di fratture ossee 3-4 volte superiore
rispetto a quelli che non ne bevono. Le bevande analcoliche stanno
diventando la maggiore fonte di caffeina nelle diete dei bambini,
visto che ogni lattina da 33 cl contiene circa 45 mg di caffeina.
E ci sono altri ingredienti nella brodaglia tossica, un composto antigelo
- etilenglicole per ridurre la temperatura di congelamento, acido
fosforico per dargli un pò di mordente.
La gente consuma 4 kg di prodotti chimici a testa all'anno, sulla
base di 20,6 milioni di tonnellate di prodotti chimici sotto forma
di coloranti artificiali, aromi, ecc. (Prashant Bhushan, "Soft
drinks - a toxic brew"). Pertanto non è solo dei pesticidi
che dovremmo preoccuparci, ma delle miscele tossiche da cui i giganti
della cola stanno rendendo dipendenti i nostri figli.
L'altra violazione commessa da Coca Cola e Pepsi è la violazione
del diritto alla salute. L'acido fosforico e il diossido di carbonio
rendono le bevande analcoliche fortemente acide, il che spiega come
mai siano efficaci come detergenti per il bagno. Non approveremmo
mai che i nostri figli bevessero detergente per il bagno, tuttavia
le bevande analcoliche, che hanno le stesse proprietà acide,
vengono vendute liberamente. E' a causa di questi rischi che negli
Stati Uniti le scuole hanno vietato le bevande analcoliche. E' a causa
di questi rischi che 10.000 scuole e college indiani si sono dichiarati
"zone libere da Coca Cola e Pepsi". E' a causa di questi
rischi che il Governo del Kerala ha bandito le Cole. E' a causa di
questi rischi che la mensa del Parlamento Indiano non serve Coca Cola
e Pepsi. Ed è a causa di questi rischi che i rappresentanti
della Pepsi hanno ammesso che le loro bevande non sono sicure per
i bambini. Tuttavia, il Governo dell'Unione sta esitando sotto la
pressione delle aziende e degli Stati Uniti. Il Ministero della Salute
dell'Unione ha messo in discussione uno studio del Centro per la Scienza
e l'Ambiente sui residui di pesticidi in Coca Cola e Pepsi, citando
testualmente uno studio commissionato dalla Coca Cola. Chiaramente
la salute dei cittadini non può essere messa nelle mani di
un Governo che fissa degli standard arbitrari che garantiscono a Coca
Cola e Pepsi la sicurezza per fare profitti enormi, ma che non garantiscono
la sicurezza per la salute dei cittadini.
Il Ministero della Salute ha annunciato che entro gennaio 2007 avrà
degli standard di sicurezza idonei per Coca Cola e Pepsi. Tuttavia
Coca Cola e Pepsi non diventeranno sicure dopo il gennaio 2007. Ci
sono due motivi per cui dipendere solo dalla fissazione di uno standard
non e' affidabile per garantire che i cittadini ricevano prodotti
sicuri e salutari. In primo luogo, le decisioni centralizzate del
Governo possono essere facilmente influenzate dagli interessi aziendali,
come abbiamo visto nella risposta del Governo al dibattito in Parlamento.
C'è una scienza aziendale e c'è una scienza pubblica.
In un'epoca in cui sono le aziende a dettar legge, governerà
la legge societaria. In secondo luogo, per loro natura gli standard
sono riduttivi. Verranno fissati gli standard per i residui di pesticidi
basandosi solo sui livelli permessi per
ingredienti quali acqua e zucchero, senza badare agli effetti dannosi
del prodotto sulla salute della gente e sull'ambiente. Abbiamo bisogno
di una sicurezza alimentare olistica, non di standard per una pseudo
- sicurezza riduttivi e manipolati che proteggono le corporazioni
e non
la gente. Le osservazioni dello stesso Ministro della Salute chiariscono
che "standard di sicurezza riduttivi non rendono sicure Coca
Cola e Pepsi". Mentre dichiarava che i residui di pesticidi erano
"entro i limiti di sicurezza" nelle bottiglie testate a
Myson e Gujarat, affermava anche che le cola sono porcherie e non
erano sicure per la salute. La sicurezza e' piu' di uno standard per
residui di pesticidi. E, come abbiamo visto, differenti laboratori
danno risultati differenti. Vietare o meno Coca
Cola e Pepsi non puo' e non dovrebbe dipendere solamente da se un
particolare laboratorio non trova particolari livelli di residui di
particolari pesticidi oltre i limiti permessi nelle bevande analcoliche.
I problemi dovuti alla creazione da parte di Coca Cola e Pepsi di
una crisi idrica e di una crisi sanitaria sono separatamente ragioni
sufficienti per vietarle. Prese insieme, rendono il divieto imperativo.
Sono crimini contro la natura e le persone. I crimini vengono determinati
dal loro impatto, non dallo "standard" degli strumenti usati
per commettere un crimine. Coca Cola e Pepsi sono impegnate a devastare
le risorse idriche della terra e stanno lentamente avvelenando i nostri
figli. E non c'e' uno standard sicuro per la devastazione. Nessuno
"standard sicuro" per un lento omicidio. E' per questo che
dobbiamo bandirle dalle nostre vite con azioni da liberi e sovrani
cittadini di un'India libera e sovrana. Un discorso di un Ministro
influenzato dai giganti della Cola non li scagiona, come hanno affermato.
Devono essere i liberi cittadini indiani a scagionarli. E le popolazioni
indiane non hanno scagionato la Coca Cola e la Pepsi. Dobbiamo costruire
sull'esempio fornito da Plachimada e dal Kerala per liberare l'India
da Coca Cola e Pepsi per proteggere le nostre falde e la salute delle
generazioni future.
Dobbiamo resistere ad ogni tentativo di togliere a cittadini e stati
i diritti costituzionali di prendere decisioni circa la sicurezza
del nostro cibo, come propone il Food Safety Act 2006.
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