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Linee-guida
per progetti di sviluppo internazionale e per possibili investimenti
in Tibet
a
cura del
Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali
Ufficio Ambiente
Amministrazione Centrale Tibetana
INTRODUZIONE
Il diritto allo sviluppo è un diritto umano inalienabile
che sancisce il diritto di ogni individuo e di tutti i popoli a
partecipare, contribuire e godere dello sviluppo economico, sociale,
culturale e politico, all'interno del quale tutti i diritti umani
e le libertà fondamentali possano essere totalmente realizzati.
Il diritto umano allo sviluppo implica anche la piena realizzazione
del diritto dei popoli all'autodeterminazione, che include l'esercizio
del loro diritto inalienabile alla completa sovranità
su tutte le loro ricchezze e risorse.
Articolo 1, Dichiarazione UN sul Diritto allo Sviluppo (dicembre
1986)
Queste linee-guida sono state compilate dal Governo Tibetano in
Esilio (TGIE) allo scopo di fornire alcune direttive su piani di
sviluppo attuabili in Tibet, tali consentire la capacità
di crescita del popolo tibetano, la sua piena partecipazione al
progresso del paese e al controllo dell'utilizzo delle sue risorse
naturali. Queste linee-guida cercano di incoraggiare quell'impegno
internazionale attivo in grado di migliorare la qualità
di vita del popolo tibetano e di correggere gli squilibri esistenti
nello sviluppo del paese.
Mediante uno sviluppo corretto e degli investimenti responsabili,
la comunità internazionale ha la possibilità
di intervenire positivamente nella vita dei tibetani. Attualmente,
in tutto il Tibet, le risorse per la promozione del commercio, dell'educazione
e dell'assistenza sanitaria sono estremamente limitate.
La situazione socio-economica in Tibet può essere paragonata
a quella di certe aree dell'Africa sub-sahariana.
Nonostante vivano in condizioni economicamente e socialmente depresse,
i tibetani sono riusciti a costruire scuole, monasteri, ad iniziare
dei progetti di sviluppo e a creare proprie attività
legate per lo più alla lavorazione dei tessuti, dei tappeti,
all'artigianato e alla lavorazione dei latticini e dei cereali.
Ma è stato difficile per la maggioranza delle comunità
tibetane ottenere degli aiuti e allargare le proprie attività
perché hanno ricevuto poca o nessuna assistenza dal governo
cinese ed hanno essi stessi un accesso molto limitato al capitale.
Inoltre, le infrastrutture sono molto povere.
Fornendo ai tibetani le risorse necessarie affinché possano
essere parte attiva del loro processo di sviluppo, le organizzazioni
internazionali e i singolo individui possono avere un ruolo importante
nel consentire al popolo tibetano di diventare auto-sufficiente
e allo stesso tempo proteggere il sistema di vita unico del Tibet.
BASE STORICA Fin
dal 1949, nonostante il governo cinese inizialmente abbia fatto
qualche sforzo per migliorare lo standard di vita del popolo tibetano,
la strategia di sviluppo della Cina aveva come scopo principale
la creazione di una superstruttura amministrativa sotto la guida
dell'Armata di Liberazione del Popolo e, più tardi, l'assimilazione
del Tibet nella Repubblica Popolare Cinese.
Tra il 1950 e il 1979 furono create in Tibet alcune strutture economiche,
quali cooperative e comuni. Queste misure non tenevano conto della
cultura e delle tradizioni tibetane: i nomadi furono costretti a
diventare contadini sedentari; i pascoli furono trasformati in terre
coltivabili; il grano invernale sostituì l'orzo indigeno
(la base dell'alimentazione in Tibet); furono inoltre imposte elevatissime
tasse statali allo scopo di raggiungere irrealistici obiettivi di
produzione regionale. Tutte queste misure hanno avuto come risultato
il declino della produttività, il degrado delle praterie
e la carenza di cereali, un fatto sconosciuto nella storia del Tibet.
L'allora Segretario Generale del Partito Comunista Cinese, Hu Yaobang,
riconobbe il peggioramento delle condizioni del popolo tibetano
in occasione del Primo Work Forum sul Tibet del 1980. Fu allora
introdotto lo Household Responsibility System (HRS),
che sancì la fine delle politiche di sviluppo seguite
durante i primi 30 anni. Nel corso dell'anno 1982, si procedette
alla decollettivizzazione e si concesse al Tibet una maggiore libertà
sociale e religiosa. Le condizioni di vita cominciarono a migliorare
quando i sistemi erariali e di tassazioni furono decentralizzati.
Tuttavia, l'impatto positivo dello HRS durò poco perché
venne data più importanza al processo di integrazione
del Tibet con la Cina, piuttosto che all'autosufficienza locale.
Il Tibet forniva energia, minerali e legname alla ricca regione
costiera della Cina. In cambio, dava ospitalità
a esperti cinesi (di fatto coloni) in grado di fornire
la loro competenza tecnica, manageriale e commerciale. Questo
massiccio afflusso di coloni cinesi emarginò ulteriormente
il popolo tibetano, sia economicamente che socialmente.
Nel 1984 il governo cinese avviò 43 progetti di sviluppo,
ai quali seguirono ulteriori 62 progetti nel 1994, con lo scopo
di sviluppare l'economia e la società nel Tibet
centrale. Queste iniziative non furono però intraprese
nel contesto di progetti significativi condotti da tibetani. Ne
beneficiarono invece soprattutto gli abitanti cinesi delle città,
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consentendo alla Cina di rafforzare il suo controllo in
Tibet. Per esempio, i progetti iniziati nel 1984 portarono in Tibet
60.000 cinesi, con la conseguenza che 30.000 tibetani, appartenenti
a 18 unità di lavoro, rimasero disoccupati. Le aree rurali
del Tibet non hanno ancora accesso all'elettricità, all'educazione,
all'assistenza sanitaria e all'acqua potabile.
TRAGUARDI A LUNGO TERMINE PER LO SVILUPPO
DEL TIBET
Il governo tibetano in esilio reputa prioritario consentire al popolo
tibetano il raggiungimento del suo completo potenziale economico
e culturale. Per questo motivo, Sua Santità il Dalai
Lama ha cercato di intavolare dei negoziati con il governo cinese
per siglare un accordo che garantirebbe ai tibetani un'autonomia
genuina all'interno della struttura della Repubblica Popolare Cinese.
Poiché si cerca una soluzione politica per il Tibet,
le agenzie internazionali per l'aiuto e lo sviluppo e gli investitori
stranieri devono contribuire ad innalzare lo standard di vita del
popolo tibetano e ad aiutare i tibetani a raggiungere l'auto-sufficienza
nel rispetto dei seguenti principi di base:
Consentire ai tibetani di soddisfare le esigenze dell'attuale generazione
senza compromettere le possibilità per il futuro.
Trasformare tutto il Tibet in una zona di pace governato da un sistema
democratico.
Porre le basi di un sistema economico nell'ambito di una società
non violente ed equa.
Ripristinare e conservare l'ampia e fragile base delle risorse naturali
e ambientali.
Invertire il processo di marginalizzazione dei tibetani in Tibet
e consentire loro di assumere il controllo dello sviluppo del paese.
Sostenere non solo il benessere economico dei tibetani, ma anche
il loro benessere sociale, culturale, spirituale e ambientale.
DIRETTIVE SULL'AIUTO E GLI INVESTIMENTI
Tutti i progetti di sviluppo dovrebbero essere realizzati solo dopo
aver effettuato un'indagine approfondita dei bisogni del popolo
tibetano, mediante visite e interviste sul posto.
Tutte le iniziative di sviluppo dovrebbero essere precedute da indagini
sull'impatto culturale, sociale e ambientale.
I progetti di sviluppo dovrebbero promuovere l'auto-sufficienza
e la fiducia in se stessi dei tibetani.
I progetti dovrebbero verificare l'affidabilità delle
agenzie di sviluppo nei confronti del popolo tibetano e promuovere
la partecipazione attiva dei tibetani in tutti gli stadi del progetto.
I progetti dovrebbero rispettare la cultura tibetana, le tradizioni
e il vasto patrimonio di conoscenza e sapienza del popolo del Tibet,
con riguardo all'ambiente e alle tecniche di sopravvivenza.
Le agenzie interessate dovrebbero garantire una presenza in loco
durante tutti gli stadi del progetto.
Il tibetano dovrebbe essere usato quale lingua di lavoro. Sarà
importante che il personale addetto al progetto di sviluppo conosca
la lingua tibetana.
AREE PRIORITARIE PER AIUTI ED INVESTIMENTI
Tenuto conto delle vaste necessità del popolo tibetano,
vorremmo sottolineare le seguenti priorità per i programmi
di sviluppo internazionali e di investimenti in Tibet:
Educazione
Fornire maggiori opportunità per l'educazione
primaria, secondaria e terziaria nelle aree rurali, compresa la
costruzione di scuole;
Fornire il materiale d'insegnamento adeguato in tibetano per promuovere
la lingua tibetana parlata e scritta.
Promuovere la creazione di centri d'apprendimento della lingua,
della cultura e della cultura e delle tradizioni tibetane per assicurare
la sopravvivenza dello stile di vita unico del Tibet.
Fornire un'educazione professionale e creare dei centri di specializzazione,
preferibilmente in lingua tibetana.
Fornire un training per insegnanti prima e durante il servizio.
Sviluppare programmi letterari per adulti.
Fornire ai media, inclusa la televisione, la radio e la stampa,
l'opportunità di fare uso della lingua tibetana.
Cultura e tradizione
Restaurare e proteggere i luoghi sacri del Tibet, i monumenti
storici e gli istituti di apprendimento.
Sviluppare le scuole di apprendimento culturale e tradizionale del
Tibet.
Preservare reliquie e manoscritti tibetani.
Promuovere le arti e l'artigianato tibetano, in particolare la pittura
delle Thangka, la scultura in legno, la carpenteria, la musica e
la danza.
Assistenza sanitaria
Istituire dei centri di assistenza sanitaria di base nei
villaggi.
Istruire medici e assistenti sanitari.
Fornire le medicine e le vaccinazioni essenziali nelle aree rurali.
Istruire assistenti sanitari per l'assistenza primaria e il pronto
soccorso.
Assicurare l'acqua potabile sicura e una decente igiene pubblica
nelle aree rurali.
Sviluppare dei programmi comunitari per l'assistenza sanitaria e
delle pubblicazioni per prevenire le malattie, in particolare quelle
contagiose quali la tubercolosi.
Preservare e promuovere la conoscenza medica tibetana.
Ambiente e biodiversità
Istruire i tibetani sulla gestione delle risorse naturali
Proteggere e riabilitare gli ecosistemi vulnerabili.
Prevenire l'inquinamento dell'acqua, dell'aria e della terra.
Attuare dei programmi di rimboschimento e di coltivazione di piante
medicinali
Proteggere le specie rare di animali e di piante
Promuovere l'educazione e la consapevolezza ambientali
Sviluppare il turismo eco-compatibile
Promuovere una ricerca culturalmente ed ecologicamente sensibile
e lo scambio d'informazioni.
Agricoltura
Incoraggiare un'agricoltura appropriata
Assicurare l'alimentazione di base e alleviare la povertà
Assicurare ai tibetani la proprietà; delle terre
Elaborare programmi per la conservazione dell'acqua e l'irrigazione
Promuovere tecniche agro-forestali e per la conservazione del suolo
Promuovere l'uso di tecnologia appropriata
Incoraggiare l'uso di fonti energetiche alternative
Promuovere le imprese locali basate sull'agricoltura.
Nomadismo pastorale
Prevenire il degrado dei pascoli e delle pasture
Proteggere e migliorare i pascoli invernali
Fornire soccorso d'emergenza e aiuti umanitari
Creare una struttura veterinaria per la prevenzione delle malattie
degli animali
Istituire corsi di zoologia sull'allevamento del bestiame
Istituire corsi di formazione sulla gestione delle risorse agricole
Istituire corsi di formazione sulle tecniche moderne della lavorazione
dei latticini e la loro conservazione
Mettere a disposizione energia idrica su scala ridotta per le comunità
rurali
Facilitare la vendita dei prodotti tradizionali
Aumento dell'occupazione
Migliorare, in campo rurale, le capacità professionali,
l'educazione e l'addestramento
Incoraggiare l'auto finanziamento e la creazione di piccole imprese
Sostenere progetti che forniscano un training di management aziendale
e imprenditoriale
Incoraggiare l'istituzione di organizzazioni caritatevoli gestite
da tibetani che possano più efficacemente venire incontro
ai bisogni delle comunità locali
Fornire ai tibetani la possibilità di accedere a fonti
di informazione, corsi di formazione, finanziamenti e di elaborare
progetti
Fornire, alle imprese gestite da tibetani, prestiti e la possibilità
di ottenere crediti
Promuovere l'imprenditorialità dei giovani
Promuovere la cooperazione tra comunità tibetane.
Sviluppo del commercio
Incoraggiare progetti di sviluppo del commercio diretti
e amministrati da tibetani
Stimolare la crescita economica del Tibet
Incoraggiare le iniziative commerciali concedendo crediti e garanzie;
Fornire informazioni su progetti commerciali ed economici in lingua
tibetana
Fornire dettagliate informazioni sui sistemi di privatizzazione
e su come intraprendere iniziative commerciali
Offrire assistenza nell'elaborazione dei piani di finanziamento
Offrire assistenza nella localizzazione di finanziamenti per lo
sviluppo tecnico, ambientale, comunitario e per il lavoro di training
relativo ai progetti in questione.
CONCLUSIONE
Con l'assistenza internazionale per lo sviluppo e l'investimento,
il popolo tibetano ha la possibilità di diventare economicamente
auto-sufficiente e di preservare il proprio peculiare stile di vita.
Sebbene le esigenze dei tibetani siano molteplici, un coinvolgimento
internazionale coordinato potrebbe avere un impatto maggiore sul
loro standard di vita.
Siamo fermamente convinti che il popolo tibetano debba essere l'artefice
del proprio sviluppo. I tibetani dovranno essere consultati in tutti
gli stadi dei progetti e avere dei ruoli chiave nell'ideazione,
nell'adempimento e nella supervisione dei progetti.
Invitiamo le agenzie di sviluppo internazionale a coordinarsi e
cooperare attraverso uno scambio d'informazioni e di risorse. Inoltre,
incoraggiamo coloro che sono interessati ad aiutare i tibetani all'interno
del Tibet a considerare i punti di vista del popolo tibetano, particolarmente
di Sua Santità il Dalai Lama e del governo tibetano in
esilio. Per ovvi motivi, eventuali coinvolgimenti formali del
governo tibetano in esilio potrebbero non essere accettati. E' comunque
possibile che i punti di vista del popolo tibetano e del governo
in esilio vengano presi in dovuta considerazione. Questo assicurerà
ai tibetani di essere i principali beneficiari dello sviluppo e
degli investimenti in Tibet e consentirà loro di avere
l'ultima parola sul proprio sviluppo.
Invitiamo agenzie e individui interessati ad aiutare i tibetani
in Tibet a tenere al corrente il governo tibetano in esilio delle
loro attività, progressi e difficoltà.
AVVERTIMENTO FINALE
Chiediamo a tutte le persone e agenzie che si attiveranno
in Tibet di adoperarsi affinché il loro lavoro in Tibet
non:
sfrutti le risorse naturali con poco o nessun beneficio per il popolo
tibetano;
arrechi danno alla cultura e alle tradizioni tibetane
favorisca l'immigrazione e lo stanziamento di non-tibetani nel paese;
abbia un impatto negativo sul mantenimento dell'ecosistema del Tibet;
comporti il passaggio della proprietà di terre tibetane
e di risorse naturali a: non-tibetani.
attui progetti senza la partecipazione dei tibetani. |
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