Patrocinante in Cassazione
Il calcolo del danno da perdita parentale (danno tanatologico) si basa su un sistema a punti elaborato dal Tribunale di Roma sin dal 2007, e successivamente aggiornato di anno in anno, per cui il corrispettivo economico del danno è determinato mediante l’attribuzione di un punteggio numerico da moltiplicarsi per una somma di denaro che costituisce il valore ideale del singolo punto di danno non patrimoniale.
Il punteggio numerico è determinato in relazione ai seguenti parametri:
- Rapporto di parentela tra vittima e superstite, dovendosi presumere che il danno è tanto maggiore quanto più stretto è il rapporto;
- Età del supersite, dovendosi ritenere tanto maggiore il danno quanto minore è la sua età;
- Età della vittima, dovendosi ritenere tanto minore il danno quanto maggiore è l'età della vittima al momento del fatto;
4. Convivenza tra la vittima ed il superstite, dovendosi presumere che il danno sarà tanto maggiore quanto più costante è stata la frequentazione.
5. Composizione del nucleo familiare, per cui quanto minore è il numero dei congiunti superstiti tanto maggiore è il danno patito.
Il sistema di calcolo tiene inoltre conto di taluni ulteriori parametri al fine di calibrare al meglio il risarcimento in relazione alla situazione concreta. In particolare rilevano la convivenza tra la vittima ed il congiunto superstite, per cui in può derivare la riduzione fino ad 1/3 del punteggio complessivo, nonché il fatto che la vittima fosse l’unico familiare e/o l’unico convivente del sopravvissuto, circostanze che diversamente determinano una maggiorazione del punteggio.
Calcolo risarcimento danno da perdita parentale
Calcolo risarcimento del danno tanatologico
Calcolatore per la liquidazione del danno non patrimoniale per la perdita di un congiunto (cd. “danno tanatologico”) secondo i criteri elaborati per il 2011 dal Tribunale di Roma.