racconti a brunetto
Ecco la prefazione di Gherardo Ugolini al volumetto di racconti dedicato al figlio (anche se la firma è Zio Gherardo) Bruno gestore di questo sito.
Brunetto,
piove e tu non puoi far del giardino con l’amico Antonio un. campo di
battaglia.
Piove da giorni e giorni e la ridente primavera è
nascosta
anche per voi, animatori del giardino che piange!
Per questo, ad ogni momento, vieni da me per dirmi che non si può giocare,
come se fcsse mia la colpa, se non conduco il sereno a brillar sul tuo cielo,
che tu certo vedi come il tetto di un padiglione a portata di mano, piccolo
amico!
Vieni
da me, allora,
e mi domandi
il solito raccontino.
Tu sai che a me piace raccontare ai bambini, e a te piace, soprattutto sentire
sempre il medesimo racconto: quello dei topolini.
Io, invece, dimentico il personaggio che ho davanti, un Brunetto biondo;
alto
mezzo metro, che mi interroga con certi occhi che bevono la luce!
E invece di
raccontarti la storia dei topolini, ti racconto quella dei bambini che pregano, degli usignoli
che
cantano, delle rane che combattono,
e
degli alberi e dei bruchi che passeggiano
sugli
alberi.
Allora non m’ascolti più.
lo solo
mi
ascolto.
E tu mi sgridi, con quella tua vocetta imperiosa
che vuole
appassionatamente e, guai a contraddire!
E quando io
non
so più
raccontare,
allora tu
incominci a raccontare a me, fino a che il giardino termina
di
piangere e il sereno pare l’occhio d’un angelo che si riveli, l’occhio luminoso
della
tua giornata!
E
allora
corri
via
a seguitare la favola della tua vita,
quella vera,
di
cui tu sei l’eroe delizioso
e incantato, fra
gli alberi di
un
giardino
che
per
te è
il mondo come
vorrebbe che
fosse il
suo
mondo, se
potesse, lo
ZIO
GHERARDO