AUGUSTO E UGOLINO JUNIOR

 

 

Augusto e Ugolino sono due dei figli di Ugolino Ugolini. Gli altri sono Gherardo (vedi in questo sito) , Bruno (vedi pure nel sito) , Giulio, David, Max, Elisa.

 

LE BIOGRAFIE DALLA ENCICLOPEDIA BRESCIANA DI ANTONIO FAPPANI

(Edizioni "La Voce del Popolo")

 

UGOLINI Augusto - (Padova, 6 dicembre 1887 - Roma, marzo 1977). Di Ugolino e di Elisabetta Revere. Trasferi­tosi a Brescia con la famiglia nel 1894, vi compì gli studi compresi quelli liceali. Fu, seguendo l'esempio del padre, professore di storia naturale.

Si distinse particolarmente nella seconda guerra mondiale. Con il grado di colonnello fu a capo della regione del lago Tana in Africa Orientale, meritandosi la stima della popolazione e dei suoi ascari il cui ricordo, a distanza di tanti lustri, ancora lo commuove­va. Si segnalò particolarmente nella difesa del caposaldo di Culquabert. Durante l'assedio optò come sostegno per un battaglione di carabinieri al comando-dei maggiore Serrenti che il gen. Nasi, suo diretto superiore, gli affidò. Oltre ad opporre una tenace resistenza, riuscì a compiere una sortita di tale rilievo da venire segnalata il 21 ottobre 1941 dal Bollettino di Guerra del Quartiere Generale con le seguenti parole: «In Africa Orientale tre colonne di truppe nazionali e coloniali agli ordini del colonnello Au­gusto Ugolini, comandante del caposaldo di Culquabert, hanno effettuato nella giornata del 18 una sortita e sono penetrate profondamente nel territorio tenuto dal nemico. Dopo un violento combattimento, durante il quale veniva espugnato e messo a fuoco un caposaldo fortemente presidiato, l'avversario era volto in fuga e lasciava sul terreno oltre duecento uccisi. Le nostre colonne hanno catturato armi, materiale bellico e viveri. Nella vittoriosa azione si sono distinti per resistenza fisica e slancio ag­gressivo il gruppo carabinieri reali, i battaglioni camicie nere 14.o e 240.o ed il 67.o battaglione coloniale». Alla fine ebbero il sopravvento le truppe inglesi al comando di Blackden, ma lo spirito di sacrificio degli italiani,ridotti allo stremo anche come rifornimenti, impressionò gli avversari. Subì una lunga prigionia, ma venne insignito di medaglia d'oro e delle insegne dell'Ordine Militare d'Italia. Continuò la vita militare raggiungendo il grado di generale di corpo d'armata.

UGOLINI Ugolino, junior - (Padova, 25 luglio 1892 - Belluno, 14 aprile 1925). Di Ugolino (v.) e di Elisabetta Revere. Bambino di due anni si trasferisce con la famiglia a Brescia. Diplomatosi geometra, oltre che alla professione si appassionerà allo studio della bota­nica, all'escursionismo e all'alpinismo. Nel 1913 è tra i fondatori e, per anni, segretario dell'U.O.E.1. (Unione Operaia Escursionisti Italiani). Come ebbe a dire il prof. Arturo Gallarotti «Fin da allora egli scrive a favore del movimento escursionistico e le sue relazioni vergate con stile da cui traspare la delicatezza del suo animo e il suo amore alla montagna, rivelano una viva e potente personalità». Oratore efficace, conferenziere apprezzato, scrittore di cose di montagna è infaticabile propagandista dell'escursionismo e dell'alpinismo. Combattente nella I guerra mondiale, riporta ferite una delle quali alla testa che gli procura un' infermità all' orecchio e, rincrudendosi, lo porterà pochi anni dopo alla morte. Finita la guerra parte, in qualità di geometra, per il Cadore, dove, nella valle del Boite, lavora alla costruzione dei paesi distrutti. Ma, assieme, si dedica ad un'intensa opera di ricostruzione morale, ad una vasta opera di educazione, di assistenza a famiglie, giovani e fanciulli. Prima da solo, poi con l'aiuto di volenterosi, fra i quali un buon nerbo di insegnanti, organizza scuole serali e gruppi di escursio­nisti, dimostrandosi in questo campo un vero precursore. Egli dà al movimento tutte le sue risorse finanziarie, e per raccogliere fondi per gite premio ai suoi giovani, tiene un ciclo di conferenze in molte città d'Italia, conferenze che suscitano in chiavi assiste grande impressione. Quando l'opera di ricostruzione è pressoché terminata e deve tra­sferirsi altrove, amministrazioni pubbliche e associazioni lo trattengono. Gli viene offerto l'insegnamento nella Re­gia Scuola Professionale di Pieve di Cadore e la direzione della "Società Piccole Industrie Forestali". Rifacendosi almeno in parte all'esperienza dell'U.O.E.I. «dopo le ore di ufficio, si prestò a raccogliere i ragazzi, disciplinarli, procurar loro costumi e gagliardetti, portarli al cospetto delle altezze, farli sedere su quei banchi di scuola ideali che erano le cime delle Alpi. E si trattava dei ragazzi più poveri, più straccioni, per cui la bellezza della natura era lettera morta, perché quando non si ha abbastanza pane, i lineamenti bellissimi della patria rimangono muti e chiusi». Fonda la sezione U.O.E.I. di Pieve di Cadore ed è vicepresidente della sezione di Treviso e del Comitato Regionale Veneto dell’U.O.E.I. Vari comuni del Cadore gli offrono la cittadinanza onoraria. Dal Cadore si assenta solo nel 1924 per qualche tempo passando a Milano dove sposa, il 21 febbraio 1925, Emenegilda Pellegrini. Tornato a Pieve di Cadore, si riacutizzano i postumi all'orecchio della ferita di guerra. Ricoverato nell'ospedale di Belluno vi muore dopo pochi giorni e viene sepolto a Valle di Cadore. Il 29 dicembre 1926, con il consenso unanime dei soci della soppressa U.O.E.I., veniva dedicata al suo nome la "Società Escur­sionisti Bresciani Ugolino Ugolini". Nel 1979 gli viene intitolata la cima (m. 3284) compresa fra la Cima del Laghetto e il Passo dell'Adamello, all'estrema testata della Val Miller nel Massiccio dell'Adamello.

UN'ASSOCIAZIONE DI ESCURSIONISTI A BRESCIA

Nel 1925 all'età di 33 anni moriva per il riacutizzarsi delle ferite riportate durante la guerra 1915-18 Ugolino Ugolini, apostolo della montagna che dedicò gli ultimi anni della sua breve esistenza ad aiutare le genti del Cadore ridotte in miseria dalla guerra. Quando nel 1926 la sezione di Brescia dell’UNIONE OPERAI ESCURSIONISTI ITALIANI  dovette essere sciolta per sottrarla al controllo del regime, i soci decisero di dedicare la nuova società ad Ugolini, che era stato segretario del U.O.E.I. dal 1913. Nacque così il 29 dicembre del 1926 la Società Escursionisti Bresciani Ugolino Ugolini.


Diffusione della conoscenza della montagna, addestramento all'alpinismo con l'organizzazione per i soci di corsi di roccia, ghiaccio e scialpinismo, gite ed escursioni, conferenze culturali e pratica degli sports invernali sia turistica che agonistica, sono gli scopi evidenziati nello statuto sociale.
Fin dalla fondazione, l'attività è stata organizzata per gruppi che, prima della seconda guerra mondiale, comprendevano anche le categorie Pallacorda (tennis), Grotte (speleologia), Fotografi e Ciclisti. Ma l'asse portante della società sono sempre stati il Gruppo Guide, dal 1946 Circolo Rocciatori Ugolini, ed il Gruppo Sciatori, poi Sci Club Ugolini e dal 1979 Gruppo Sci Alpinistico. Al primo gruppo è affidata l'organizzazione dell'attività "estiva", corsi di roccia, ghiaccio, gite presso rifugi o in tenda. Nel 1942 fu inaugurata la palestra di roccia della Ugolini al Giogo di San Martino di Virle e nel 1944 si svolse il primo "corso teorico pratico di arrampicata su roccia". Vasta ed importante l'attività alpinistica svolta dagli istruttori e dai soci ammessi al gruppo, con numerosissime prime ascensioni, riportate su varie guide, e spedizioni alpinistiche extra-europee.
Al secondo gruppo compete l'organizzazione dell'attività su neve con corsi di sci alpino, fondo e scialpinismo, compresa la certificazione dei risultati raggiunti dagli allievi. Numerose le manifestazioni sciistiche organizzate dal gruppo, tra le quali le più importanti il Rally Sci Alpinistico dell'Adamello, effettuato ininterrottamente dal 1961, e la 12 Ore di sci di fondo, conosciuta come il “Trofeo Mezzalama dei duemila”, in sei edizioni dal 1972 al 1980, manifestazioni che avvalsero nel 1982 il conferimento alla società della Stella d'Argento F.I.S.I. al merito sportivo.


Per l'attività della società sono utilizzate le infrastrutture costituite dalla palestra di Virle Treponti (BS), dai locali della sede in Via Marchetti a Brescia, dal Rifugio Tita Secchi al Lago della Vacca (sottogruppo del Blumone), oltre che dal bivacco Ugolini installato nel 1980 a quota 3340 metri sotto la Cima Ugolini, ed il bivacco Regosa collocato nel 1983 alla Bocchetta della Calotta, entrambi nel gruppo dell’Adamello.
Per dare la percezione dell’importanza della Ugolini nella tradizione bresciana degli sports di montagna, basterà ricordare che il numero degli allievi che ogni anno frequentano i corsi di vario tipo organizzati dalla società ha raggiunto anche la cifra di quattrocento unità.
Oggi la Ugolini, ormai tra le pochissime società alpinistiche rimaste indipendenti, forte dei suoi seicento soci e dei suoi istruttori, continua ad accompagnare in montagna e ad istruire alla pratica alpinistica nuove generazioni di appassionati, che hanno imparato a frequentare la montagna con lo stesso spirito d’indipendenza ma anche con il medesimo rispetto per la natura e la vita umana tramandata dagli uomini che 76 anni fa fondarono la "UGOLINI".   (DAL SITO http://www.ugolini-bs.it/ugolini.php)
 

 

Nelle foto: Giulio Ugolini e Ugolino Ugolini

 

 

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