Radon è un inquinante diffusissimo

La pericolosità del Radon non è una novità: è possibile ritrovare una citazione già nel "De rerum natura" di Tito Lucrezio Caro (I sec. a.c.) e le prime osservazioni "scientifiche" risalgono al 1500 circa. Ma allora perché affrontiamo questo tema solo oggi? Perché una legge che limiti l'esposizione a questo agente di rischio negli ambienti lavorativi e domestici è solo storia recente.
Nell'agosto del 2000 è stato pubblicato il Dlgs. n. 241 del 26 maggio 2000 (Recepimento della Direttiva 96/29/EURATOM) che modifica ed integra il D.lgs. 230/95 in materia di protezione dei lavoratori dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti. Il Radon è un inquinante ubiquitariamente diffuso, la norma definisce gli obblighi dell'esercente sulla base dell'ubicazione degli ambienti e non sul tipo di attività che vi si svolge.

Da diversi anni è confermato che ciascun individuo riceve una maggiore dose di radiazioni dalle sorgenti "naturali" che da quelle "artificiali". Tra le fonti naturali citate, da un punto di vista sanitario, la più rilevante è il radon, in quanto è responsabile del 50% della dose che la popolazione riceve da radiazioni naturali.

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