Quando un'attività presenta specifici rischi
d'incendio (per le sostanze utilizzate, o semplicemente per
questioni legate alle dimensioni) e rientra nell' elenco delle
attività soggette al controllo da parte del Comando dei Vigili del
Fuoco, la legge impone di seguire una serie di procedure per
consentire il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, che
deve essere richiesto prima dell'apertura dell'attività.
Queste procedure richiedono alle Aziende di
predisporre un dettagliato progetto sul tipo di lavorazione che si
vuole effettuare, corredato dalle planimetrie dei locali, da una
relazione sui dispositivi antincendio previsti (estintori e/o idranti,
eccetera), lo schema dell'impianto elettrico adeguato alle norme
CEI, i calcoli relativi alla resistenza al fuoco delle strutture
(REI 60, 90 eccetera) e se necessario dell'indicazione della
reazione al fuoco degli arredamenti. Il Comando dei Vigili del fuoco
una volta ricevuto il progetto può prescrivere, prima della sua
approvazione, eventuali modifiche migliorative per la strategia
antincendio progettata. A conclusione dei lavori, si richiede ai Vigili un
sopralluogo per verificare la rispondenza dell'opera al progetto
approvato, e si ottiene quindi il Certificato di Prevenzione
Incendi entro i normali tempi burocratici.
Nel tempo compreso tra il sopralluogo e il
rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi, l'Azienda può
operare tranquillamente, sempre che le opere eseguite corrispondano
fedelmente al progetto approvato dai Vigili del fuoco. Il
Certificato di Prevenzione Incendi ha una validità variabile
generalmente nell'ordine di anni; solo prima della sua scadenza può
essere rinnovato con procedura semplificata.