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Ostra
sorge su un ubertoso colle che si colloca nella vallata del Misa,non
lungi dal mare Adriatico, in Provincia di Ancona. Le fanno corona le
feracissime campagne su cui spiccano innumerevoli case coloniche
abitate da tenaci e laboriosi agricoltori. Le sue origini storiche sono
antichissine. Si vuole che il primo nucleo urbano fosse scampato alle
stragi ed alle devastazioni operate dai Goti di Alarico all'inizio del
secolo V dell'Era Cristiana. Non pochi cittadini nel corso dei secoli
fecero onore alla terra natale: uomini d'arme come Roberto Paganelli e
Pier Gabuzi; prelati come il Cardinal Francesco Cherubini; l'architetto
Taddeo Taddei, a cui viene attribuito il progetto del famoso Ponte di
Rialto a Venezia; giuristi come Ottavio Menchetti; storici e studiosi
insigni come Agostino Rossi e Andrea Menchetti; musicisti come Anselmo
Anselmi. Tra i monumenti vanno ricordate le mura |
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castellane che risalgono alla metà del IV secolo; il Palazzo Comunale, vero gioiello artistico nell'armonia delle sue linee architettoniche neoclassiche e, in Piazza dei Martiri, la Torre Civica.Tra gli edifici privati merita menzione il Palazzo Pericoli, fatto costruire nel 1723 dai Sanzi, signori locali originari di Urbino.Mentre il tempio che ha la storia più lunga è quello di S.Croce che conserva nella facciata in mattoni arrotati un esempio di rara capacità degli artigiani del luogo, il monumento architettonico più insigne è senza dubbio la Chiesa del SS. Crocifisso, la quale pur avendo subito nel corso del tempo diverse inopportune manomissioni, conserva tuttavia dell'originale costruzione risalente al 1333 il pregevolissimo portale di arte senese e la copertura a capriate. Il bellissimo Crocifisso intagliato in legno da Bartolomeo Silvestri da Verrucchio si venera sin dal 1700. Degna di nota la Chiesa di S.Francesco con resti della primitiva costruzione trecentesca, che custodisce tre pregevoli tele di Ercole Ramazzini (Crocifisso, S.Agata, Madonna del Rosario) e una di autore ignoto del sec. XV (S.Macario), oltre alla statua in legno raffigurante S.Francesco ancora del Silvestri e gli affreschi di Filippo Bellini nella cappella che custodisce il corpo di S.Gaudenzio, patrono della città Grande fama hanno i due Santuari campestri di S.Maria Apparve e della Madonna della Rosa. Quest'ultimo non è solo mistico oggetto della popolare devozione alla taumaturgica immagine della Vergine, ma merita menzione per la bellezza armoniosa dell'ottocentesca facciata, opera dell'architetto Francesco Vespignani, per l'incanto dello svettante campanile e per l'altare di marmo notevole studio di prospettiva dell'architetto Garlatti. In complesso Ostra con le sue vie ben curate e pulite, con l'aspetto civettuolo ed elegante dei suoi negozi, con le nuove costruzioni rallegrate dal verde e dalla policroma atttrattiva dei fiori, si avvia sempre più ad assumere la fisionomia di moderna cittadina, serbando inalterati i preziosi caratteri di laboriosa onestà dei cittadini, che considera ancora la sua più grande ricchezza. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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