Una delle espressioni più genuine ed immediate della venerazione della gente di Ostra (e dell'antica Montalboddo) a S. Gaudenzio è quella di onorare le sue immagini: è questo spirito religioso della comunità credente che ha sospinto ed ispirato il genio e la fede di tanti artisti a delineare la sua figura e il suo apostolato nelle tele degli altari, nelle pareti delle Cappelle, nei frontespizi delle biografie, nei "numeri unici" delle sue commemorazioni, nei manifesti delle sue feste, nelle immaginette (introvabili in archivio)...La pittura, il disegno, le icone agiogafiche.
a) Chiesa di S. Francesco

L'immagine più antica, chi entra, la trova nel primo altare di sinistra (mentre originariamente si trovava nell'ultimo dalla stessa parte): è una grande tela eseguita nel 1572 dal pittore arceviese Ercole Ramazzani (1530-1598), San Gaudenzio vi è rappresentato in abiti pontificali, mentre insieme con S. Francesco di Assisi invita i fedeli all'adorazione del Cristo Crocifisso. Nella cappella votiva, che gli fu dedicata nel 1594, oltre la grande tela sopra l'altare (che presenta S. Gaudenzio, in Rimini, con il volto radioso e rivolto in alto verso la "Mater Dei", mentre subisce il martirio da parte dei sicari degli Ariani, con pietre, mazze, bastoni...), sulle pareti laterali della cappella e sui pannelli del grande arco sono affrescate altre sei scene, tratte dalla vita di S. Gaudenzio.Tutto il ciclo pittorico è attribuito al pittore urbinate Filippo Bellini e alla sua scuola. Le sei scene rappresentano il Santo : giovane riceve il

Battesimo a Roma. Durante il viaggio da Roma a Rimini libera ossessi e guarisce paralitici. Passando per Montemarciano, risana il Centurione romano e battezza i suoi familiari. Atttraversando il fiume Misa, in secca, fa scaturire una sorgente d'acqua e cambia l'acqua in vino per ristorare le genti infiacchite ed esauste. Mentre celebra la prima S.Messa a Rimini, cadono gli idoli pagani. Mentre confuta, al Concilio di Rimini, le teorie eretiche dei Vescovi Ariani.
b) Collegiata di S. Croce
San Gaudenzio è stato raffigurato nella cappella del SS.mo Sacramento (olio su tela, poi applicata al muro, di Giuseppe Cattani e Figli 1914-17). Il Santo, con i sacri paramenti, è in posizione adorante verso il Cristo che mostra i simboli eucaristici.
c) Municipio (Sala Consiliare)
Il Santo è raffigurato in abiti pontificali mentre presenta la città di Montalboddo a S. Maria Apparve. E' opera di Francesco Carsidoni (1659).
d) Chiesetta di S. Antonio
S. Gaudenzio è inserito (un po' defilato dietro S. Teresa) in una tela dedicata alla Beata Vergine (con il Bambino sulle ginocchia e con, a lato, S. Giuseppe) che consegna il Rosario a S. Domenico e S. Caterina.
e) Stampe ed incisioni riportate
"Vita di santo Gaudenzio martire, vescovo da Rimini" (frontespizio) di Gaudenzio Brunacci, opera di...1664.
"Notitie historiche di Montalboddo" (pagina interna) opera di Pietro Todeschi 1694. Immagine sul "Numero unico" pubblicato nel 1961 per il 16° centenario del martirio. Il Santo sembra dire "In manus tuas, Domine..."