Qui natura ed arte si contendono il primato. Le linee snelle ed armoniche della costruzione, il disegno di ogni particolare, dotato sempre di semplicità e di buon gusto, la leggera colorazione del mattone roseo, la precisione della muratura, fanno del tempio una delle più belle costruzioni architettoniche della regione nel secolo scorso. Lo stile neoclassico vi trionfa pur con qualche leggera sfumatura di barocco. La facciata è a due ordini e presenta un piacevole gioco di masse pure e nitide, messe in chiaro rilievo dalle luci e dalle penombre delle colonne di granito del portale maggiore, dal leggero sporgersi delle mezze   colonne   e  dalle   lesene,   dalla
classica trabeazione che delimita i piani, dagli attici che definiscono le navate laterali della nicchia-tempietto che rinserra al centro della faccia una buona copia a tutto rilievo della miracolosa effigie della Madonna della Rosa, infine dal suo finestrone cinquecentesco e dal timpano a semicerchio che chiude il corpo centrale della fronte: tutto questo dà l'effetto di una ridente costruzione che, attraverso la trasparente limpidezza della forma, nasconde il peso della materia per mostrare il monumento della fede. Il campanile, mirabile sintesi di eleganza e di robustezza insieme si innalza maestoso sulla valle e poggia su di un solido basamento, ingentilito peraltro dal cinquecentesco finestrone: sul primo piano di forte aggetto, si sovrappongono altri due ordini arricchiti di paraste e di trabeazioni classicheggianti; al di sopra della cella campanaria su leggero basamento contornato da volute, si slancia la cuspide di ricordo gotico, coronata da una maestosa palla che domina superba, con la sua croce, il tempio sottostante. L'interno del sacro edificio è di un gusto architettonico che va dal tardo rinascimento agli albori del barocco: la pianta è a croce greca con semicupola al centro poggiante su quattro pareste corinzie che reggono la trabeazione e i pennacchi; all'aula grandiosa e dalle linee nobili e solenni, esprimenti un largo senso di sintesi, si aggiungono le due navate laterali con arco a pieno centro, dando così alla limpida euritmia delle forme, un giuoco suggestivo di ombre e di luci; luce che si diffonde ovunque dalle ampie finestre, determinando quell'atmosfera serena propria del Rinascimento. La sobria decorazione eseguita dai fratelli Bedini, dà al pellegrino una larga sensazione di ricchezza e di eleganza. La Cappella della Madonna, rinchiusa come prezioso cofano entro il Santuario, tutta avvolta nella penombra per la fioca luce che piove indirettamente dall'esterno, presenta una atmosfera di cripta basilicale. Alla vecchia e barocca decorazione architettonica che contornava la miracolosa effigie della Vergine, oggi si sostituisce un nuovo altare-custodia su disegno dell'Architetto Garlatti. Il nuovo monumento degnamente arricchisce e corona il Santuario della "Rosa" per la sua forza di concezione e per la esuberante ricchezza di fantasia decorativa. Il suo classico stile, armonica sintesi dei vari motivi architettonici del tempio, danno al pellegrino la pura gioia di vedere assiso il caro simulacro della Vergine su un trono che soddisfa le esigenze della pietà e dell'arte.