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I decreti del 2001. Dall'inizio del 2001, la "mucca pazza" continua a monopolizzare la Gazzetta ufficiale con provvedimenti che si susseguono a ripetizione, a diversi livelli normativi. La regolamentazione ha riguardato, di volta in volta, i controlli sanitari sugli animali, la registrazione dei bovini, il loro abbattimento, l'etichettatura della carne, i sussidi agli allevatori, il controllo sui mangimi, la definizione e le precauzioni per gli animali "a rischio". Numerosi i decreti legge, provvedimenti provvisori del Governo, emanati in situazioni di emergenza, che devono essere "confermati", entro 60 giorni dal Parlamento. Numerosi anche i decreti dei Ministeri della sanità e dell'agricoltura, protagonisti della vicenda. All'origine delle norme nazionali si trovano spesso disposizioni comunitarie. Europeo è, infatti, l'orientamento che, comprendendo tra il materiale a rischio la carne a contatto con la colonna vertebrale, potrebbe mettere al bando la "fiorentina".
Incenerimento degli animali. Tra i provvedimenti pubblicati nel 2001, due decreti legge: il primo (n.1 dell'11 gennaio) prevede l'incenerimento degli animali "a rischio" (ma anche di loro parti o prodotti derivati) e dunque l'obbligo per gli impianti di smaltimento di accettare il materiale, dietro indennizzo.
Agevolazioni per gli allevatori. Il secondo (n. 8 del 14 febbraio) decreto legge stanzia fondi e prevede agevolazioni per gli allevatori colpiti dalle ricadute della campagna di prevenzione del rischio o direttamente dalla malattia nel loro allevamento. Dei benefici, che prevedono anche la sospensione dei carichi fiscali e previdenziali, possono usufruire solo gli allevatori in regola con tutte le norme sanitarie. Il provvedimento rende più severe le sanzioni- che arrivano fino alla chiusura dell'azienda- per l'inosservanza delle precauzioni sanitarie da parte degli allevatori.
La prevenzione. Inoltre, è stato convertito in legge (la n. 3 del 2001) un decreto del novembre scorso che introduce misure potenziate di prevenzione e di controllo per evitare il diffondersi della malattia. La legge chiama in causa il Ministro delle politiche agricole perché utilizzi più intensamente e più diffusamente il suo Ispettorato centrale repressione frodi per i test sugli animali. Un decreto del Ministero della sanità (15 gennaio 2001) entra nel dettaglio delle modalità dei controlli e un altro (19 gennaio 2001) pubblicato negli stessi giorni, amplia la definizione del "materiale a rischio".
I controlli. Per quanto riguarda i controlli sugli animali, per effetto della nuova legge dal 1° gennaio 2001 tutti gli animali di età superiore ai 30 mesi, importati e non, devono essere sottoposti a test rapidi per la diagnosi della BSE, prima di essere destinati al consumo. Gli animali a rischio, per cui è prevista la distruzione, sono ora tutti i bovini - ma anche ovini e caprini - morti in stalla o abbattuti per qualche problema di salute o anche di rendimento (ad esempio, mucche che non danno più latte) di qualunque età. Sono considerati materiale a rischio anche le parti di animali e i prodotti derivati o ottenuti dagli animali.
I marchi. Un decreto del Presidente della Repubblica (437/2000) detta le regole per l'identificazione degli animali in modo che sia possibile risalire alle origini dei capi di bestiame e ricostruire tutti i dati che li riguardano: il sistema prevede marchi da apporre alle orecchie degli animali con il codice di identificazione, un passaporto con data di nascita e codice di identificazione della madre che deve accompagnare il capo negli spostamenti, la registrazione delle aziende presso il sevizio veterinario e l'istituzione di una banca dati informatizzata dei bovini.
La notifica obbligatoria. L'ultimo provvedimento in ordine di tempo è un'ordinanza del Ministero della Sanità che aggiunge la malattia di Creutzfeldt-Jakob all'elenco delle malattie soggette a "notifica obbligatoria", perché considerate particolarmente pericolose per la salute pubblica. L'elenco è contenuto in un decreto del Ministero della Sanità del 1990 sulle malattie infettive che comprende - tra l'altro - colera, poliomielite, tifo e difterite. Il medico che venga a conoscenza di un caso di morbo di Creutzfeldt-Jakob deve notificarlo in brevissimo tempo (entro dodici ore) alle autorità sanitarie competenti, seguendo una procedura complessa e dettagliata.
(12 marzo 2001)
E' disponibile il testo completo dei vari provvedimenti di legge emanati per fronteggiare il morbo della mucca pazza. Di seguito l'elenco dei collegamenti ai singoli testi:
Altri collegamenti:
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