timone Il Mercante in Rete
timone
Marketing e comunicazione nell'internet


Numero 86 – 4 maggio 2010

 

 
Consiglio a chi legge abitualmente
il Mercante in Rete
di tener d’occhio la segnalazione delle

novità
per verificare se c’è qualcos’altro
che possa trovare interessante
nel sito gandalf.it
 

 


loghino.gif (1071 byte) L’internet cresce in Italia


Avevamo già rilevato l’anno scorso, nel numero 85, che mentre con le conseguenze della sciagurata “crisi finanziaria” molti importanti “indici” della situazione economica e sociale sono gravemente peggiorati, la rete continua a crescere in tutto il mondo – e anche in Italia.

Di questo fatto si possono dare varie interpretazioni, ma la più rilevante è che la rete è oggi, come è sempre stata, uno strumento di informazione e di dialogo più che di attività economiche e “comerciali” – su cui lavoro e impresa si possono legittimamente appoggiare, ma senza cadere nell’errore (o nell’illusione) di poterne essere la “forza portante”.

Cominciamo con un aggiornamento dei dati sull’uso dell’internet in Italia (che sono, come sempre, più ampiamente analizzati e più spesso aggiornati nel documento sui dati italiani).

È riassunta in questo grafico la tendenza generale di crescita del numero di persone che si collegano all’internet in Italia dal gennaio 2001 al marzo 2010.


Persone che usano l’internet in Italia 2001-2010
Numeri in migliaia

2001-2010
 
Persone collegate alla rete “almeno una volta alla settimana”. Per maggiori dettagli vedi dati italiani.


Sembra confermarsi una nuova evoluzione. Con le comprensibili oscillazioni stagionali, l’uso della rete in Italia non solo continua a crescere, ma si rileva un’accelerazione.

Ci vorrà tempo (probabilmente non meno di un anno) per capire se con questo sviluppo l’Italia stia finalmente cominciando ad “accorciare le distanze” rispetto ai paesi più evoluti – che in anni recenti erano aumentate.

Ci sono valutazioni di queste differenze nell’analisi dati italiani e anche nei confronti internazionali dell’ottobre 2009.

Per esempio questa è (secondo internet world stats) la percentuale di persone online, rispetto alla popolazione, in 28 paesi del mondo con più di 12 milioni di “utenti” internet.


Persone che usano l’internet in 28 paesi
Percentuali sulla popolazione

28 paesi
 
Per maggiori dettagli vedi persone online nel mondo e in Europa


La situazione dell’Italia non è incoraggiante. Lo sviluppo rimane debole in confronto ad altri paesi. Risulta anche da altre fonti (benché con dati diversi da questi) che l’Italia è stata superata dalla Francia, e anche dalla Spagna per densità rispetto alla popolazione, nel 2006. E poi è stata raggiunta dalla Polonia.

Il quadro è altrettanto preoccupante se ci si basa sui dati “ufficiali” dell’Unione Europea, come vediamo in questo grafico.


Persone che usano l’ internet
nei 27 paesi dell’Unione Europea

Percentuali sulla popolazione

unione europea
 
Persone che usano la rete “tutti i giorni o quasi”


È un problema abituale la diversità dei dati da fonti diverse. Sono incerte le stime del numero di persone online, specialmente nei confronti internazionali. Ma che la posizione dell’Italia sia debole è confermato da tutte le informazioni disponibili.

Dalla stessa fonte possiamo dedurre linee di sviluppo secondo un criterio diverso: il numero di abitazioni con un collegamento alla rete. Nel è riassunto l’andamento negli ultimi quattro anni nei sei “grandi” paesi del’Unione Europea.


Abitazioni con un collegamento all’internet 2006-2009
in sei paesi dell’Unione Europea

Percentuali sul totale household

sei paesi
 
Per maggiori dettagli vedi persone online nell’Unione Europea.


Anche da questo puto di vista, vediamo l’Italia superata dalla Francia nel 2006, dalla Spagna nel 2007 e dalla Polonia nel 2008. Ma c’è un accenno di cambiamento nel 2009, quando l’Italia sembra riavvicinarsi alla Spagna.

Come già osservato, la valutazione delle tendenze deve essere sempre su periodi più lunghi. Ma due cose rimangono chiare. Ci sono ampi spazi di svilupo per l’internet in Italia (come in tutto il mondo). E i fattori determinanti non sono tecnici, sono culturali.

*   *   *

Nelle parti seguenti – come sempre in queste analisi – i dati non riguardano le stime di quante sono le persone online, ma il numero di host internet. Da quel punto di vista la posizione dell’Italia appare migliore, come si rileva nei confronti internazionali ed europei. Qui vediamo, come premessa, l’andamento del hostcount italiano negli utimi quindici anni.

Host internet italiani 1995-2009
1994=100

hostcount

La crescita è notevolmente maggiore della media mondiale.


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loghino.gif (1071 byte) 2. Nuovi dati internazionali


Su scala mondiale, nel dicembre 2009, risultano attivi 733 milioni di host internet. Si erano superati i 50 milioni nel 1999, 100 nel 2000, 200 nel 2003, 300 nel 2004, 400 nel 2006, 500 nel 2007 e 600 nel 2008.

Rimangono differenze molto forti fra i paesi più avanzati e quelli meno evoluti nell’uso della rete, ma ci sono situazioni di forte crescita in diverse parti del mondo.

In base all’analisi dei dati internazionali questa è l’evoluzione dal 1994 al 2009.


  Numero
di host
crescita
annuale
1994 5.800.000 + 119 %
1995 12.900.000 + 104 %
1996 21.800.000 + 52 %
1997 29.700.000 + 36 %
1998 42.200.000 + 46 %
1999 72.400.000 + 68 %
2000 109.600.000 + 51 %
2001 147.300.000 + 35 %
2002 171.600.000 + 17 %
2003 233.100.000 + 36 %
2004 317.646.000 + 36 %
2005 394.992.000 + 24 %
2006 433.193.000 + 25 %
2007 541.677.000 + 25 %
2008 625.226.000 + 15 %
2009 732.740.000 + 17 %


C’era stata una fase di aumento accelerato nel 2003-2004 dopo una fase più debole nel 2001-2002. Su numeri molto grandi non sono più possibili le percentuali del passato, ma la crescita rimane molto veloce. Un (relativo) rallentamento nel 2008-2009 non sembra attribuibile alla “crisi economica” e comunque conferma un forte sviluppo.

La situazione per “grandi aree geografiche” non mostra un sostanziale cambiamento rispetto al passato. Continua un graduale aumento dell’Asia rispetto all’Europa, ma la tendenza è ovvia per la numerosità della popolazione


Grandi aree geografiche 
aree 
geografiche


Nel dicembre 2009, rispetto a un anno prima, l’attività in rete è cresciuta del 17 % su scala mondiale, 20 % nel Nord America, 24 % nell’America centro-meridionale, 17 % in Asia, 16 % in Oceania, 9 % in Europa (con un rallentamento rispetto agli anni precedenti). È notevole il 50 % di crescita in Africa (ma su dimensioni molto piccole in confronto agli altri continenti).

La tabella che segue analizza i dati per 48 paesi (su 240) con più di 700.000 host internet.


  Numero di host
dicembre 2009
Crescita %
in un anno
Per 1000
abitanti
Stati Uniti 378.073.000 + 20,3 1243,4
Giappone 52.081.808 + 19,8 407,1
Germania 23.769.041 + 2,0 289,4
Gran Bretagna 23.700.000 n.a.   385,7
Italia 22.493.165 + 15,4 374,6
Francia 22.000.000 n.a.   354,2
Canada 18.000.000 n.a.   475,0
Brasile 17.786.552 + 21,2 95,3
Spagna 16.000.000 n.a.   352,0
Cina 14.321.711 + 2,6 10,9
Messico 12.715.915 + 1,6 119,2
Australia 12.666.849 + 11,7 592,7
Olanda 12.512.224 + 4,0 758,9
India 12.500.000 n.a.   11,1
Polonia 9.735.427 + 16,6 328,1
Russia 9.091.245 + 49,0 64,1
Corea del Sud 8.000.000 n.a.   164,6
Taiwan 5.703.755 + 5,1 260,6
Argentina 5.743.293 + 30,1 144,5
Belgio 4.586.719 + 5,0 429,9
Svezia 4.396.711 + 3,1 475,0
Finlandia 4.358.465 + 7,8 818,3
Danimarca 4.044.843 + 6,6 734,0
Svizzera 3.974.072 + 14,7 523,4
Rep. Ceca 3.302.696 + 5,6 318,1
Norvegia 3.198.298 + 2,7 666,5
Austria 3.112.683 + 7,2 373,1
Turchia 3.104.180 + 19,6 43,4
Ungheria 2.523.024 + 16,4 251,2
Grecia 2.367.179 + 4,6 211,0
Colombia 2.533.104 + 32,9 57,0
Nuova Zelanda 2.458.678 + 38,7 462,6
Romania 2.249.976 + 2,5 104,6
Portogallo 2.208.550 + 15,1 207,8
Sudafrica 2.144.042 + 63,8 43,5
Israele 1.612.648 + 5,9 223,9
Irlanda 1.600.000 n.a.   361,8
Croazia 1.257.324 + 7,3 283,7
Tailandia 1.248.473 + 5,0 18,9
Indonesia 1.231.319 + 57,9 5,4
Slovacchia 1.009.098 + 32,9 186,5
Lituania 973.234 + 9,7 290,5
Cile 945.109 + 9,2 56,4
Singapore 927.781 + 10,1 256,0
Ucraina 888.016 + 43,9 19,9
Hong Kong 817.766 =   118,1
Bulgaria 706.648 + 11,1 99,6
Estonia 713.772 + 8,8 532,3
Totale mondo 732.740.444 + 17,2 56,0

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati internazionali.

La densità su scala mondiale è calcolata escludendo gli Stati Uniti


La percentuale degli Stati Uniti rispetto al resto del mondo continua a diminuire nel corso degli anni, ma rimane dominante. Per notare come la situazione sta cambiando, vediamo un grafico di nove anni fa (paesi che avevano più di un milione di host internet alla fine del 2001).


13 paesi – 2001

13 paesi


Il predominio degli Stati Uniti, che era sempre stato molto forte, in quel periodo era di nuovo aumentato. L’Italia era da poco comparsa fra “i primi dieci” paesi del mondo.

Vediamo la stessa situazione aggiornata ai dati più recenti (paesi con più di dieci milioni di host alla fine del 2009).


14 paesi – 2009

14 paesi


Come già osservato, per la prima volta nel 2007 il numero di host internet negli Stati Uniti è risultato inferiore alla metà del totale. Il resto del mondo cresce con una velocità superiore, ma il predominio americano rimane.

Ci sono anche fasi di variazione della tendenza. Per esempio sembra che nel 2009 il hostcount sia aumentato negli Stati Uniti più che nella media mondiale.

Se per una lettura più chiara togliamo gli Stati Uniti dal grafico, questa è la presenza in rete degli altri 27 paesi con più di tre milioni di host internet.


27 paesi – 2009

25 paesi


Ci sono cambiamenti rilevanti rispetto al passato, con la crescita di alcuni paesi europei e con una più forte presenza del Brasile e del Messico (oltre agli sviluppi in Cina e in India). Ma più di un terzo di tutta la rete al di fuori degli Stati Uniti è ancora concentrato in cinque paesi che hanno il sei per cento della popolazione mondiale.

Vediamo ora un confronto rilevante: il grafico che mostra le grandi differenze di densità rispetto alla popolazione nei 41 paesi con più di un milione di host internet.


Host internet per 1000 abitanti in 41 paesi

per mille
La dimensione degli Stati Uniti è ridotta del 30 % per migliore leggibilità del grafico.


Anche per densità rispetto alla popolazione è dominante la presenza degli Stati Uniti (che già nel 1998 avevano superato il “primato” tradizionale della Finlandia). Si conferma, con notevole crescita, l’alta densità che c’è sempre stata nell’area scandinava – in anni più recenti raggiunta dall’Olanda. La posizione dell’Italia è molto migliorata negli ultimi sei anni, anche se è ancora lontana da quella dei paesi più avanzati.

La situazione della densità assume una particolare evidenza se si rappresenta come “mappamondo”.


Host internet per 1000 abitanti
 
mappamondo


Analisi più dettagliate, compreso un grafico di hoscount in rapporto al reddito, e commenti sulle evoluzioni, si trovano nel già citato documento online sui dati internazionali.


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loghino.gif (1071 byte) 3. Nuovi dati europei


Il totale europeo ha superato i 50 milioni di host internet nel 2004, 100 nel 2007 e 150 nel 2009.

Sembra che in questo periodo la percentuale di crescita del hostcount in Europa (+ 9 % in un anno) sia poco più della metà della media mondiale (+ 17 %).

Ci sono, di nuovo, cambiamenti rilevanti nella situazione dell’internet in Europa rispetto ai dati riassunti nel numero 84 di questa rubrica (agosto 2009). Come il solito, un’analisi più estesa, con commenti più dettagliati, si trova nel documento dedicato ai dati europei.

Questo è un aggiornamento della situazione nei 41 paesi europei con più di 20.000 host internet.


  Numero di host
dicembre 2009
Per 1000
abitanti
Germania 23.796.041 289,4
Gran Bretagna 23.700.000 385,7
Italia 22.493.165 374,6
Francia 22.000.000 354,2
Spagna 16.000.000 352,0
Olanda 12.512.224 758,9
Polonia 9.737.427 328,1
Russia 9.091.245 64,1
Belgio 4.586.719 430,0
Svezia 4.396.711 475,0
Finlandia 4.358.465 818,3
Danimarca 4.044.843 734,0
Svizzera 3.974.072 523,4
Repubblica Ceca 3.302.696 318,1
Norvegia 3.198.298 666,5
Austria 3.112.683 373,1
Ungheria 2.523.024 251,2
Grecia 2.367.179 211,1
Romania 2.249.976 104,6
Portogallo 2.208.550 207,8
Irlanda 1.600.000 361,8
Croazia 1.257.324 283,7
Slovacchia 1.009.098 186,5
Lituania 973.234 290,5
Ucraina 888.016 19,8
Bulgaria 761.133 99,6
Estonia 713.772 532,3
Slovenia 580.000 286,3
Moldavia 450.000 113,4
Serbia 309.137 31,3
Lettonia 290.010 127,7
Islanda 272.201 850,6
Lussemburgo 240.728 497,4
Bielorussia 139.091 14,3
Georgia 110,627 23,7
Bosnia Erzegovina 90.705 23,0
Macedonia 60,633 29,6
Armenia 57.136 17,7
Malta 26.946 65,7
Andorra 23.934 288,4
Monaco 22.608 729,3
su domain .eu 131.471  
Unione Europea 134.391.718 270,6
Europa 152.847.000 214,8

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati europei.


Da tre anni si nota un’accelerazione della Francia. Si conferma lo sviluppo nei paesi dell’Europa orientale. (C’è una recente crescita della Russia, che tuttavia ha ancora una densità rispetto alla popolazione molto inferiore alla media europea).

Questo grafico rappresenta la situazione, nel dicembre 2009, per i 23 paesi europei con più di un milione di host internet (che hanno il 96 % del hostcount totale in Europa).


Host internet in 23 paesi europei
paesi con più di un milione di host
 

grafico 23 paesi


Per quanto riguarda la densità (host per 1000 abitanti) questo è un aggiornamento del grafico per i 32 paesi europei con più di 250.000 host internet.


Host internet per 1000 abitanti
in 32 paesi europei

grafico densita


Vediamo la densità anche come “mappa” geografica dell’Europa.


Host internet per 1000 abitanti

Europa


Il quadro è in continua evoluzione, ma il maggiore sviluppo rimane concentrato, come era fin dalle origini della rete, nei paesi dell’area scandinava – più l’Olanda, la Svizzera e il Belgio.


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loghino.gif (1071 byte) 4. America latina, Asia e Africa


Nella sezione dati c’è un’analisi delle grandi comunità linguistiche che comprende alcuni dati sullo sviluppo dell’internet nell’America Latina – che nel 2005 aveva superato, per la prima volta, i 10 milioni di host internet e nel 2009 è oltre 40 milioni.

In questa tabella vediamo la situazione nei 19 paesi con più di mille host internet (che rappresentano la quasi totalità del hostcount nell’America Latina).


  Numero di host
dicembre 2009
Per 1000
abitanti
Brasile 17.786.552 95,3
Messico 12.715.915 119,7
Argentina 5.743.293 144,5
Colombia 2.533.104 57,0
Cile 945.109 56,4
Uruguay 521.401 156,4
Perù 283.988 10,1
Rep. Dominicana 283.297 30,6
Guatemala 156.204 14,3
Nicaragua 156.763 31,1
Venezuela 196.011 14,3
Bolivia 116.975 11,7
Paraguay 105.586 17,0
Ecuador 59.858 4,3
Costa Rica 34.066 7,8
Panama 25.000 7,4
Honduras 15.691 2,0
El Salvador 13.010 2,5
Cuba 3.664 0,3
America Latina 41.700.000 75,6


Nel 2009 l’America Latina non sembra avere una crescita superiore alla media mondiale, ma nel medio-lungo periodo è molto più veloce. Si notano parecchi cambiamenti, come lo sviluppo del Messico nel 2006-2008 (ma poi è stato di nuovo superato dal Brasile).

Ci sono forti differenze, come è evidente in questo grafico (otto paesi con più di 200.000 host internet, che hanno il 98 % del hostcount nell’America Latina).


8 paesi dell’America Latina

america latina


L’87 % del totale è in tre paesi: Brasile, Messico e Argentina.

Vediamo ora un un grafico la densità (host internet per mille abitanti) nei 18 paesi con più di 10.000 host che rappresentano il 99,9 % del totale nell’America latina.


Host internet per 1000 abitanti
in 18 paesi dell’America latina


grafico densita


Questa è la situazione della densità nell’America latina sotto forma di carta geografica.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


La densità media nell’America latina aveva superato quella mondiale nel 2006 e continua a crescere. Dal 2008 ci sono tre paesi nell’America latina con più di 100 host per mille abitanti: l’Uruguay, l’Argentina e il Messico. Probabilmente nel 2010 ci sarà anche il Brasile.

Nel documento sulle comunità linguistiche si trovano commenti più dettagliati e c’è anche un grafico di hostcount in rapporto al reddito.




Un documento nella sezione dati è dedicato alla situazione in Asia, di cui qui sono riassunti alcuni dati.

In questa tabella sono compresi i 36 paesi dell’Asia con più di mille host internet (che rappresentano quasi il totale nel continente).


  Numero di host
dicembre 2009
Per 1000
abitanti
Giappone 52.081.808 407,1
Cina 14.321.711 10,9
India 12.500.000 11,1
Corea (Sud) 8.000.000 164,6
Taiwan 5.982.909 260,6
Turchia 3.104.180 43,4
Israele 1.612.648 223,9
Tailandia 1.248.473 18,9
Indonesia 1.231.319 5,4
Singapore 927.781 256,0
Hong Kong 817.766 118,1
Arabia Saudita 471,217 19,1
Malesia 384.442 13,9
Emirati Arabi 381.915 80,2
Filippine 348.533 3,9
Pakistan 326.531 2,0
Cipro 185.987 235,7
Viet Nam 120.892 1,4
Giordania 120.293 20,4
Iran 105.494 1,5
Kirghizistan 96.181 18,3
Kazakistan 53.291 3,4
Bahrein 51.507 49,2
Libano 51.500 12,4
Uzbekistan 50.445 1,9
Brunei 49,244 124,4
Nepal 43.411 1,6
Sri Lanka 9.315 0,46
Bhutan 9.180 13,7
Oman 9.165 3,1
Siria 8.105 0,41
Bangladesh 4.913 0,03
Cambogia 4.892 0,37
Kuwait 3.289 1,2
Maldive 2.157 7,0
Laos 1.661 0,28
su domain .asia 496  
Asia 89.000.000 22,0

I dati di alcuni paesi sono modificati per motivi di coerenza.
Vedi dati Asia.


Per la prima volta nel 2004, con un forte aumento di hostcount rispetto agli anni precendenti, l’India aveva superato la Cina. La rescita è continuata vigorosamente nel 2005-2006. Un livello ancora basso rispetto al potenziale, ma un forte cambiamento in confronto al passato. Sembra probabile che la crescita dell’India sia sottovalutata nei periodo più recenti – forse i dati dei prossimi anni daranno un quadro più chiaro della tendenza.

Nella seconda metà del 2006 si era rilevata una nuova crescita della Cina, che di nuovo superava l’India “in cifra assoluta” (ma non in densità rispetto alla popolazione). Un “balzo improvviso” del hostcount cinese nel 2007 è poco credibile, ma “per il momento” l’analisi si basa sui dati “così come sono”, in attesa di eventuali evoluzioni nei periodi successivi. Intanto il dato riguardante l’India, in questi calcoli, è “arbitrariamente ma non irragionevolmente” aumentato per avvicinarlo a una valutazione più realistica.

In Giappone ha ancora un ruolo dominante in Asia come vediamo in questa “torta” che comprende gli undici paesi del continente con più di 500.000 host internet.


11 paesi

11 paesi


Se togliamo il Giappone dal grafico, questa è la situazione degli altri 15 paesi in Asia con più di 200.000 host internet.


15 paesi

15 paesi


In Asia ci sono enormi differenze. Come è evidente in questo grafico della densità (host internet per mille abitanti) nei 27 paesi asiatici con più di 10.000 host.


Host internet per 1000 abitanti
in 27 paesi dell’Asia


grafico densita
La dimensione del Giappone è ridotta del 20 % per migliore leggibilità del grafico.


Alcuni piccoli paesi, non citati nella tabella e nel grafico, hanno una densità più elevata della maggior parte dell’Asia. Ma in generale l’attività online è concentrata in pochi paesi, come vediamo in questa carta geografica della parte centro-meridionale del continente, dal Medio Oriente all’Asia orientale.


Host internet per 1000 abitanti

mappa


Nel già citato documento sulle comunità linguistiche c’è un’analisi sui paesi di cultura cinese.




In un altro documento nella sezione dati c’è un’analisi dell’internet in Africa, di cui qui c’è un riassunto aggiornato al dicembre 2009. Questa è la situazione nei 27 paesi africani con più di mille host internet (che hanno il 99 % del totale nel continente).


  Numero di host
dicembre 2009
Per 1000
abitanti
Sudafrica 2.144.942 43,5
Marocco 277.096 8,9
Egitto 182.017 2,4
Namibia 75.871 36,9
Kenya 42.237 1,2
Ghana 39.569 1,8
Mauritius 36.641 31,1
Zimbabwe 29.836 2,5
Madagascar 27.807 1,5
Tanzania 26.051 0,64
Mozambico 22.678 1,1
Zambia 15.090 1,3
Réunion 13,130 16,1
Libia 12,397 2,1
Uganda 10.089 0,35
Costa d’Avorio 9.851 0,47
Botswana 7,544 4,2
Angola 5.533 0,33
Congo 3.211 0,05
Swaziland 2.672 2,8
Nigeria 2.498 0,02
Ruanda 2.363 0,25
Burkina Faso 1.951 0,13
São Tomé & Pr. 1.606 10,2
Gambia 1.565 1,0
Eritrea 1.313 0,28
Benin 1.254 0,15
Africa 3.000.000 3,2


Nonostante la crescita del Marocco e di alcuni altri paesi, rimane ancora dominante la posizione del Sudafrica, come vediamo in questo grafico (undici paesi africani con più di 20.000 host, che hanno il 96 % del totale nel continente).


11 paesi africani

10 paesi


Se, per una migliore leggibiltà, togliamo dal grafico il Sudafrica e i due paesi nordafricani con una maggiore attività in rete, questa è la situazione in altri quindici paesi in Africa con più di cinquemila host internet.


15 paesi africani

19 paesi


Il “resto dell’Africa” comprende più di trenta paesi con un’attività in rete molto limitata.

Vediamo come grafico la densità nei 22 paesi dell’Africa con più di duemila host.


Host internet per 1000 abitanti
in 22 paesi dell’Africa


grafico densita

Oltre alle Mauritius e a Réunion, anche altri piccoli paesi insulari,
come le Seychelles e São Tomé & Principe,
hanno una densità superiore alla maggior parte dell’Africa.


La maggior parte dell’Africa ha una densità paragonabile, o inferiore, a quella della Nigeria. In un quadro generale di bassissima attività nell’internet ci sono, anche in Africa, grandi differenze.

Fra le evoluzioni recenti c’è la crescita del Marocco. L’Egitto, che sembrava aver rallentato nei periodi precedenti, nel 2005 e nel 2007 era apparso di nuovo in crescita – ma poi non sembra avere un ulteriore sviluppo (e comunque non si avvicina a livelli “europei”). Non è chiaro se ci sia un recente (debole) cambiamento in Libia. Il resto del Nord Africa rimane molto arretrato.

Vediamo la situazione della densità anche sotto forma di carta geografica (la “scala dei colori” è molto diversa da quella usata per altre parti del mondo).


Host internet per 1000 abitanti

mappa

Un piccolo “punto” nel Golfo di Guinea indica la densità nelle isole São Tomé & Principe.
Due altri dello stesso colore (anzi a un livello più alto) comparirebbero
nell’Oceano Indiano a est del Madagascar se in questa carta fossero comprese
le isole Mauritius e la francese Réunion (e uno blu per le Seychelles).
In mezzo all’Atlantico potrebbe esserci, in rosso, Sant’Elena.
Altri paesi isolani hanno una densità che li colloca nell’area “bianca”.

Il caso del Lesotho, che appare come un “buco” di bassa densità
rispetto al circostante Sudafrica, è più simile a un esempio di come ci siano
forti differenze territoriali anche all’interno dei confini di ciascun paese.
È evidente che, se fosse possibile tracciare mappe più dettagliate,
in Africa ancora più che in altre parti del mondo si vedrebbe l’attività in rete
concentrata nelle aree urbane e in alcuni nodi di comunicazione.
 

Nel 2006 l’Africa, per la prima volta, ha superato il milione di host internet – e due miloni nel 2008. Nel 2009 è arrivata a tre milioni (di cui due in Sudafrica).
La crescita, in percentuale, è molto veloce. Ma rimane il fatto che l’intero continente, con il 14 % della popolazione mondiale, ha meno del’1 % dell’attività in rete.




Come già osservato nelle analisi precedenti, il quadro è dovunque in evoluzione. Ci sono diverse velocità di crescita, e diversi livelli di densità, in tutte le aree, da quelle più avanzate (come il Nord America, l’Europa e l’Oceania) alle più “povere” come l’Africa e gran parte dell’Asia. Ci sono ancora spazi molto ampi di sviluppo in ogni parte del mondo.


 

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