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Alcune informazioni su Giancarlo Livraghi

gian@gandalf.it

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  Giancarlo Livraghi è laureato in filosofia all’Università degli Studi di Milano. Il suo mestiere è scrivere – ma ha dimostrato anche di saper produrre notevoli risultati (in Italia come su scala internazionale) nella gestione e nella comunicazione d’impresa. All’inizio della sua carriera entrò come copywriter in pubblicità. Divenne quello che oggi si chiama “direttore creativo”; poi ebbe più ampie responsabilità. Ha sempre seguito con attenzione gli aspetti culturali della comunicazione umana, oltre a occuparsene in concreto nel suo lavoro.

Nel 1966 gli fu affidata la gestione della McCann-Erickson italiana, che cinque anni più tardi divenne la più grande agenzia di pubblicità in Italia. Dal 1971 presidente del comitato new business europeo e responsabile dell’area Europa sud. Nel 1975 fu trasferito a New York come executive vice-president della McCann-Erickson International.

Ritornò in Italia nel 1980 come socio di maggioranza della Livraghi, Ogilvy & Mather, allora una piccola agenzia che negli anni successivi aumentò di trenta volte il suo giro d’affari. Lasciò il mondo delle agenzie nel 1993 – quando aveva già cominciato a dedicare impegno e attenzione agli aspetti umani e culturali della comunicazione in rete. Nel 1994 è stato un fondatore, e il primo presidente, di ALCEI, l’associazione per la libertà della comunicazione elettronica interattiva.

Ha lavorato, con notevoli e concreti risultati, al servizio di molte imprese grandi e piccole, italiane e internazionali. Fra i nomi più noti Algida, American Express, American Home Products, Atkinsons, AT&T, Barilla, Bassetti, Bayer, Beecham, Bertolli, Buitoni, Bulgari, Chiari & Forti, Cinzano, Coca-Cola, Colgate-Palmolive, Compaq, Du Pont, Elida-Gibbs, Esso, Fiat, Findus, Ford, Galbani, General Foods, General Motors, Gillette, Goodyear, Heinz, Jacobs-Suchard, Johnson, Lever, Knorr, Kraft, Manetti & Roberts, Martini, Mattel, Miles, Motta, Nabisco, Nestlé, Olivetti, l’Oréal, Perugina, Polaroid, Reckitt & Colman, Seagram, Shell, Simmenthal, Tampax, Triumph, Van den Bergh, Zanussi – e molte altre. Il suo lavoro al servizio dei clienti non si è mai limitato alla pubblicità e alle altre attività di comunicazione, ma è sempre stato un coinvolgimento profondo nelle strategie e nei problemi concreti dell’impresa, della marca e del prodotto.

Oltre a studiare e scrivere (come ha sempre fatto) sui valori della comunicazione umana, continua nell’impegno concreto al servizio di alcune imprese su temi di strategia di gestione – in particolare marketing e comunicazione – non con una consulenza teorica, ma con un diretto coinvolgimento nelle soluzioni pratiche. (Vedi servizi per le imprese).

Ha pubblicato centinaia di studi, articoli e saggi sulla comunicazione e sul marketing – e sulla cultura dell’internet e le attività d’impresa online. Dal 1997 ha il suo sito gandalf.it

Rubriche nate su diverse riviste sono I garbugli della rete (dal 1996 al 1998), Il mercante in rete (dal 1997), Offline (dal 1998), I nodi della rete (dal 2000) e Il filo di Arianna (dal 2001). Relatore in molti convegni italiani e internazionali, fra cui i sette congressi nazionali sulla comunicazione d’impresa, dal primo nel 1972 all’ultimo nel 2001. Fra le sue attività “accademiche”, le più recenti sono alcune lezioni (nel 2006) all’Università degli Studi di Pavia.

Fra i lavori più recenti Il nuovo libro della pubblicità scritto insieme a Luis Bassat (Il Sole 24 Ore 1997 – terza edizione 2005). Per lo stesso editore ha scritto il Portolano italiano aggiunto all’edizione italiana di Lo zen e l’arte dell’internet di Brendan Kehoe e un libro sull’attività delle imprese in rete: La coltivazione dell’internet (2000 – ristampato nel 2001 e 2002).

Il suo libro L’umanità dell’internet (sull’uso della rete dal punto di vista delle persone) è uscito nel 2001. Nello stesso anno è stato pubblicato un testo più breve sul tema Le imprese e l’internet. Il suo testo su La strategia, usato in varie situazioni didattiche, non è mai stato pubblicato come libro, ma è disponibile online.

È autore di alcuni studi per incarico del Censis, fra cui Un’evoluzione complessa fra abbondanza e scarsità (2003), Storia dei sistemi di informazione e comunicazione (2004), I vecchi, l’informazione e la comunicazione (2005), Un’evoluzione complessa fra cambiamenti e continuità (2006) e Il paradosso dell’innovazione (2007).

Le sue osservazioni su Il potere della stupidità, pubblicate online a partire dal 1996, hanno assunto una forma più organica ed estesa in un libro edito da M&A nel 2004 (terza edizione 2008) – che in alcune imprese è stato adottato come testo di formazione gestionale. Ha curato, insieme a Riccardo Puglisi, l’edizione italiana di How to Lie with Statistics di Darrell Huff (M&A, 2007). The Power of Stupidity in inglese è uscito nel 2009. El poder de la estupidez in spagnolo nel 2010.



 

Una biografia ironica
è stata pubblicata nel 2004


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