IFIGENIA IN AULIDE
La musica del giovane Stefano Mainetti - una delle musiche di scena più suggestive che mi sia stato dato di ascoltare in questi ultimi tempi - ha fatto il resto, insinuandosi negli anfratti dello straordinario scenario con echi
di melopee arabiche, movimenti d'archi, corde vibrafoni secondanti le sinuosità di un "canone infinito", dolcezze stremate in una canzone d'antan, e poi, in un tetracordo, circondando di un'aura sacrale, liturgica, l'episodio del sacrificio di Ifigenia: con esito determinante.
Ugo Ronfani
[da "Il Giorno",9 settembre 1990]
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