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LA
MIA
RADIOATTUALITÀ
1) GLI APPARATI
Ora che abito a Roma, e mi chiamo I0MCF
( e
mi
sono impigrito mettendo sù un pò di
pancetta), la
mia stazione da
radioamatore
è
attualmente costituita dai seguenti apparati:
- Elekraft K3 : ricetrasmettitore HF/50,
all mode. Assemblabile in diverse configurazioni in funzione delle proprie esigenze.
La struttura del ricevitore: prima conversione a circa 8 MHz, filtro a quarzo, seconda conversione a 15 kHz, dsp.
Semplice all'uso e ricco di comodità sparse quà e là come si addice ad un apparato impostato da un radioamatore, prestazioni eccellenti.
L'ho equipaggiato con filtri a 400 Hz per CW e modi digitali, filtro a
13 kHz per FM ed AM, oltre al filtro a 2,7 kHz di serie per SSB. Ho
anche incluso l'adattatore per la copertura generale in ricezione.
Recentemente ho sostituito il sintetizzatore con il nuovo KSYN3A.
L'uscita f.i. alimenta l'IF-SDR di Crispino IW5XWW. Appositi
software previsti per funzionare sul segnale f.i., es. NAP3 oppure
PowerSDR IF Stage, elaborano il segnale dell'IF-SDR consentendo la
funzionalità come panadapter e come demodulatore e permettono altresì
di replicare/controllare i principali comandi del K3.
Il K3 è collegato ad una verticale Echo 7+.
-
Microtelecom
Perseus:
ricevitore SDR per HF, multimodo di ottime caratteristiche.
Tramite Ham
Radio Deluxe
ci si fanno dei giuochini interessanti con gli altri apparati di
stazione tipo sincronizzarlo con o utilizzarlo come secondo ricevitore del ricetrasmettitore HF.
Le
prestazioni come ricevitore sono di alto
livello così come
la versatilità consentita dall'uso di una
interfaccia
software. L'approccio "vedo e sintonizzo", caratteristica comune agli
SDR, offre la possibilità di sintonizzare una stazione con un click del
mouse, anziché con la manopola di sintonia. Decisamente
intrigante.
- Icom IC-R8500 :
ricevitore-scanner all-mode a largo spettro con ricezione continua da
0,1 a 2000
MHz.
Ho aggiunto il tcxo CR-293 ed il filtro cw
a 500 Hz.
Si tratta di un ottimo scanner utilizzabile anche come versatile
ricevitore di soddisfacenti prestazioni.
L'antena per OL-OM-OC è la Sony AN-1, mentre sopra i 30 MHz c'è la discone Diamond D130.
La
gestione dell'IC-R8500 via software è possibile anche in ambiente linux mediante tk8500
di Bob Parnass, in grado tra l'altro di far ottenere una velocità di scansione
maggiore che con il ricevitore da solo.
All'IC-R8500 ho applicato la modifica che ho descritto su www.mods.dk per aggiungere sia una
uscita a 9 V atta ad alimentare, per es., l'antenna attiva esterna Sony AN-1 che si sposa
molto bene con l'R8500 per la ricezione delle HF, sia una uscita FI a 10,7 MHz per pilotare il ricevitore sdr Elad FDM-S1
col quale si ampliano le prestazioni di demodulazione dell'R8500.
-
Elad FDM-S1 :
ricevitore sdr per HF, molto versatile. Consente, in più a
quanto offerto da analoghi apparati, la ricezione in WFM e DRM senza software aggiuntivo; tra
l'altro permette la ricezione in sottocampionamento (downsampling) fino
a 200 MHz. Alimentato dalla presa usb lavora perfettamente con l'IC-R8500.
Un gioellino.
P.S. normalmente Perseus ed IC-R8500 condividono la stessa antenna attiva Sony AN-1
- Icom
IC-E2820
: bibanda 144/432, FM. Come opzione c'è la scheda per il
DSTAR che dà ragione della presenza dell'IC-E2820 in
stazione.
Le funzionalità DSTAR non sono praticissime da impostare, ma
nulla di troppo complicato. Le prestazioni di questo tipo di
modulazione sono interessanti.
Il pannellio di comando/display può sia essere fissato al
corpo
dell'apparato, sia essere sistemato altrove, anche grazie a dei piccoli
magneti di sostegno.
Buone prestazioni, DSTAR interessante.
- Kenwood
TM-D710E : bibanda 144/432,
FM, con TNC 1200/9600 e software di gestione entrocontenuto.
Bibanda
V/U, con doppio ascolto, con l'aggiunta di un TNC
per packet. Consente, anche senza
l'utilizzo di computer esterno, il traffico completo in APRS e la
funzione monitor dei dx-clusters. Collegando un ricevitore gps, le
coordinate da questo decodificate diventano le coordinate di
riferimento per i pacchetti APRS.
Permette anche la funzionalità da Nodo Echolink in Sysop
mode.
Pannello di comando/display e corpo centrale sono meccanicamente
separati tra loro.
- Yaesu FTM-400D : bibanda 144/432, FM e C4FM con interessanti funzionalità APRS.
Touch screen a colori vivaci, pannello di comando/display separato dal corpo dell'apparecchio.
Un giudizio sul sistema di modulazione digitale Yaesu potrò darlo quando il C4FM avrà fatto una solida apparizione su Roma.
- Yaesu SP-8
Altoparlante di buone dimensioni, inserito in un contenitore metallico, dotato di filtri passa-alto e passa-basso passivi.
Comodo il fatto che l'uscita cuffia è replicata con jack sia a 6,3mm sia a 3,5mm.
Ho appiccicato all'interno del contenitore una buona quantità di gommaspugna compatta per combattere le risonanze. Dietro
ho applicato un amplificatorino da pochi watt al cui
ingresso arrivano, sommati tra loro, i segnali prelevati dalle uscite
per altoparlante degli apparati tramite un resistore da 100 Ohm. Così
viene realizzata una specie di mixer audio: altoparlante ed eventuali
cuffie riprodurranno l'audio del/gli apparato/i accesi e con volume
alzato (v. stazione da
radioamatore ).
Comodo.
- Gonset G-76.
Dal passato arriva questo simpatico ricetrasmettirore per bande decametriche. Si
tratta di un valvolare previsto anche per l'uso in mobile,
con interessanti soluzioni tecniche:
- oscillatori di conversione separati tra rx e tx (credo per
risparmiare con le commutazioni), ciò che fa riprovare l'ebrezza di
dover fare l'isoonda
- oscillatori di conversione in fondamentale (come gli Swan)
- pi-greco della finale RF adoperato anche come preselettore di ricezione (come gli Swan)
- solo AM e CW. In AM la modulazione è di placca e griglia schermo.
È carino, modula bene ed il ricevitore non è poi tanto male.
Ci ho abbinato un Turner +2 (per la verità costui è un transistorizzato, ma le valvole del G-76 non si sono offese).
2) LA FLOTTA COMPLETA
Tutta
un'altra serie
di apparati, più discretamente, attendono di
poter essere utilizzati in situazioni specifiche.
3) LE ESPERIENZE
Da quando ho ripreso con una certa assiduità
l'attività
di radioamatore, mi sono passati per le mani
diversi apparati che non possiedo più.
Li voglio citare
come
atto di riconoscenza per avermi regalato momenti di divertimento.
4) LE ANTENNE
Le antenne che
utilizzo sono:
- ECO 7+
: verticale per le
decametriche
- Diamond D130 : discone a
larga banda utilizzabile da 25 a 1300 MHz
- Comet GP-98 : verticale per 144/432/1200 Mhz.
Immediatamente sotto l'antenna
per
le decametriche ho
installato un accordatore automatico
MFJ-994B.
Si
tratta di un accordatore automatico con memoria, controllabile manualmente da remoto tramite il
tastierino MFJ-993RC,
che può sopportare anche la potenza dell'aiutino.
L'accordatore
automatico
posto vicino
all'antenna rispetto a quello interno agli apparati consente:
- di far
insistere sul cavo
coassiale di discesa un ROS molto più basso rispetto al caso
di
accordatore posizionato dentro la stazione; così facendo si
diminuisce significativamente la irradiazione da parte del cavo
riducendo i rientri
di radiofrequenza all'interno della stazione ed i disturbi
agli apparecchi dei vicini
- di avere l'accordatore funzionante anche in ricezione, mentre sovente
l'accordatore interno all'apparato lavora solo in trasmissione,
migliorando quindi anche la pulizia dei segnali ricevuti.
Dopo tutto gli accordatori d'antenna installati in stazione, interni o
esterni all'apparato radioelettrico, possono essere efficaci per quanto
riguarda la diminuzione del ROS visto dall'apparato,
però non possono essere altrettanto efficaci per ridurre gli
effetti negativi che il disadattamento di impedenza provoca sul cavo di
discesa. Perciò
quando il disadattamento è forte, meglio un accordatore
subito
sotto l'antenna.
A proposito di antenne e connettori,
lo
sapevate...
5) I FILTRI
Io abito a pochi passi dalla collina di M. Mario che è
letteralmente
infestata da ogni tipo di apparato in grado di emettere radiofrequenza
dalle Onde Medie in su. Anche la Città del Vaticano
dà il
suo significativo contributo ad aumentare il numero ed il livello dei
segnali
radioelettrici presenti in zona.
Pertanto:
-  L'apparato operante in HF è connesso
all'antenna tramite un filtro
passa-basso anti TVI Drake TV-1000LP
- sempre per le HF è utilizzabile un cancellatore di rumore
d'antenna MFJ-1026.
Funziona sommando vettorialmente il segnale dell'antenna principale con
quello di una seconda antenna da mettere non vicina a quella
principale. Regolando i controlli a pannello, molto spesso si riesce a
trovare una condizione per
cui il segnale interferente viene attenuato molto più che
quello
utile e l'ascolto migliora.
Interessante.
-
dato
che i ricevitori non specifici per radioamatori sovente risentono di
fenomeni di sovraccarico in decametriche in presenza di forti segnali indesiderati, l'ingresso d'antenna per le
frequenze fino ai 50 MHz può essere fatto passare attraverso
un preselettore/accordatore
(solo per LW/MW/SW) per
ricezione: lo Yaesu
FRT-7700.
Un preselettore aiuta gli stadi di ingresso del ricevitore a resistere
a segnali interferenti molto lontani dal segnale ricevuto.
- il problema
della reiezione dei segnali interferenti
fuori banda, nel mio caso,
è
più forte per le VHF e le UHF, per questo
motivo connetto
gli apparati VHF / UHF all'antenna tramite un filtro passa - banda DCI-145/435-DX-DB
oppure del DCI-145/435-DB della DCI canadese.
Questi filtri sono analoghi tra loro
e differiscono solo per il fatto di avere o due
uscite separate per 144 e 432 (versione DX-DB qui a destra) o una sola
uscita
miscelata (versione DB qui a sinistra). Sono realizzati secondo criteri
di notevole
qualità ed il costruttore fornisce i grafici della risposta
in
frequenza misurati sul singolo esemplare. Con
tali dsipositivi i
segnali per VHF e per UHF attraversano due filtri
passa-banda larghi poco più della
larghezza della banda
assegnata ai radioamatori e con fianchi
molto ripidi. Per esempio, la reiezione
dichiarata in banda broadcast FM supera i 100 dB e
l'attenuazione in banda passante è minore di 1
dB.
Si ottiene maggiore pulizia dei segnali ricevuti nonché una
maggiore sensibilità causata dalle minore o assente
desensibilizzazione dei primi stadi a radiofrequenza dei ricevitori
causata dai forti segnali interferenti fuori banda che, ripeto,
infestano le mie antenne.
A questi filtri non gli faccio trovare pace. Ora adopero il modello con
una ingresso ed uscita singoli per ripulire il segnale ricevuto da una
verticalina V/U che commuto tra un Kenwood TM-D710, un Icom IC-2820H ed
uno Yaesu FTM-400D.
6) PER I MODI CODIFICATI
Per i modi codificati posso
utilizzare i seguenti apparati
di de-codifica:
-
AEA PK232MBX con filtro DSP ed interfaccia per PSK : tnc multimodo HF /
VHF completo di aggiornamenti con filtro dsp e con interfaccia isolata
per psk31
 - Kantronics KPC-9612+ :
tnc packet 1200/9600 di piccole
dimensioni
e bassissimo assorbimento di corrente
 - Raschi TNC 12-96 :
tnc
packet 1200/9600 compatibile
TNC2.
Per controllare via software i tnc
tip o PK232,
KAM, KPC, TNC2,...,
si
possono adoperare sia programmi terminale che programmi dedicati.
Esiste anche del software specifico che riconosce tali apparati e si
autoadatta di conseguenza.
Però se si desidera sfruttare
tutte le capacità del tnc, è necessario
inviargli i
comandi così come a noi servono e non come un programmatore ha
deciso che debbano essere. E di comandi ce ne sono un mare.
Una possibile soluzione è quella di utilizzare un programma
terminale con gestione di script o macro. Però
è bene che il programma preveda un numero comunque alto di
script, facilmente editabili e facilmente distinguibili tra loro senza
doversi ricordare cose tipo F1, F2 o F3.
Una elegantissima soluzione ce la offre il programma YATP che Giorgio I6MAT ha
messo a punto e
che consente:
-
emulazione terminale classica
- possibilità di memorizzare gli script col loro nome ben
riconoscibile (packet, morse, test,...) e visibile.
Ora i tnc obbediscono docili.
 Una
soluzione per operare con i modi codificati in maniera più
versatile che con i tnc si ottiene collegando in bassa frequenza il
ricetrasmettitore con la scheda
audio
di un personal computer tramite una opportuna interfaccia
hardware. C'è un'ampia scelta di programmi utilizzabili a
tale
scopo (anche gratuiti) che offrono versatilità ed efficienza
di
funzionamento in grado di rivaleggiare o superare gli apparati di
de-codifica che ho citato sopra.
L'utilizzo di software dedicati rappresenta inoltre una soluzione
più
versatile del tnc poiché:
-
si possono provare diversi programmi di de-codifica per ogni modo
- si è già predisposti per modi futuri solo
cambiando il software.
Anche il
collegamento tra tnc e pc
è bene che avvenga tramite una interfaccia. Il
perché
è descritto qui.
7)
L'ALIMENTAZIONE
ELETTRICA
Tutti
gli apparati della
stazione ed anche il personal computer ricevono la alimentazione
elettrica tramite un trasformatore
di isolamento con schermo elettrostatico interposto tra
primario
e
secondario. Il primario è connesso
alla rete
elettrica tramite un filtro di rete
per RF a doppia cella ed è
protetto contro i sovraccarichi da un interruttore magnetotermico.
Il
secondario ha la presa centrale connessa alla terra generale ed
alimenta i carichi tramite un interruttore differenziale sensibile
anche alle correnti pulsanti unidirezionali (caratteristica necessaria
per controllare anche gli alimentatori switching es. dei pc).
Quello che si ottiene è:
-
riduzione dei disturbi a radiofrequenza immessi nella e
ricevuti dalla
rete
elettrica
- sistema di protezione elettrico separato rispetto rispetto a quello
dell'appartamento (in caso di guasto alla "zona radio" non
c'è rischio che
intervenga anche la protezione
generale dell'appartamento)
- sistema di protezione elettrica per la zona radio più
sensibile di quello
dell'appartamento.
Un gruppo di
continuità
a stato solido completa la sezione relativa all'alimentazione elettrica
(state attenti, a me e' successo di dover cambiare modello
perché produceva anche a riposo e senza carico elettrico
delle forti interferenze nelle bande degli
80 e
40 m).
E' tutto.
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