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INTERFACCIA TNC <=> RTX


I problemi di anelli di massa permangono, anzi forse aggravandosi ulteriormente, se il ricetrasmettitore si interfaccia con un tnc, o modem, il quale a sua volta si interfaccia con il pc.


Cerchiamo la soluzione

Per meglio proteggere i segnali da e verso il ricetrasmettitore da disturbi indesiderati, possiamo pensare di interporre una interfaccia tra ricetrasmettitore e tnc. Tale interfaccia potrà avere una disposizione del tutto simile a quella citata sopra, almeno per i percorsi dei segnali, dovrà invece fare ricorso a soluzioni particolari per il percorso del segnale di PTT. Infatti la circuiteria descritta nel caso della interfaccia tra ricetrasmettitore e scheda audio, per la attivazione del PTT fa uso di una tensione positiva da prelevare dalla porta seriale, o dalla parallela, del pc. Nel caso del tnc, invece, siamo in presenza, nella maggioranza dei casi, di un segnale PTT attivato tramite contatto verso massa cosa che lo rende inadatto a pilotare un fotoaccoppiatore.
La soluzione che cerchiamo dovrebbe consentire l'uso della stessa interfaccia sia se si usa un tnc sia se si usa la scheda audio del pc.
Trovata!

Per risolvere questo problema possiamo apportare una piccola modifica al tnc che non ne pregiudica il funzionamento autonomo. La modifica consiste nel portare una tensione di +12 V su un piedino del connettore "radio" del tnc: in tali connettori, che generalmente sono DIN o DB9, è quasi sempre reperibile un piedino libero da collegare alla alimentazione del tnc tramite una resistenza da una diecina di ohm e bassissimo wattaggio da impiegare come fusibile ritardato per proteggere il tnc ed il suo alimentatore. Tra tnc ed interfaccia viene utilizzato un cavo di collegamento a cinque conduttori o, meglio, a due conduttori schermati più due conduttori non schermati.tnci Io personalmente impiego un cavo composto da tre cavetti schermati uniti assieme, di quelli -mi è stato detto- per telecamere amatoriali.

Lo schema dei collegamenti  è mostrato qui a lato:

Sfruttando il fatto che
all'interno dell'interfaccia la parte di circuito che si interfaccia  con la linea del PTT proveniente dal pc è isolata da massa, possiamo fare in modo che il fotodiodo funga da carico della linea PTT del tnc così da ottenere che si attivi alla bisogna.

La resistenza da 1000 ohm si può inserire all'interno del tnc al posto di quella da 10 ohm: va tutto bene lo stesso però si pregiudica la possibilità di alimentare carichi un pò più robusti della semplice interfaccia.


Attenzione

Una nota importante: per non pregiudicare l'isolamento ottenuto con l'interfaccia, ricetrasmettitore e tnc devono essere alimentati indipendentemente e con due alimentatori senza  conduttori in comune. Per ottenere questo la via più semplice è di alimentare il tnc con un alimentatore separato che abbia, in alternativa,:

- contenitore metallico collegato alla terra di protezione della rete elettrica (per la sicurezza elettrica) e circuito di uscita in cc isolato dal contenitore stesso
- contenitore plastico senza connessione alla terra di protezione (isolamento doppio o rinforzato).

Tenete presente che la alimentazione separata per il tnc è comunque consigliabile dato che costui generalmente inietta nei conduttori di alimentazione ogni sorta di disturbi di ampiezza neanche tanto ridotta, disturbi che potrebbero penalizzare la radioricezione. Anche con alimentazioni separate, uno dei miei tnc si fa chiaramente sentire fin sui 144 MHz su uno stilo distante un paio di metri (ancora un pò e ci sarebbe voluta la licenza da radioamatore solo per lui).
I miei tnc sono tutti alimentati da un apposito alimentatore stabilizzato da 2,5 A,scatolino tramite uno scatolino di distribuzione (v. schema):
Ogni singola derivazione contiene condensatori in parallelo ed impedenza (tipo VK200) in serie.  La connessione col cavetto di alimentazione proveniente dal tnc avviene tramite morsetti a molla, del tipo utilizzato negli amplificatori stereo per la connessione con le casse acustiche. Pratici.

È anche presente un SCR (da 12 A) che cortocircuita a massa l'alimentazione nel caso che questa superi i 14 V di tensione; potrebbe essere necessario "aggiustare" diodi e zener in funzione della sensibilità richiesta e della tensione di innesco dell'SCR.

L'SCR salva i tnc nel caso di tensione di alimentazione pericolosamente elevata, ma l'alimentatore si deve salvare da solo dai cortocircuiti provocati dall'intervento del SCR !.
 
A questo punto abbiamo realizzato la separazione delle masse tra ricetrasmettitore e tnc e viviamo tutti più tranquilli.