Intervento neuropsichiatrico in età evolutiva
L'importanza di un diverso approccio alla disabilità in età evolutiva ha spinto la nostra équipe terapeutico - riabilitativa a realizzare questa breve nota informativa e questo sito internet
www.lamialuna.it.
La nostra équipe è composta da Neuropsichiatra Infantile, Psicoterapeuti con indirizzo analitico, Oculista, Ortottista e terapisti della riabilitazione.
Collaborano con noi gli specialisti: Genetista, Epilettologo, Neurofisiologo, Psicofarmacologo e Otorinolaringoiatra.
Il lavoro con la famiglia si integra nel complesso percorso abilitativo/riabilitativo del bambino con disabilità ed ha il valore di sostenerlo ed aiutarlo.
Se i genitori si sentono accolti, e sono aiutati a comprendere le espressioni ed i messaggi del proprio bambino in difficoltà, allora possono trovare le risorse necessarie per accompagnare il figlio nel suo difficile percorso di crescita.
Un bambino che si sente compreso nei bisogni più profondi può raggiungere un migliore sviluppo emotivo e superare diversamente anche le difficoltà organiche o funzionali.
Obiettivi dell'intervento con i genitori
- Condividere l'esperienza dolorosa legata alla diagnosi e alle difficoltà evolutive del figlio;
- Elaborare i vissuti psicologici ed individuare nuove strategie psicopedagogiche;
- Aiutare le coppie a sostenersi e a ridefinirsi sia sul piano genitoriale sia su quello coniugale;
- Favorire la comprensione dei bisogni nel bambino;
- Permettere una circolarità delle emozioni anche con gli altri figli e con la famiglia allargata;
- Comprendere i messaggi del bambino anche quando la comunicazione è atipica o assente;
- Riconoscere nella diversità le risorse del bambino e lavorare per svilupparle;
- Aiutare il bambino a generalizzare gli apprendimenti acquisiti in ambito abilitativo/riabilitativo.
- Aiutare il bambino a sviluppare spazi evolutivi di autonomia anche in situazioni di dipendenza dal contesto (paralisi cerebrale, disabilità sensoriale, etc.).
Obiettivi dell'intervento con il bambino
- Fare in modo che il bambino possa sentirsi riconosciuto come soggetto di comunicazione e di relazione;
- Favorire il suo sviluppo psicologico in un percorso di individuazione - separazione che va dalla nascita alla post-adolescenza;
- Sostenerlo nell'integrare le sue funzioni e nel generalizzare gli apprendimenti anche in ambito famigliare e scolastico;
- Sostenerlo nel confronto con il gruppo di pari a scuola ed in altri contesti sociali;
- Comprendere se le sue difficoltà sono imputabili al limite o alla incongruenza delle richieste formulate anche in ambito abilitativo/riabilitativo (richieste eccessive, troppo complesse, eccessivamente semplici, non compatibili con il deficit funzionale etc.).
Sviluppo emotivo-relazionale e comprensione dei messaggi nella relazione con il bambino
Il bambino con difficoltà di sviluppo può presentare comportamenti ed atteggiamenti atipici e di difficile comprensione anche per i genitori.
Le modificazioni della
vigilanza, del
ritmo sonno-veglia, le difficoltà nell'alimentazione spesso si associano al ritardo di sviluppo nei primi anni di vita.
Le alterazioni del
tono muscolare, della
postura, un grave
deficit sensoriale possono rendere difficile il contatto ed il dialogo corporeo.
La presenza di
stereotipie motorie o
condotte di
auto ed
eteroaggressività compromettono ulteriormente il canale comunicativo tra il bambino e l'adulto.
Comprendere i messaggi mandati dal bambino, percepire i segnali di richiesta di contatto, rispettare la necessità di interrompere la comunicazione, modulare gli stimoli e contemporaneamente comprendere e soddisfare i bisogni sono alcuni dei difficili compiti che molti genitori di bambini con difficoltà di sviluppo sono chiamati a svolgere.
Una precoce comprensione dei segnali del bambino può rappresentare una facilitazione per il suo sviluppo emotivo-relazionale
"Genitorialità e coniugalità": nuove tecniche di intervento
Nel lavoro con i
gruppi di genitori (auto-aiuto, terapia di multicoppia), la prima fase del lavoro è centrata sul conflitto educativo e mira a restituire la
competenza genitoriale sollevandoli dal senso di colpa.
Attraverso la condivisione di una esperienza traumatica comune i genitori possono ripensare ai loro ruoli e funzioni cercando di recuperare anche quegli aspetti di complicità ed intimità propri della
coniugalità.
Il gruppo rappresenta il luogo in cui ogni coppia assume la funzione reciproca di sostegno.
Le prestazioni erogate
- Visita neuropsichiatrica
- Psicodiagnosi
- Osservazione del bambino anche attraverso riprese filmate (attività strutturate e di gioco spontaneo)
- Osservazione madre - bambino
- Psicofarmacoterapia
- Psicoterapia analitica
- Counseling individuale
- Counseling coppia
- Gruppi terapeutici di auto-aiuto
- Terapia di multicoppia
- Sostegno scolastico